X

Nexi vola in borsa su possibile corteggiamento da parte di private equity

Imagoeconomica

Nexi, la maggiore società di pagamenti europea, potrebbe essere oggetto di corteggiamento da parte di alcuni private equity interessati ad acquistarla e procedere poi al delisting. Questo sembra essere uno dei motivi per cui stamane il titolo brilla in borsa registrando un rialzo anche oltre il 7%, il migliore del Ftse Mib. In prima battuta il titolo è stato sospeso dalle contrattazioni con un massimo intraday a quota 9,528 euro, poi riammesso. A metà seduta segna un +4,69% a 9,29 euro in una seduta che vede l’indice Ftse Mib in rialzo dello 0,66% prima della pausa ferragostana.

Silver lake tra i diversi interessati a Nexi

Nei mesi scorsi Nexi avrebbe ricevuto diverse offerte “non sollecitate” da parte di potenziali acquirenti, tra cui il private equity Silver Lake, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters. I contatti con l’amministratore delegato Paolo Bertoluzzo si sarebbero interrotti a fine marzo a causa della distanza tra le parti in tema di prezzo.

Il titolo Nexi ha perso il 54% negli ultimi 12 mesi, in un trend discendente che ha coinvolto anche i concorrenti, e alle attuali quotazioni il gruppo diventa piuttosto appetibile. A Piazza Affari Nexi capitalizza oggi circa 12,3 miliardi.

Già alla fine di luglio Nexi, che è partecipata anche da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti, aveva visto una buona fiammata sulla scia dellexploit di Worldline (+13,8% a 41,6 euro per azione a Parigi) dopo i conti oltre le stime e la conferma delle guidance 2022 (ricavi attesi in aumento tra l’8% e il 10%).

Continuano i colloqui tra le società di pagamento europee e nordamericane e i potenziali acquirenti

Secondo un report dell’Area Studi Mediobanca, l’88% del giro d’affari del settore PayTech è appannaggio di 15 società, tutte statunitensi – In Europa cresce Worldline, mentre Nexi si piazza al quarto posto.

Sebbene non sia chiaro se i potenziali acquirenti di Nexi busseranno di nuovo, (Nexi e Silver Lake non hanno commentato i rumours) i colloqui tra le società di pagamento europee e nordamericane e i potenziali acquirenti si stanno nuovamente riscaldando, secondo quanto dicono banchieri ed esperti del settore, dice Reuters. Il divario nelle aspettative sui prezzi si sta restringendo man mano che i dirigenti dell’azienda si rassegneranno all’idea che le quotazioni, colpite dal calo generalizzato del comparto tecnologico a seguito dell’aumento dei tassi, non torneranno presto sui picchi precedenti.

“Le società di pagamento sono fondamentalmente difensive e ben posizionate per un ambiente inflazionistico, quindi se gli investitori pubblici non riconosceranno il vero valore di alcuni di questi nomi, ci saranno investitori privati ​​che lo faranno”, ha affermato Jeff Paduch, managing partner di Advent International. Paduch è un membro del consiglio di Nexi, ma ha rifiutato di commentare qualsiasi aspetto delle operazioni della società italiana.

L’operazione di Global Payments su EVO Payments potrebbe aver innescato la miccia

L’operazione da 4 miliardi di dollari di Global Payments su EVO Payments del 1° agosto ha fatto da apripista e potrebbe innescare una reazione a catena. Fiserv e Fis potrebbero seguire l’esempio di Global Payments ed effettuare operazioni mirate, mentre deal di grandi dimensioni restano difficili, secondo le fonti citate da Reuters. Invece, BTRS Holdings, quotata negli Stati Uniti tra ottobre 2020 e novembre 2021, sta valutando diverse opzioni, compresa una potenziale vendita, come riferito a Reuters il mese scorso. Anche Paya Holdings sta cercando di vendere dopo il suo debutto al Nasdaq nel 2020.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati