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Malaysia, tassare gli assegni per promuovere l’e-banking

FIRSTonline

Petaling Java. Il mondo bancario della Malaysia si sta convertendo all’online banking e l’ABM (the Association of Banks in Malaysia) prevede per il 2014 un’impennata del numero di transazioni compiute utilizzando sistemi online. “Le nostre banche” osserva Chuah Mei Lin, direttore esecutivo dell’ABM, “stanno ricevendo crescenti richieste di prodotti e-banking, soprattutto da parte di medie e piccole imprese, che si dimostrano i soggetti più interessati”. 

Secondo i dati divulgati dalla Bank Negara, la banca centrale del paese, negli ultimi dieci anni le transazioni bancarie online sono aumentate in media del 23,4% annuo, mentre il numero di utenti registrati è passato dai 3,2 milioni del 2006 ai 12,8 del 2012. “Nel 2012 sono stati portati a termine ben 300 milioni di operazioni finanziarie per mezzo di canali telematici” dice ancora Chuah Mei Lin, “e anche la questione sicurezza, che in passato aveva distolto molti potenziali utenti dal ricorrere all’e-banking, oggi non desta più tanta preoccupazione, essendo stati messi a punto mezzi efficaci per proteggere i nostri clienti dalle frodi bancarie”. 

Il passaggio ai servizi bancari online è stato favorito anche da un notevole rincaro, da 10 a 50 sen (unità frazionaria del ringgit), della tassazione sui pagamenti via assegno. Kenny Goh, amministratore delegato della Macro Kiosk Bhd, società malese che produce software per la gestione della telefonia mobile, commenta positivamente il nuovo trend: “più persone utilizzano i servizi bancari online, più la nostra società si scopre tecnologicamente abile”. 

“Del resto,” aggiunge “provate a chiedere a un giovane sotto i trent’anni come si compila correttamente un assegno. Nella maggior parte dei casi non saprà rispondere, perché non ha bisogno di farlo. Può fare tranquillamente tutto online”.


Allegati: The Star

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