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Milano regina d’Europa: corre Telecom Italia. Continua il trend positivo di Mps

Rallentano a metà giornata le Borse europee dopo lo sprint dell’avvio, complice la trimestrale di Alcoa che torna in utile nel quarto trimestre e prevede nel 2013 richieste per l’acciaio a +7%. Londra sale dello 0,39%, mentre Francoforte e Parigi si muovono appena sopra la parità (+0,07% e +0,09%). Tiene Milano con il Ftse Mib che conferma un buon +1,19% mantenendosi sui massimi da marzo a 17.153,07 punti sostenuto da alcuni titoli sotto i riflettori. Corre Telecom Italia +5,10% grazie all’ipotesi avanzata dal Financial Times di rete fissa pan-europea per gli ex incumbent, esasperati dai lacci e lacciuoli dei mercato nazionali e perciò pronti mettere insieme le infrastrutture per poter scaricare, in un mercato finalmente unico, le proprie potenzialità. Di questo hanno discusso a Bruxelles con il commissario Ue Joaquim Alunia i quattro big europei delle tlc France Telecom Telefonica, Deutsche Telekom e Telecom Italia. Alla luce di questo sviluppo non è escluso, che al posto della separazione della rete, ufficialmente allo studio di TI, emerga invece una newco in cui far confluire tutte le reti dell’Europa occidentale.

È sprint anche per Finmeccanica in rialzo del 4,59% sull’accelerazione del dossier Ansaldo Energia dopo che ormai sembrava fosse tutto rinviato a dopo le elezioni. Per Il Messaggero gli advisor Imi e Deutsche Bank avrebbero inviato una lettera alla cordata italiana guidata da Fsi, interessata all’acquisto della società, fissando una deadline ravvicinata entro il 23 gennaio per le offerte vincolanti che dovranno riferirsi al 100% della società, quindi anche sulla quota del 45% in mano agli americani di First Reserve.

E c’è la ripresa del rally di Mps +4,16% anche grazie alla decisione di alcuni fondi esteri di azzerare le posizione corte sul titolo. Ci prepariamo alla rinascita di Siena? Molto dipenderà dallo spread: il Monte è tra le banche più sensibili all’andamento del costo del debito. Tra i migliori del Ftse Mib anche Banco Popolare +3,15% e Unicredit +2,97%. Dopo la buona notizia per le banche di un allentamento dell’entrata in vigore di Basilea III, Ubs conferma che è possibile vedere rosa sugli istituti italiani. Soprattutto per quelli a grande capitalizzazione. “Anche se l’economia è ancora in recessione e sussiste l’incognita elezioni – si legge nelle nella nota della casa d’affari – la situazione macro/politica appare in fase di normalizzazione e permette di guardare con fiducia al 2014 e catturare alcuni dei benefici derivanti dalla ristrutturazione della rete di filiali”. Certo, la situazione ha indotto a tagliare le stime sugli utili 2013 in media del 9%. Tuttavia, per Ubs la ristrutturazione della rete delle filiali e il re-pricing degli asset dovrebbero produrre miglioramenti a partire dalla seconda metà dell’anno.

Lo spread Btp bund è oggi risalito a 284 punti base con rendimento al 4,31% dall’apertura a 276 punti (e rendimento sotto il 4,3%)ma si mantiene per ora ancora sotto i 300 punti e circa oltre 270 punti sotto il livello di un anno fa. E anche i tedeschi confermano l’inversione di tendenza. Per il presidente dell’istituto di ricerca tedesco Ifo, Hans-Werner Sinn la strategia di Mario Draghi sta funzionando contro la fuga di capitali dall’Europa meridionale. “la strategia di Mario Draghi è efficace – ha detto – C’è un’inversione di tendenza. Sotto la protezione dell’assicurazione collettiva il capitale si fida nuovamente dei Paesi del Sud Europa”.

Oggi l’istituto economico Diw ha affermato di prevedere una schiarita per la congiuntura economica tedesca: nonostante la crisi dell’euro, il Pil dovrebbe crescere dello 0,9% nel 2013; e per il prossimo anno è possibile una crescita superiore al 2% con la domanda dei prodotti tedeschi all’estero aumenterà di nuovo. Intanto però oggi la Germania ha reso noto che la produzione industriale ha segnato a novembre una crescita mensile dello 0,2%, inferiore al +1% atteso dagli economisti ma in miglioramento rispetto al ribasso del 2% registrato a ottobre.

L’Asia ha chiuso nel complesso positiva con Tokyo +0,67% in scia alla frenata dello yen verso il dollaro, Hong Kong +0,46%. Shanghai ha invece terminato le contrattazioni piatta a -0,03%.

A Piazza Affari in luce tra i titoli più piccoli Eurotech (+3,15%) dopo una nuova commessa da 4,1 milioni di euro per una fornitura tecnologica ad un produttore di macchine agricole americano. Tra i peggiori del Ftse Mib Atlantia (-0,87%) mentre Gemina si mantiene positiva +0,17% anche se si sgonfia il rally di ieri sulle indiscrezioni di un’accelerazione dell’integrazione con la holding Atlantia e una possibile Opa. Buzzi Unicem -0,84% e Parmalat -0,56%.

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