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Mps: la Procura di Milano accelera l’inchiesta sul collocamento del 2024

Wikimedia Commons - Herbert Frank

Emergono nuovi risvolti dell’indagine che la procura di Milano ha aperto sulla cessione del 15% del capitale di Monte dei Paschi di Siena avvenuta nel novembre 2024. A comprare la stessa quota, negli stessi minuti, con lo stesso premio furono Caltagirone, Delfin, Banco Bpm e Anima. L’indagine mira a verificare che non ci siano state irregolarità nella procedura di collocamento, effettuata attraverso il meccanismo dell’Accelerated Book Building (ABB). 

La Procura di Milano sente Andrea Orcel come persona informata sui fatti 

Secondo Radiocor, nei mesi scorsi, la procura di Milano avrebbe raccolto la testimonianza del ceo di Unicredit, Andrea Orcel, sentito come persona informata sui fatti. La decisione di chiamarlo a testimoniare sarebbe stata presa dopo un’intervista del numero uno di Gae Aulenti al Financial Times in cui parlava degli ostacoli rispetto ad alcune operazioni di M&A. Unicredit aveva inoltre cercato di inserirsi nell’acquisizione di quote di Mps, senza riuscirci. Repubblica riferisce che nel corso della sua testimonianza, Orcel avrebbe confermato le sue perplessità sull’operazione.

Tra le persone sentite dalla procura milanese, fa sapere Radiocor, ci sarebbe anche Stefano Vincenzi, group legal e general counsel di Mediobanca. 

L’indagine dei pm ha preso il via da una querela presentata tra febbraio e marzo del 2025 da Piazzetta Cuccia nei confronti di alcuni articoli di stampa ritenuti diffamatori. Poi l’inchiesta si è allargata, arrivando fino alle modalità con le quali si è svolto l’ultimo collocamento, tramite il meccanismo dell’Accelerated Book Building (ABB), delle quote del Monte dei Paschi. In questo ambito è arrivata anche la decisione di acquisire i documenti di Akros (non indagata) in relazione alla vendita effettuata dal Mef nel novembre del 2024, al termine della quale a comprare il 15% di Mps furono il gruppo Caltagirone, la holding Delfin della famiglia Del Vecchio, Banco Bpm e la società del risparmio gestito Anima. A dare impulso alle indagini è emerso anche un secondo esposto, ispirato da Giuseppe Bivona, piccolo azionista di Mps e di Mediobanca col fondo Bluebell Partners.

Radiocor anticipa inoltre che i pm Giovanni Polizzi, Luca Gaglio e l’aggiunto Roberto Pellicano non solo potrebbero sentire a breve altri nomi, ma avrebbero già avuto contatti anche con la Consob.

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