Stretta sui monopattini elettrici: targa e casco ora sono obbligatori. Il ministero dei Trasporti ha emanato un decreto che contiene le nuove regole per chi sceglie di spostarsi con il monopattino. Novità già approvate un anno fa e che ora sono legge. L’utilizzo del casco viene esteso anche a chi è maggiorenne. Nel complesso, con le nuove regole si apre la strada anche all’obbligo di assicurazione.
L’obiettivo del decreto è chiaro: rendere più sicuro un mezzo decisamente rischioso nella giungla del traffico cittadino e segnare un nuovo passo avanti verso una mobilità urbana più sicura e ordinata ponendo un freno all’attuale anonimato che, di fatto, permette una mobilità senza regole.
Monopattini elettrici, targa e casco obbligatori: le nuove regole
Il decreto, che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale fra due settimane, chiarisce che il contrassegno, realizzato su supporto adesivo plastificato non rimovibile, deve essere applicato in modo visibile e permanente sul veicolo. La targa, composta da tre caratteri alfabetici e tre caratteri numerici disposti su due righe, è strettamente personale. Legata, dunque, alla persona e non al mezzo. Dovrà essere applicata sul parafango posteriore oppure – in mancanza di apposito alloggiamento – sul piantone dello sterzo, rivolta verso l’esterno e a un’altezza compresa tra 20 centimetri e 1,20 metri dal suolo, in modo da risultare visibile. All’interno del contrassegno sono riportate la scritta “M.E.F.” e l’emblema della Repubblica Italiana.
Monopattini elettrici, obiettivo: assicurazione Rca obbligatoria
I costi per l’utenza non sono ancora stati comunicati, ma il ministero sostiene che saranno sostenibili. A tal proposito, è in corso un confronto con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per definire i costi di produzione, spedizione e prezzo di vendita (Iva inclusa). Dal Mit fanno sapere che le disposizioni sul contrassegno rappresentano infatti un presupposto fondamentale per rendere operativo anche l’obbligo di assicurazione Rca, oltre che per rafforzare i controlli su strada. In quest’ottica, il ministero ha già chiesto al Viminale e all’Anci i dati relativi alle sanzioni per violazione dell’obbligo del casco, al fine di monitorare l’effettiva applicazione della norma e valutarne l’impatto.