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Monte Paschi tonica (ma solo in Borsa). E l’asta Bot non dà la carica a Piazza Affari

L’ASTA BOT NON DA’ LA CARICA A PIAZZA AFFARI -0,62%
MPS +1,15% SALE IN ATTESA DELL’AUDIZIONE DI GRILLI

Continua la luna di miele dei mercati con il Tesoro che stamane ha collocato senza difficoltà Bot a sei mesi per 8,5 miliardi di euro, pari all’intero ammontare previsto. La domanda è stata pari a 13,99 miliardi. Il rendimento è sceso allo 0,73%, minimo da marzo 2010, da 0,94% dell’asta precedente.

Sul mercato secondario il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,21% con spread a quota 253, in crescita di 3 punti base.

L’euro arretra leggermente nei confronti del dollaro a 1,344, da 1,345 della chiusura precedente. Più marcato il calo verso il franco svizzero a 1,2428, da 1,2462.

Piazza Affari però arretra, al pari degli altri listini europei. L’indice Ftse Mib scende alle 12 dello 0,62% a quota 17786.

La Borsa di Parigi scende dello 0,31%, Francoforte -0,16%, Londra -0,04%.

Sui mercati azionari europei i titoli più deboli, dopo l’avanzata della vigilia, sono le banche (Stoxx del settore -0,4%) e i tecnologici (-0,6%), salgono i titoli delle materie prime (+0,9%) e i petroliferi (+0,5%).

A Milano fa storia a sé MontePaschi, in rialzo dell’1,15% a 0,2645 euro ma fra le altre banche prevalgono i segni meno: Intesa-0,66%, Banco popolare -1,15%, Ubi -1,47%.

Unicredit, perde lo 0,47% nonostante la promozione di Goldman Sachs.

Nel risparmio gestito, corre Azimut +1,48%, dopo che il broker Usa Kbw ha avviato la copertura con raccomandazione outperform.

Tra gli altri (pochi) titoli in terreno positivo spicca Mediaset +2,58% dopo l’upgrade da parte di Exane. Sale anche Impregilo +1,21%.

Fra le assicurazioni, Generali scende dell’1,05%%, positiva Unipol +0,3%.

Fra i titoli industriali, Fiat alla vigilia del cda arretra dello 0,89%, Finmeccanica -0,44%.

Positiva Ansaldo +1,19%.

In calo Saipem -3,52%, oggetto di un collocamento di azioni fra investitori privati.

Eni sale dello 0,2%. Il greggio è invariato con il Brent scambiato a 113,3 dollari al barile.

Enel sale dello 0,1%, Telecom Italia -0,5%.

L’integrazione fra Atlantia e Gemina allo studio delle società si sta indirizzando verso una operazione di puro scambio azionario, senza componente per contanti. Lo riferiscono a Reuters due fonti vicine al dossier. Una delle fonti spiega che da una ipotesi iniziale di una integrazione con componente anche cash per i soci Gemina si è passati a valutare una formula tutta carta “per non appesantire il debito della società, ma non è ancora tutto deciso”.

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