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Ma i Ceo fanno davvero la differenza? Ecco quanto vale l’effetto Cattaneo per Enel secondo Bloomberg

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A due anni dalla nomina di Flavio Cattaneo come Ceo, Enel ha registrato un aumento del valore di mercato del 35%, raggiungendo 83,2 miliardi di euro. Un risultato incontrovertibile, quello preso in esame da Bloomberg, e anche se non si potrà mai avere la controprova esatta del “what if” con un altro manager, la stessa agenzia finanziaria spiega invece che in quei numeri ci sono eccome i meriti dell’amministratore delegato. Bloomberg ha infatti certificato l’effetto-Cattaneo nella consueta sezione dedicata all’analisi dei Ceo con cui monitora e analizza l’impatto dei manager delle principali aziende quotate, valutando puntualmente le performance aziendali dalla data esatta della loro nomina.

Quanto vale l’effetto-Cattaneo?

Nel caso di Enel ne è venuto fuori un quadro interessante. Bloomberg ha calcolato ad esempio che chi avesse investito 1.000 euro a maggio 2023, ossia al momento dell’insediamento del Ceo, oggi avrebbe in portafoglio un controvalore, al netto anche del reinvestimento dei dividendi lordi, di 1.535,31 euro, con un rendimento quindi di oltre il 50% in due anni. Dalla data di pubblicazione delle liste (13 aprile 2023) questo valore salirebbe al 60% circa. In un contesto di mercati volatili e incertezze geopolitiche Enel ha dunque dimostrato una buona capacità di generazione di cassa con una distribuzione dividendi totale di 0,90 euro per azione. Il dividend yield a 12 mesi del 5,7% si posiziona, infatti, su livelli molto attrattivi per gli investitori, sono sempre alla ricerca di rendimenti stabili.

Cattaneo ha acquistato lui stesso titoli di Enel per 40 milioni

C’è da dire che il primo a credere nelle potenzialità di questo piano strategico è stato lo stesso manager milanese, che durante il mandato, ha acquistato lui stesso titoli di Enel e della controllata Endesa per un controvalore di circa 40 milioni di euro. Un altro aspetto particolarmente apprezzato da Bloomberg è rappresentato dai parametri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Nei punteggi Esg, il gruppo energetico italiano ha raggiunto risultati rilevanti: su una scala da 0 a 10, il rating ambientale di Enel è di 7,13, punteggio che lo colloca davanti al 99% dei competitor, confermandosi come benchmark per la transizione energetica sostenibile. Anche nella classifica sulla sostenibilità sociale, con un punteggio di 5,70, Enel è tra i leader del settore, rimanendo davanti al 96% delle altre aziende energetiche. Infine, sul fronte della governance, il punteggio di 6,98, che testimonia una qualità dei processi decisionali e una trasparenza gestionale, permette all’azienda di essere davanti all’82% dei concorrenti.

Ha il 15esimo compenso tra i manager del Ftse Mib

Nella sua analisi, Bloomberg ha evidenziato infine come la struttura di governance di Enel rispecchi gli standard internazionali, con una composizione equilibrata del cda: nove consiglieri totali di cui quattro donne, e un’età media di 61 anni. Per quanto riguarda la remunerazione, al Ceo Cattaneo è stato riconosciuto nel 2024 un compenso di 3,6 milioni di euro, di cui 3,3 milioni tra stipendio e bonus. Uno stipendio che lo porta “solo” in quindicesima posizione nella speciale classifica dei compensi dei top manager dell’indice Ftse Mib.

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Categories: Finanza e Mercati