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Mercati: giù Cina ma Asia cresce ancora

FIRSTonline

A Shanghai il mercato azionario ha ceduto qualcosa, preoccupato dai prezzi delle case, che sono scesi in 45 città su 70 (in altre 21 i prezzi sono rimasti stabili). Ma la cattiva performance della Borsa cinese non ha impedito all’indice regionale di salire ancora, per il quinto giorno consecutivo. Tornando alla Cina, il mercato immobiliare è attualmente, secondo molti, il ventre molle dell’economia cinese, ma i timori sembrano esagerati. I prezzi delle case in America sono scesi molto più che in Cina ma questo non ha impedito all’economia americana di trovare alfine il sentiero della crescita. E la Cina, che parte da un abbrivio di tassi di espansione intorno all’8% può senz’altro incassare questo sgonfiamento, tutto sommato utile e salutare, della bolla delle abitazioni.

In campo valutario, euro e yen sono stabili contro dollaro, mentre i dollari australiano e neozelandese – da sempre cartine di tornasole per l’amore al rischio – si son ripresi dalla pausa recente. Il prezzo del petrolio si sta di nuovo rassodando: l’Arabia Saudita sta pompando petrolio al livello più alto dal 1980, segno che la domanda sta crescendo e l’offerta soffre del blocco al greggio iraniano.

http://www.bloomberg.com/news/2012-03-19/asian-stocks-oil-rise-on-economy-new-zealand-dollar-advances.html

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Tags: BorsaCina