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Lusso: per Lvmh un 2021 da record con Tiffany. In Italia bene Ferragamo

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Il lusso mondiale archivia il 2021 con risultati da capogiro. A catalizzare l’attenzione del mercato è l’ammiraglia globale del settore, Lvmh. Il colosso francese che controlla 75 marchi – tra cui Dior, Bulgari, Fendi e Vuitton – ha archiviato l’anno scorso con un nuovo primato di vendite: 64,2 miliardi di euro, in progresso del 44% sul 2020 e del 20% sul 2019. A trainare il risultato, peraltro, non è stato più in primo luogo il mercato cinese, ma quello statunitense, con gli Usa che sono diventati la piazza di riferimento del gruppo dopo la maxi-acquisizione di Tiffany.

“La crescita organica è stata del 36% rispetto al 2020 e del 14% sul 2019 – si legge nella nota di Lvmh – L’anno conferma un ritorno a una forte dinamica di crescita, dopo un primo semestre 2020 perturbato dalla pandemia”. La crescita organica delle vendite nel quarto trimestre è stata del 22% sul 2019, con il segmento della Moda e della Pelletteria che ha registrato un’impennata del 51% sempre rispetto al 2019.

Il risultato netto ha raggiunto quota 12,036 miliardi, in rialzo del 156% sul 2020 e del 68% sul 2019, mentre il cash-flow, superiore a 13 miliardi di euro, è arrivato a superare di oltre il 100% sia il dato dell’anno scorso sia quello dell’esercizio precedente.

“Nel suo primo anno nel gruppo, Tiffany ha registrato una performance da record in termini di vendite, di risultato e cash-flow”, continua la società, aggiungendo che, nel complesso, la divisione Orologi e Gioielli ha messo a segno vendite per 8,9 miliardi, in rialzo del 167% sul 2020, e un risultato operativo di 1,6 miliardi, di sei volte superiore a quello del 2020 e in rialzo del 128% sul 2019.

Salvatore Ferragamo: ricavi +30% nel 2021

Tornando in Italia, registra numeri positivi anche Salvatore Ferragamo, che nel 2021 ha realizzato vendite per 1,136 miliardi (escluso il business dei profumi), in aumento del 29,6% a cambi correnti e del 31,4% a cambi costanti rispetto all’esercizio 2020.

In particolare, “il canale e-commerce diretto nell’esercizio 2021 continua a progredire fortemente, con ricavi in aumento del 41,3% (+43,3% a tassi di cambio costanti) rispetto all’esercizio 2020”, scrive l’azienda fiorentina.

L’area Asia Pacifico si riconferma il primo mercato in termini di ricavi per il gruppo, in aumento del 17,3% su base annua (+16,9% a tassi di cambio costanti). “I negozi diretti in Cina, nell’esercizio 2021, hanno registrato un aumento delle vendite del 9,4% a tassi di cambio costanti rispetto all’esercizio 2020 – prosegue la nota – Anche i negozi diretti in Corea hanno riportato un solido incremento delle vendite nell’esercizio 2021 (+13,6% rispetto all’esercizio 2020 a tassi di cambio costanti)”. Il mercato giapponese, invece, ha visto un aumento dei ricavi pari al 3,7% (+8,1% a tassi di cambio costanti).

A livello di categorie merceologiche, nella nota del gruppo Salvatore Ferragamo si legge che “tutte le principali categorie di prodotto hanno registrato un significativo incremento del fatturato rispetto all’esercizio 2020, con le calzature e la pelletteria che rappresentano rispettivamente il 43% ed il 44% del fatturato d’esercizio”.

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Categories: Economia e Imprese