C’era una volta la bambola che parlava premendo un pulsante. Oggi, grazie alla nuova alleanza tra Mattel e OpenAI, potremmo presto entrare in un’era in cui i giocattoli non solo rispondono, ma ascoltano, apprendono e interagiscono in tempo reale e magari ti battono anche a UNO.
La storica casa americana, dietro marchi iconici come Barbie, Hot Wheels e Masters of the Universe, ha annunciato una collaborazione strategica con i creatori di ChatGPT per sviluppare prodotti ed esperienze basati sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo è portare l’IA dentro il mondo dei giocattoli sviluppando prodotti ed esperienze, fisiche e digitali, pensati per i più piccoli (con tutte le dovute precauzioni).
“L’AI ha il potere di espandere la nostra missione e ampliare la portata dei nostri marchi in modi nuovi ed entusiasmanti”, ha dichiarato Josh Silverman, Chief Franchise Officer di Mattel. “Il nostro lavoro con OpenAI ci permetterà di sfruttare nuove tecnologie per consolidare la nostra leadership nell’innovazione e reinventare nuove forme di gioco”.
Giochi intelligenti: cosa aspettarsi
Per ora niente nomi ufficiali (niente BarbieGPT o HotWheelsBot), ma le premesse sono chiare. L’obiettivo è integrare le capacità dell’IA in giocattoli fisici ed esperienze digitali che siano coinvolgenti, sicure e adatte all’età.
Immaginate quindi una Barbie che racconta storie su misura, interagendo con il bambino e ricordando cosa gli piace oppure una Hot Wheels che sfida con tracciati personalizzati e dà consigli con la voce di un vero ingegnere da box. O ancora un set di costruzioni MEGA che ogni mattina propone nuove missioni da costruire, tarate sui gusti (e i progressi) del suo giovane architetto.
“Vogliamo portare la magia dell’AI nel gioco“, spiegano le due aziende, “ampliando le modalità di interazione con i nostri prodotti e rafforzando il legame con i fan in tutto il mondo”.
Mattel non gioca più (solo) con i giocattoli
Quella dell’IA non è una mossa isolata. È l’ultimo tassello di una trasformazione più ampia: Mattel oggi è molto più di un produttore di giocattoli. È un vero e proprio ecosistema di intrattenimento.
Dopo il boom planetario del film di Barbie, lo studio ha messo in cantiere una raffica di nuove produzioni: film su Hot Wheels, Polly Pocket, Masters of the Universe e altri brand iconici sono già in lavorazione. E non finisce qui. Contenuti animati e live-action per TV e streaming, merchandising, esperienze digitali e persino un videogioco originale (atteso nel 2026) stanno ampliando l’universo Mattel come mai prima.
Con un fatturato 2024 di 5,38 miliardi di dollari, Mattel è oggi la seconda azienda di giocattoli al mondo dopo Lego. Ora, con l’IA come nuovo alleato, Mattel è pronta a riscrivere il concetto stesso di gioco, non solo più da toccare, ma da vivere, esplorare, immaginare.
ChatGPT anche dietro le quinte
L’intelligenza artificiale non sarà solo dentro le bambole. Mattel adotterà ChatGPT Enterprise per trasformare anche il proprio lavoro interno e migliorare lo sviluppo dei prodotti, l’ideazione creativa ma anche la progettazione e il marketing.
“Con OpenAI, Mattel avrà accesso a un set avanzato di funzionalità AI, insieme a nuovi strumenti in grado di potenziare la produttività, la creatività e la trasformazione dell’azienda su larga scala”, ha dichiarato Brad Lightcap, coo di OpenAI.
In pratica, gli autori potranno usare l’IA per creare sceneggiature più ricche e veloci, i designer per generare variazioni infinite di un prototipo, e il marketing per disegnare campagne personalizzate per mercati specifici.
Giochi con l’IA? Sì, ma con attenzione alla sicurezza
Naturalmente, c’è anche un tema delicato: la sicurezza. L’uso dell’intelligenza artificiale con i bambini solleva questioni su privacy, contenuti e protezione dei dati. Ma su questo fronte, entrambe le aziende hanno messo subito le mani avanti.
“La sicurezza viene prima di tutto“, è il messaggio condiviso. Mattel porta con sé 80 anni di esperienza nella tutela dei più piccoli. OpenAI, da parte sua, afferma di voler applicare i suoi standard di responsabilità anche in questo nuovo ambito.
Da precisare anche che Mattel manterrà il pieno controllo sui propri marchi e sulle proprietà intellettuali. L’IA sarà uno strumento per arricchire l’esperienza di gioco, non per sostituirla.
Quando arriverà il primo gioco con l’IA?
Non ci sono ancora date precise, ma un primo prodotto congiunto è atteso entro la fine del 2025. Sarà una Barbie conversazionale, una macchina parlante o un assistente da costruire con i mattoncini? Per ora, resta il mistero.
Ma una cosa è certa. Il futuro del gioco sarà sempre meno statico e sempre più interattivo. E forse, più che un semplice passatempo, diventerà una conversazione continua tra bambini, personaggi e mondi immaginari, dove l’AI sarà il regista silenzioso.