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Napoli-Juve, il primo round finisce in parità

Un punto che va bene a tutti ma che non accontenta davvero nessuno. L’1-1 del San Paolo non porta scossoni di classifica né in un senso né nell’altro, dunque lascia aperto ogni scenario senza però lasciar presagire nessun vero cambiamento. Il discorso vale per la lotta scudetto, che vede la Roma rosicchiare due punti alla Juventus e per quella Champions, con il Napoli a + 4 sulla Lazio, a + 6 sull’Atalanta e, forse, sull’Inter (solo in caso di vittoria nel posticipo di questa sera contro la Samp).

Margini di sicurezza ancora passibili di rimonta, eppure sufficientemente ampi da lasciare una bella dose di serenità. Sarà per questo che Napoli e Juve non si sono affrontate all’arma bianca, anche se, partita alla mano, il punto va molto più stretto agli azzurri che ai bianconeri.

“Sono soddisfatto, non ho mai visto loro così in difficoltà in campionato come contro di noi – il commento di Sarri – Il risultato ci lascia un po’ di amaro in bocca ma siamo comunque contenti, con questo atteggiamento proveremo a vincere mercoledì”. La semifinale di Coppa Italia incombe e sarà molto diversa. Là, infatti, non si partirà dallo 0-0 ma dal 3-1 dell’andata, risultato che costringerà gli azzurri a una partita pressoché perfetta.

Non ci dovranno essere i cali di tensione visti nei primi minuti di ieri, quando la Juve, in perfetto stile Allegri, ha punito spietata. Il gol di Khedira (6’, splendido uno-due con Pjanic) ha però svegliato il Napoli, che col passare dei minuti ha finito per comprimere i bianconeri nella propria trequarti, pur senza che Buffon fosse costretto a nessuna parata particolare. Al 60’ però gli azzurri hanno trovato il pareggio con Hamsik (60’, grande duetto con Mertens) e la Signora ha vacillato non poco.

Il palo di Mertens è stato però l’ultimo vero squillo di un match che s’è poi trascinato sul pareggio, a testimonianza di come l’1-1, tutto sommato, potesse andar bene a entrambe. Non pervenuto invece Gonzalo Higuain: l’argentino, fischiato sonoramente come da previsioni, non s’è quasi mai visto anche se la colpa, più che sua, è parsa dell’atteggiamento generale della squadra, rinunciataria come poche volte in stagione.

“Non possiamo sempre dominare, d’altronde gli scudetti si vincono anche così – ha glissato Allegri – Dopo il gol di Khedira abbiamo smesso di giocare ma abbiamo saputo soffrire, mi aspettavo le difficoltà perché avevamo diversi problemi di formazione. Faccio i complimenti al Napoli per la sua partita ma anche ai miei per essere stati capaci di adattarsi”.

La tranquillità del tecnico bianconero è più che comprensibile: i 6 punti sulla Roma sono tanti e questo indipendentemente dallo scontro diretto ancora da giocare all’Olimpico. Stadio che, domenica prossima, vedrà invece un interessantissimo Lazio-Napoli, vero e proprio dentro o fuori per il terzo posto. La serenità va bene ma occhio a cullarcisi troppo, perché questo campionato può ancora riservare diverse sorprese.

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