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Lo spread cala in Italia e Spagna: i mercati credono nell’intervento della Bce

La settimana inizia in discesa per lo spread italiano, che in apertura di seduta si riporta subito sotto il tetto dei 420 punti base. Dopo aver chiuso la settimana scorsa a quota 429, il differenziale di rendimento fra i Btp decennali e gli equivalenti Bund tedeschi si è ridotto velocemente questa mattina, arrivando a toccare un minimo di 413 punti. La nuova forbice corrisponde a tassi d’interesse sui nostri bond decennali pari al 5,723%.

Negli stessi minuti si è ridotto notevolmente anche lo spread spagnolo che dopo aver aperto a quota 494 è arrivato in breve a 475 punti base. I rendimenti dei Bonos decennali sono scesi così dal 6,486% al 6,318%. 

Sulla discesa degli spread hanno inciso le voci secondo cui la Banca centrale europea starebbe valutando la possibilità di porre un tetto ai rendimenti dei titoli di Stato di ogni Paese oltre il quale far scattare gli acquisti calmieranti di titoli governativi

In questo modo, gli investitori saprebbero quali sono i tassi d’interesse sui titoli di Stato che l’Eurotower considera appropriati. La notizia è stata diffusa oggi dal settimanale tedesco Der Spiegel. Il Consiglio direttivo della Bce potrebbe prendere una decisione in questo senso già nei primi giorni di settembre.

Intanto stamane si annuncia una giornata tranquilla anche sui listini azionari, con i principali indici europei che a meno di un’ora dall’avvio degli scambi si muovono tutti intorno alla parità. In Asia la Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in leggero rialzo: l’indice Nikkei dei 225 titoli guida ha guadagnato 8,66 punti, pari allo 0,09%, salendo a quota 9.171,16 punti.

Sul fronte valutario, l’euro si attesta in leggero rialzo rispetto al dollaro. In apertura dei principali mercati, la moneta unica è scambiata a 1,2350 dollari, mentre venerdì la Banca centrale europea l’ha rilevata a 1,2337 dollari.

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