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Mfe conquista il controllo di ProSiebenSat.1: Pier Silvio Berlusconi sale al 75,6% e ora punta al polo europeo dei media

Imagoeconomica

Piersilvio Berlusconi conquista la Germania. MFE-MediaForEurope chiude la partita su ProSiebenSat.1 con un controllo pieno. La BaFin, la Consob tedesca, ha comunicato l’esito definitivo dell’Opas. Sono state conferite 97.694.331 azioni, pari al 41,93% del capitale e al 41,96% dei diritti di voto. Sommando la quota già detenuta, pari al 33,68%, il gruppo di Cologno Monzese sale al 75,61% del capitale e al 75,67% dei diritti di voto.

La scalata iniziata a maggio si conclude così a inizio settembre e sposta ora il baricentro del mercato televisivo in area tedesca con inevitabili riflessi europei. Decisiva l’adesione del gruppo ceco PPF, secondo azionista con circa il 15,7%, che ha scelto di uscire dal capitale dopo il rilancio dell’offerta di Mfe.

Perché l’offerta ha vinto

La formula è stata semplice ed efficace. Per ogni azione ProSieben sono previsti 4,48 euro in contanti più 1,3 azioni ordinarie MFE A. La prima proposta di inizio maggio garantiva la stessa parte cash ma solo 0,4 azioni A. L’aumento della componente azionaria ha spostato gli equilibri e porta a una valorizzazione intorno a 1,8 miliardi di euro. Il periodo di accettazione supplementare si è chiuso il 1 settembre.

Il regolamento dell’operazione è atteso il 16 settembre con la consegna del corrispettivo agli aderenti e la successiva liquidazione dei diritti frazionari generati dallo scambio. Nel frattempo sono cadute anche le ultime condizioni sospensive, incluso il via libera dell’antitrust statunitense.

Berlusconi: “Vogliamo costruire un campione europeo dei media”

“Vogliamo costruire un polo paneuropeo del broadcasting e dei media capace di resistere e competere con i giganti del web. E siamo convinti che la Germania sia il punto di partenza fondamentale” ha commentato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe. Dalla sponda tedesca, il ceo di ProSiebenSat.1 Bert Habets accoglie il nuovo assetto, “l’ingresso di Mfe come nostro azionista di maggioranza segna un traguardo importante per ProSiebenSat.1. Insieme, copriamo cinque mercati europei chiave, con ProSiebenSat.1 leader in Germania, Austria e Svizzera, e Mfe in Italia e Spagna, raggiungendo una popolazione complessiva di circa 210 milioni di persone“.

L’obiettivo è quindi la costruzione di un polo paneuropeo in grado di reggere l’urto delle piattaforme globali e di riportare investimenti pubblicitari grazie alla massa critica.

Sinergie, rischi e prossime mosse

La partita ora si gioca sulla scala. MFE punta a palinsesti coordinati sugli eventi premium, a un potere d’acquisto più forte su contenuti e diritti e a una tecnologia pubblicitaria condivisa in grado di monetizzare meglio audience e inventory in mercati diversi. In Germania il tassello decisivo è Joyn, la piattaforma di streaming finanziata dalla pubblicità che ProSiebenSat.1 vuole consolidare come riferimento nell’area germanofona, con tassi di crescita a doppia cifra.

Il pieno controllo rende più fluida anche la gestione finanziaria. Il debito di ProSiebenSat.1, che in passato ha superato i due miliardi, può ora essere affrontato con una governance più compatta, capace di valutare rapidamente percorsi di ottimizzazione e rafforzamento operativo senza i vincoli di un azionariato frammentato.

La sfida non è priva di incognite. L’integrazione editoriale tra culture diverse richiede equilibrio per non perdere l’identità locale, che resta la vera forza della tv generalista. In Germania il presidio regolatorio della Baviera continua a essere un passaggio obbligato per eventuali operazioni future. Sul piano della governance, i riflettori restano puntati sui membri del Supervisory Board legati a PPF, la cui permanenza è in dubbio dopo l’uscita della holding dal capitale. Sullo sfondo pesa l’andamento del ciclo pubblicitario, variabile capace di amplificare la volatilità dei conti.

Con tre pilastri nazionali forti tra Italia, Spagna e area DACH, Mfe si afferma come primo grande gruppo televisivo europeo a maggioranza privata. La fase finanziaria è chiusa, ora si apre quella dell’esecuzione industriale. La vera misura del successo arriverà se le sinergie promesse sapranno tradursi in ascolti, ricavi pubblicitari e margini. Solo allora il polo paneuropeo smetterà di essere uno slogan e diventerà un fatto.

Rally dei titoli in Borsa

L’operazione accende anche i mercati. A metà seduta le azioni MFE A volano a 3,444 euro con un rialzo del 6,56%, le MFE B a 4,768 euro con un guadagno del 5,49%. In scia anche ProSiebenSat.1, salita a 8,16 euro con un balzo del 7,02%.

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