Il Napoli è campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia! In un Maradona vestito a festa e carico di attesa, gli azzurri di Antonio Conte hanno piegato 2-0 il Cagliari e alzano al cielo uno Scudetto meritatissimo, frutto di una stagione intensa, combattuta e ricca di emozioni. Decisive le firme di McTominay, con una splendida mezza rovesciata che ha rotto l’equilibrio a fine primo tempo, e di Lukaku, che a inizio ripresa ha chiuso i giochi con una delle sue progressioni travolgenti. A nulla è servita la vittoria dell’Inter a Como (0-2, gol di De Vrij e Correa): i nerazzurri ci hanno provato fino all’ultimo, ma il Napoli non ha fatto sconti. Stavolta non c’è spazio per i rimpianti, solo per i cori, le lacrime e i fuochi d’artificio: lo Scudetto torna sotto il Vesuvio e la città può finalmente esplodere di gioia.
Napoli – Cagliari 2-0: McTominay e Lukaku firmano il quarto Scudetto della storia azzurra
Ci sono giorni che restano scolpiti nella storia e il 23 maggio 2025, per Napoli, è uno di questi. Gli azzurri di Antonio Conte sono ufficialmente campioni d’Italia! Per la quarta volta nella loro gloriosa storia, hanno messo le mani sullo Scudetto, e lo hanno fatto nel modo più emozionante possibile: battendo 2-0 il Cagliari in un Diego Armando Maradona in estasi. Un’atmosfera magica, quasi irreale. Il popolo partenopeo, da sempre scaramantico, aveva sciolto le briglie da diverse settimane e i fatti, stavolta, gli hanno dato ragione. Perché questo Napoli non ha tremato davanti alla storia, anzi l’ha cavalcata con coraggio e personalità, guidato da un condottiero avvezzo ai successi, eppure emozionato come la prima volta. E quando al 42’ McTominay (sì, proprio lui, lo scozzese che ha conquistato i cuori napoletani) si è inventato una semirovesciata da poster, il Maradona è esploso in un boato che si è sentito fino al Vesuvio. Via la tensione, via i fantasmi.
Nella ripresa, è salito in cattedra Romelu Lukaku. Uno, due, spallata, fuga in profondità e gol del 2-0, quello del trionfo. Sigillo finale, che ha trasformato la partita in una festa lunghissima, cominciata con quaranta minuti d’anticipo e destinata a durare giorni. McTominay e Lukaku, le colonne di Conte. Due volti simbolo di una squadra che ha saputo crescere, combattere, soffrire e poi trionfare. Scott, diventato “McFratm” per i tifosi azzurri, ha chiuso la sua prima stagione in Serie A con 12 gol, quasi tutti decisivi. È diventato l’uomo delle partite da dentro o fuori, il motore della rimonta finale. Lukaku? Non più il panzer dell’Inter, ma un gigante che con testa e cuore ha scritto pagine fondamentali: 14 reti, 10 assist, e l’ultima firma d’autore su un capolavoro. Eppure, il Napoli ha dovuto lottare. Un primo tempo passato all’assalto, con un Cagliari che si aggrappava alle parate miracolose del portiere Sherri. Ma non c’è stato niente da fare. Questa squadra aveva un destino da compiere, e lo ha fatto con classe, grinta e cuore. Ora Fuorigrotta esplode, i vicoli di Spaccanapoli risuonano di cori e tamburi, e il cielo sopra la città si illumina di fuochi d’artificio. Lo Scudetto è tornato, Napoli lo stringe forte e se lo gode. Con Antonio Conte in panchina e un gruppo che ha saputo diventare leggenda. Il quarto tricolore è realtà, il Napoli è campione d’Italia. Ancora una volta.
De Laurentiis: “Conte resta? Se si mette a disposizione… Mai dire mai, vorrei vederlo in Champions”
“Ora mi sento molto leggero – ha sorriso De Laurentiis -. Dire 4 è un bel numero, non è facile e speriamo sia l’inizio di una continuità che dal nord cerchiamo di portare al sud. Vincere il secondo titolo no. era facile, ma quando ho conosciuto Conte mi ha subito colpito la sua mentalità. Avevo cercato di portarlo qui già a novembre dell’anno scorso, ma lui mi ha detto di venire a giugno per fare qualcosa di importante: ci è riuscito, complimenti. Se resta? Mai dire mai. Gli allenatori hanno una loro personalità che va rispettata e non vanno obbligati pur avendo contratti di ferro. Napoli è Napoli e va rispettata: se lui si vuole mettere a disposizione ben venga, mi piacerebbe vederlo all’opera anche con la Champions. Abbiamo raccolto il Napoli in tribunale, sono 15 anni che andiamo in Europa. I bambini, che prima non esistevano al seguito del Napoli, oggi indossano i nostri colori e ne vado fiero. Visto cosa sono stati capaci di regalarmi per il mio 76esimo compleanno? Napoli è una città che ti regala sempre il massimo della vita, ma bisogna saperla cogliere. Anche quando c’è disperazione, i napoletani riescono sempre ad uscirne vincenti”.
Conte: “Vincere qui è difficilissimo… De Laurentiis? Siamo due vincenti, ma in modo diverso”
“È successo di nuovo ed è fantastico – ha esultato Conte – Oggi è stato difficile arrivare al campo, non so quanta gente ci fosse per strada. Ho pensato. ‘E se deludiamo questo popolo?’. Sarebbe stata una ferita che ci saremmo portati addosso per sempre, ma i ragazzi sono stati meravigliosi. Hanno voluto rimettersi in gioco, soprattutto chi aveva vinto due anni fa e chi l’anno scorso era arrivato decimo. Si è formato davvero un bel gruppo. Questo è stato lo scudetto più inaspettato e difficile della mia carriera, è stata dura venire a Napoli dopo un decimo posto cercando di recuperare tutto quello che si era sfasciato e di convincere chi voleva andare via. Vincere a Napoli è difficilissimo, Di Lorenzo come i ragazzi che lo hanno vinto due anni fa hanno valori importanti altrimenti non ricapiterebbe due volte in tre anni.Il mio futuro? Adesso ci stiamo godendo tutto, ho un ottimo rapporto con De Laurentiis e la sua famiglia. Ci siamo conosciuti in questa stagione, ora stiamo festeggiando insieme. Posso dire che siamo due vincenti, anche se in maniera diversa”.
Di Lorenzo rende omaggio a Conte, McTominay commosso: “Ora festeggiamo!”
“Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente – le parole di capitan Di Lorenzo -. Sapere che questo Scudetto ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori lo stadio, aver ricreato questa unione dopo un anno è bello, ce lo siamo meritati. Sono orgoglioso di essere capitano di una squadra forte e con due palle così. Al mister devo tanto, io come tutta la squadra avevamo bisogno di lui per tornare a livelli altissimi: è stato fenomenale, un numero uno”. “È incredibile, è difficile dare una descrizione all’emozione che sto vivendo – gli ha fatto eco McTominay, nominato MVP della stagione -. I tifosi mi hanno dato tutto quest’anno. Dobbiamo tornare al massimo anche la prossima stagione. Conte? Con lui l’energia è sempre ‘troppo alta’ (in italiano, ndr). Grazie mille ragazzi, festeggiamo!”.