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L’appeal speculativo di Unicredit dopo il blitz di Pamplona dà slancio al titolo e salva la Borsa

FIRSTonline

Continua il momento di gloria per Unicredit galvanizzata dall’interesse del fondo Pamplona. Il titolo chiude al rialzo del 3,82%, in decisa controtendenza rispetto al comparto, e trascina con sé il Ftse Mib +0,67%. È infatti Milano l’unica tra le principali piazze europee che riesce a chiudere in territorio positivo, dopo una giornata vissuta in altalena, tra l’asta dei Btp decennali e quinquennali, l’inflazione in aumento al 3,3% comunicata dall’Istat e l’allarme lanciato dal centro studi di Confindustria: “I danni economici fin qui provocati dalla crisi sono equivalenti a quelli di un conflitto”. Per il resto è tutto segni meno in una giornata volatile e di incertezza sui mercati in attesa degli sviluppi di un vertice Ue ormai decisivo: Francoforte -1,27%, Parigi -0,37%, Londra -0,56%. L’euro è in calo a 1,2434

ASTA BTP CON RENDIMENTI IN LEGGERO RIALZO

ATTENZIONE ALLO SCUDO ANTI SPREAD DI MONTI

I listini hanno infatti archiviato senza troppa attenzione l’asta di Btp dove il Tesoro ha piazzato titoli per 5,4 miliardi a ridosso dei 5,5 previsti seppur con tassi leggermente in rialzo. Così come i buoni dati macro che anche oggi sono arrivati dagli Usa (oggi tra l’altro la Corte Suprema ha deciso a favore della costituzionalità della riforma sanitaria di Obama). Al centro dell’attenzione dei mercati le decisioni sulla crescita per l’Europa sul tavolo del summit ma anche soprattutto le misure decisive per il rafforzamento della moneta unica. Qui è il premier Mario Monti che si presenta con il guanto di sfida alla Germania: Monti chiede uno scudo anti spread per i titoli di Stati di quei Paesi che hanno fatto i loro compiti e coagula attorno a sé il consenso di quella parte dell’Europa che ritiene ormai necessario uno colpo di reni rispetto al politica della Merkel. Lo spread Bono-bund oggi è salito a quota 551 con rendimento al 7% per poi ripiegare leggermente a 541 punti. Il differenziale Btp-bund è in rialzo a 467 punti da 463 della chiusura di ieri.

I PROBLEMI DELLE BANCHE: DA JPMORGAN A BARCLAYS

Sul tavolo del summit anche la discussione per l’Unione bancaria, tassello sempre più indispensabile per andare verso una maggiore integrazione europea. Dal fronte bancario in queste ore emergono nuovi allarmanti segnali di un sistema che ha in sé troppe contraddizioni: dopo che si è alzato il velo sul saldo negativo di Bankia di oltre 13 miliardi pre intervento statale, il New Yok Times solleva la bufera JpMorgan (che crolla a Wall Street) stimando perdite per i derivati di ben 9 miliardi di euro, ben sopra i 2 miliardi di euro inizialmente stimati pubblicamente dalla banca. Ma gli scandali travolgono anche la costa europea con Barclays (e non è l’unica banca coinvolta dalle indagini), multata per aver manipolato i tassi interbancari e dove ora finisce sotto accusa il potente ceo Bob Diamond. A Londra il titolo cede fino al 15%.

Tornano tra l’altro sui massimi da due settimane i prestiti overnight chiesti dalle banche alla Bce a segnalare le tensioni sui mercati: ieri gli istituti dell’eurozona hanno richiesto all’Eurotower 5,2 miliardi di euro, 2,1 miliardi in più rispetto al giorno precedente e la somma più elevata dopo i tre miliardi presi in prestito il 15 giugno scorso.

Banche pesanti anche in Italia, penalizzate dalle tensioni sullo spread: Ubi -2,06%, Bpm -0,75%, Banco -0,31%. Mps cede il 3,50% all’indomani del nuovo piano che prevede una forte discontinuità con il passato e forti tagli. Ma che sul fronte del rafforzamento patrimoniale costringe lo Stato a mettere mano al salvadanaio per emettere nuovi Tremonti bond: le risorse potranno arrivare da un taglio lineare alle spese dei Ministeri, dalla riduzione di singole autorizzazioni legislative di spesa, dall’utilizzo temporaneo di fondi presso contabilità speciali o conti di tesoreria pubblici e dalla emissione di titoli del debito pubblico secondo quanto previsto dal decreto legge sulle dismissioni pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

In fondo al Ftse Mib è Ansaldo Sts -5,74% che oggi ha comunicato in una nota che il 9 luglio darà esecuzione alla terza tranche dell’aumento gratuito di capitale sociale deliberato dall’assemblea straordinaria il 23 aprile 2010, a seguito della quale il capitale della società verrà aumentato dagli attuali 70.000.000 euro a 80.000.000 euro mediante l’emissione di 20.000.000 di azioni ordinarie del valore nominale di 0,50 euro ciascuna.Male anche il lusso di Ferragamo -1,89% e Tod’s -1,57%.

Exploit di Diasorin +3,43% secondo miglior titolo del Ftse Mib, Fiat +1,79% e Stm +1,43%, terna + 1,26%.

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Categories: Finanza e Mercati