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L’impianto elettrico di casa: regaliamogli il salvavita a “riarmo automatico”

Perché affrontare lo sgradito brivido del frigorifero staccato di ritorno dalle vacanze, con conseguente obbligo di bonifica del contenuto e magari dell’intera cucina? E guai a non fare di tutto per evitare l’avaria delle telecamere di sorveglianza o dell’intero impianto d’allarme proprio mentre siamo lontani per il nostro meritato riposo. A metterci lo zampino c’è più spesso di quanto si creda il differenziale salvavita del nostro impianto elettrico. Che fa buona guardia e al minimo cenno di disfunzione stacca tutto.

Benedetto salvavita: neutralizza gli errori di quando siamo in casa ma interviene, in nome della massima sicurezza, anche quando “sente” un minimo difetto magari di qualche centesimo di secondo, una dispersione creata da una piccola macchia d’umidità, un microscopico ritorno alla nostra rete elettrica delle sollecitazioni sulla rete cittadina causate da un fulmine, o anche un problemino momentaneo di tensione nel quartiere. Se siamo in casa proviamo riattaccare l’interruttore, e se nei minuti successivi non capita di nuovo abbiamo la quasi matematica certezza che il nostro impianto è a posto e che il problema è stato causato da un evento esterno passeggero. Ma se non siamo in casa? O se siamo beatamente in vacanza? I guai possono essere, appunto, rilevanti.

Una soluzione davvero per tutti

La soluzione si chiama differenziale a riarmo automatico. Un differenziale salvavita intelligente, un piccolo computer racchiuso nello spazio di un interruttore, che prova per alcune volte (tipicamente tre) a rialzare automaticamente la levetta che ripristina i contatti per “rinunciare” solo quando verosimilmente ha capito che il difetto non viene dall’esterno ma è attribuibile effettivamente al nostro impianto elettrico, che in quel caso (ma solo in quel caso) va mantenuto staccato in attesa di una riparazione del difetto. Il difetto da sanare è in questo caso annunciato anche con un segnale acustico, tipicamente un bip prolungato e ripetuto.

FIRSTonline – Federico Rendina

Il bello è che il differenziale a riarmo automatico e congegnato esattamente come un interruttore differenziale: stessi attacchi, stesse modalità di connessione, identiche le funzioni di base. Con la sola differenza, che non rappresenta quasi mai un problema, dell’ingombro orizzontale sul vostro quadro elettrico: nella la sequenza di moduli affiancati nel binario che raccoglie i nostri interruttori il differenziale a riarmo automatico occuperà tipicamente uno spazio doppio rispetto a un differenziale tradizionale. Ma questo, ripetiamo, non è quasi mai un problema, perché il nostro quadro elettrico (il recipiente che raccoglie ordinatamente gli interruttori che comandano le varie zone di casa) ha solitamente degli spazi supplementari disponibili. E se non li ha si può facilmente rimediare con una scatola di espansione da installare accanto.

Come è fatto

Il differenziale a riarmo automatico assomiglia molto, come abbiamo detto, ad un normale salvavita e con questo si può addirittura integrare. Esistono infatti varie versioni. Principalmente tre: un modulo aggiuntivo che rende a riarmo automatico il nostro salvavita esistente, un dispositivo che sostituisce integralmente il salvavita e, ultima novità, un in interruttore a riarmo automatico controllabile dall’esterno via web, o da personal computer o direttamente da smartphone con un’app, e persino attraverso l’ultimo grido della robotica rappresentato dai dispositivi a controllo vocale Google Home e Alexa (Amazon).

FIRSTonline – Federico Rendina

Il dispositivo viene offerto dalle principali imprese di componentistica elettrica ed elettronica e non è necessario scegliere per forza un esemplare della stessa marca di quella riportata sugli altri componenti del nostro impianto elettrico. Questi rispondono infatti a standard e normative molto precise e assolutamente interoperabili tra loro. L’unica precauzione inderogabile e quella di scegliere la sensibilità del salvavita analoga a quello di cui prenderà il posto, che si presume sia stata calibrata correttamente da chi ci ha installato e certificato l’impianto elettrico.

Come si installa

A proposito di certificazioni e di correttezza delle installazioni: chi ha un minimo di manualità e conoscenze di base può teoricamente procedere anche in proprio. Sappiate però che la normativa impone di far intervenire sull’impianto elettrico solo personale abilitato in grado di certificare il lavoro. Cosa che va fatta non solo per l’installazione ma anche per ogni modifica successiva dell’impianto, dunque anche nel caso della sostituzione di un differenziale tradizionale con un apparato a riarmo automatico. È un bene che sia così, vista la delicatezza di ogni intervento sugli impianti: elettricità, gas ma anche acqua.

FIRSTonline – Federico Rendina

Detto ciò la sostituzione è veramente un affare di pochi minuti, specie se nostro quadro elettrico ha lo spazio per almeno un modulo aggiuntivo da ricavare accanto al vecchio interruttore salvavita. Ogni modello è comunque fornito di istruzioni piuttosto dettagliate, comprensibili anche da chi non è un professionista.

Nel caso di una apparato con la funzione di collegamento Wi-Fi e di controllo via Web ci sarà naturalmente un passaggio in più, come per ogni apparato da integrare nella nostra rete telematica domestica: attivazione dell’App da scaricare Google Play o Play Store (nel caso di uno smartphone Apple o Android), registrazione al portale di gestione, collegamento con le nostre credenziali alla rete Wi-Fi, configurazione delle funzioni. Queste, nel caso degli apparati a riarmo automatico Wi-Fi, prevedono molte opzioni. Non solo la possibilità di staccare riattaccare l’impianto elettrico di casa anche da remoto, ma anche quella di avviare dei controlli a distanza per verificare ad esempio che non ci siano assorbimenti di corrente con relativi consumi che non dovrebbero esserci durante la nostra assenza.

FIRSTonline – Federico Rendina

Esistono anche dispositivi Wi-Fi che consentono persino di regolare la sensibilità di intervento del salvavita aumentando o diminuendo la tolleranza, rispetto ad esempio agli eventi esterni che tanti problemi si possono creare. Ma nostro consiglio in questo caso è quello di lasciare la tolleranza immutata rispetto a quella nominale del salvavita di cui il nuovo differenziale ha preso il posto.

Quanto costa

Il differenziale salvavita a riarmo automatico si trova facilmente in vendita sui principali siti di commercio elettronico a prezzi scontati rispetto al listino. Si va in questo caso dai circa 80 euro per il modello più semplice (il modulo che rende automatico il normale differenziale, che in questo caso è bene che sia della stessa marca per evitare eventuali piccole differenze meccaniche tra i due moduli) ai circa 160 euro del dispositivo che ha anche la funzione Wi-Fi, con esemplari particolarmente sofisticati che possono arrivare anche alla soglia dei 300 euro. A questo bisogna aggiungere le spese per l’installazione, che possono verosimilmente andare dai 50 ai 100 euro, comprensivi di un controllo generale dell’impianto elettrico che è comunque bene fare ogni qualche anno. Ma ecco un ottimo motivo supplementare per procedere all’operazione: anche qui, come per molti interventi di manutenzione domestica, il fisco ci riconosce una detrazione del 50% frazionata in 10 anni per la spesa sostenuta.

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  • Salve vorrei farle una domanda forse un po' sciocca, ma il magnetotermico differenziale e il salvavita sono la stessa cosa? Io devo cambiare il primo e ne ho visti di versi su spesaelettrica e non saprei quale prendere e a questo punto sarei tentata di seguire il suo consiglio e prendere quello a riarmo automatico