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Napoli-Atalanta e Roma-Inter, sfide ad alta quota

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Il Luna Park del campionato. Dopo le emozioni del turno infrasettimanale è già tempo di tuffarsi nella 16esima giornata, pronta a regalarci un sabato davvero entusiasmante. In campo, infatti, le prime 5 della classe, con ben due scontri diretti come Napoli-Atalanta (ore 20.45) e Roma-Inter (18) e il Milan che spera di approfittarne a San Siro contro la Salernitana (15).

È evidente che non si possa parlare di giornata decisiva, ma è altrettanto chiaro che gli equilibri, dopo le tre partite in questione, potrebbero cambiare parecchio. In questo senso la sfida del Maradona è senza dubbio la più importante, perché apre a scenari profondamente diversi tra loro: il Napoli può vincere e prendere il largo, pareggiare e rischiare di essere sorpassato, perdere e certificare l’ingresso nella corsa al titolo dell’Atalanta. “È un cliente scomodo, molto scomodo, perché è una squadra costruita bene – ha confermato Spalletti -. Noi abbiamo delle caratteristiche che possono crearle dei problemi, poi però bisogna vedere come si riesce a pilotare la partita: o la conduci oppure diventi un passeggero, monti sopra e ti portano in giro per il campo loro. Questo non dobbiamo farlo, perché se sei passeggero dell’Atalanta può portarti a sbattere dove vuole…”.

Il tecnico azzurro, squalificato dopo l’espulsione di Reggio Emilia (salterà anche la prossima con l’Empoli), deve però fare i conti con una situazione complicatissima a livello di infortuni, visto che ai già noti Osimhen e Anguissa si sono aggiunti pure Koulibaly, Fabian Ruiz e Insigne. La speranza era di poter recuperare almeno uno degli ultimi due, invece non sarà così, ragion per cui il Napoli dovrà letteralmente stravolgere la formazione-tipo, proprio nella serata più importante. Il 4-2-3-1 azzurro vedrà Ospina in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui in difesa, Lobotka e Demme a centrocampo, Lozano, Zielinski ed Elmas sulla trequarti, Mertens in attacco.

Sul fronte Atalanta invece tutti a disposizione, eccezion fatta per quel Gosens il cui rientro è rimandato a gennaio. Gasperini ha ritrovato la squadra brillante del recente passato, ora però è atteso da due sfide che possono decidere la stagione: questa di Napoli, che può lanciarlo addirittura nella lotta al titolo e quella di mercoledì col Villarreal, vero e proprio spareggio Champions. Ecco perché contro il Venezia ha fatto un uso abbondante del turnover, peraltro senza nessun effetto negativo, anzi. Ora però si torna al 3-4-2-1 tipo con Musso tra i pali, Toloi, Palomino e Djimsiti nel reparto arretrato, Zappacosta, De Roon, Freuler e Maehle in mediana, Pessina e Malinovskyi alle spalle dell’unica punta Zapata.

L’altro big match del sabato è sicuramente quello dell’Olimpico, dove l’Inter ritroverà un’icona del suo passato come Mourinho. Non sarà però una visita di piacere, perché anche la Roma ha maledettamente bisogno di punti, anzi si può dire che oggi, alla luce dello scontro diretto di Napoli, si gioca una chance importante per rientrare in corsa Champions. I nerazzurri, dal canto loro, sono in grande forma e non hanno nessuna intenzione di rallentare: le 5 vittorie raccolte nelle ultime 6 non hanno cambiato la posizione di classifica, ma il distacco dalla vetta si è clamorosamente accorciato, tanto che ora si punta al sorpasso.

“È una partita importante per noi, anzi di questo ciclo è sicuramente quella che conta di più – ha ammesso Inzaghi -. Sarà un piacere incontrare l’allenatore del Triplete e per lui sarà speciale affrontare l’Inter, quindi servirà molta attenzione. La classifica si è accorciata, ci siamo riavvicinati ma le altre non mollano: bisogna ragionare partita per partita, ci sono ancora tanti punti”. I riflettori saranno puntati anzitutto su Mourinho, che trova l’Inter come avversaria per la prima volta in carriera.

Lo Special One però non è l’unico ex della sfida, visto che anche Dzeko torna all’Olimpico contro la “sua” Roma: per Inzaghi invece non si tratta di un amarcord, bensì dell’ennesimo derby con i giallorossi… Insomma, tantissimi temi in una partita che vede i nerazzurri favoriti, sia per l’oggettiva superiorità mostrata finora, sia per le assenze dei padroni di casa. Inzaghi dovrebbe recuperare Bastoni, che andrà a comporre il terzetto a difesa della porta di Handanovic assieme a Skriniar e D’Ambrosio.

A centrocampo invece linea a 5 con Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic, con Dzeko e Lautaro in attacco. Roma da reinventare invece per Mou, che oltre agli infortunati Pellegrini ed El Shaarawy perde anche gli squalificati Abraham e Karsdorp. Il portoghese tornerà così al 4-2-3-1 con Rui Patricio tra i pali, Ibanez, Mancini, Smalling e Vina nel reparto arretrato, Cristante e Veretout in mediana, Zaniolo, Mkhitaryan e Carles Perez alle spalle dell’unica punta Shomurodov.

In questa giornata di scontri diretti c’è poi il Milan, che spera di battere la Salernitana e sedersi in poltrona a “gufare” le avversarie. Sulla carta, per evidenti motivi, questa può essere una giornata favorevole, a patto però di rivedere lo spirito di Genova e non quello di domenica scorsa col Sassuolo. Pioli però non riesce a sorridere del tutto, perché se è vero che mercoledì ha ritrovato la sua squadra, lo è anche che ha perso Kjaer fino al termine della stagione.

Il danese, operato ieri a Milano, dovrà star fuori per almeno 6 mesi, il che costringerà Maldini ad andare sul mercato: Milenkovic (clausola rescissoria di 15 milioni) e Luiz Felipe (in scadenza a giugno) le piste più concrete, anche se molto dipenderà dalla partita col Liverpool di martedì, decisiva per il futuro europeo del club. “La Salernitana è un avversario difficile e fastidioso, ma vogliamo fare bene e dare continuità rimanendo concentrati sul campionato – il commento di Pioli -. Alla Champions penseremo solo dopo la partita, sarà fondamentale avere il giusto approccio. Incontreremo delle difficoltà che dovremo superare con la qualità del gioco, anche la Juve l’altra sera ha fatto fatica”. Il tecnico si affiderà a un 4-2-3-1 con Maignan in porta, Florenzi, Romagnoli, Tomori e Hernandez in difesa, Kessié e Bakayoko a centrocampo, Saelemaekers, Diaz e Leao alle spalle dell’unica punta Pellegri, titolare per far rifiatare Ibra in vista del Liverpool. Le scelte di Colantuono invece ruotano attorno alle condizioni di Ribery, di nuovo tra i convocati ma non ancora al 100%. La Salernitana dovrebbe così confermare il 3-5-2 già visto con la Juve, dunque Belec tra i pali, Veseli, Gyomber e Gagliolo nel reparto arretrato, Zortea, Coulibaly, Di Tacchio, Capezzi e Ranieri in mediana, Bonazzoli e Djuric in attacco. 

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