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Le Borse europee affondano: non piace il vertice Ue. A Milano crollano Finmeccanica e Mediaset

FIRSTonline

VERTICE UE, NON PIACE L’ACCORDO SULLE BANCHE
A MILANO AFFONDANO FINMECCANICA E MEDIASET

Finale in caduta per le Borse europee, guidate al ribasso da Milano che arretra del 2% secco a quota 15861%, preceduta da Madrid -2,84% . Male anche Parigi-1,08 e Francoforte -0,97% . Londra limita i danni :-0,38%.

La nota positiva arriva dal mercato del debito. Grazie al successo strepitoso della terza emissione del BTP Italia (18 milardi di euro), che ha sorpreso soprattutto i commentatori stranieri, il nostro spread si avvia a chiudere la settimana sui minimi da marzo a 313 punti base, per un rendimento intorno al 4,73%.

Migliora anche la Grecia dopo gli elogi dei capi di governo Ue ad Antoni Samaras: lo spread Grecia/Germania è sui minimi degli ultimi 13 mesi a quota 1.495 per un rendimento del 16,5% contro il 28% di luglio.

Wall Street arretra dopo le deludenti trimestrali dei colossi tech, l’S&P500 arretra dello 0,79%, Dow Jones -1,01% Nasdaq – 1,45%.

Google sale dello 0,4% dopo il tonfo di ieri -8%. Microsoft -2,7% dopo un calo degli utili del 22%, superiore alle attese.

A deprimere i mercati europei è stato il comparto bancario. L’indice Stoxx del settore scende del 2,9%, con punte negative per gli ististitu spagnoli e per quelli tedeschi, accomunati bizzarramente dal destino.

Al vertice di Bruxelles, concluso con l’accordo per fare partire entro la fine del 2013 la vigilanza unica della Bce sulle 6.000 banche europee, Angela Merkel ha dovuto cedere, nonostante i timori della sua maggioranza, preoccupata dal fatto che vengano alla luce buchi nelle Landesbank (banche regionali) e nelle Sparkasse: Deutsche Bank scende del 3,2%, Commerzbank -5,5%.

Quanto alle banche spagnole, a penalizzarle è la precisazione di Angela Merkel che la ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del meccanismo di stabilità europeo Esm potrà avvenire solo quando verrà istituito un supervisore bancario unico, quindi tempi molto più lunghi di quanto si aspettava il mercato. Non solo. La Cancelliera ha voluto sottolineare che gli interventi dell’Esm “non potranno essere retroattivi”: Bankia cade in ribasso dell’11%, Banco Popular -5,8%.

A Milano Unicredit, la più legata al sistema tedesco, arretra del 3,4%, Intesa -3,19%, Popolare Milano -3,1%. Continua la frana di MontePaschi -1,86%, dopo il -6% di giovedì.

Tra gli industriali Finmeccanica ha accusato un ribasso del 5,55% ancor prima che esplodesse la bufera giudiziaria sulla holding della Difesa.

In calo anche Fiat –2,53% e Fiat Industrial -2,86%.

Tonfo di Mediaset che scende del 5,66% dopo che Mediobanca ha abbassato il target price a 1,12 euro.

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