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La frenata dell’industria americana fa sbandare le Borse: Piazza Affari limita i danni (-0,32%)

Delude a Wall Street la prova sulla tenuta della ripresa: l’indice sulla fiducia dei consumatori Usa dell’Università del Michigan ha registrato un brusco calo scendendo sui minimi degli ultimi sette mesi a 88,6 punti (dai 95,9 di aprile) a fronte di un consensus che si aspettava un calo molto più contenuto a 95,9 punti. Inoltr,e anche il dato diffuso oggi sulla produzione industriale americana ha fatto peggio delle attese registrando un calo dello 0,3% a fronte di aspettative per una flessione dello 0,1%. Infine, l’indice Empire State, che misura l’andamento delle attività manifatturiere nello stato di New York, ha segnato il ritorno alla crescita a maggio salendo a 3,09 punti da -1,19 in aprile, ma è inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un aumento a 5 punti.

Il Ftse Mib, che si è mantenuto in territorio positivo per buona parte della seduta, chiude in leggero rosso a -0,32%, meglio comunque della maggiori alle altre piazze continentali: Parigi -0,71% e Francoforte -0,98%. Londra limita il calo invece a -0,18%. Il cambio euro dollaro reagisce alla tornata di dati macroeconomici deludenti rafforzandosi dello 0,22% a 1,1435. Il petrolio Wti cede lo 0,87% a 59,36 dollari al barile.

A Wall Street il Dow Jones perde lo 0,14%, il Nasdaq lo 0,22% e l’S&P500 lo 0,10%. I T-bond decennali rendono il 2,15%, il bund lo 0,67% e il Btp sempre decennale l’1,81%. Lo spread Btp-bund, secondo i dati Bloomberg, è a 114 punti base. A Piazza Affari il Ftse Mib è appesantito dai cali di Mps -3,62%, in attesa del prezzo dell’aumento di capitale che parte il 25 maggio. Il prezzo verrà fissato dal Cda il prossimo mercoledì (20 maggio).

Vendite sui petroliferi: Saipem -2,83%, Tenaris -2,37%, Eni -1,74%. Tra i peggiori del Ftse Mib anche Campari -1,82%. Controcorrente sul paniere principale Autogrill +3,43% sull’ipotesi di uno spin-off delle attività americane delineata ieri dal presidente Gilberto Benetton. Il candidato più accreditato per l’eventuale ingresso in Hms sembra l’inglese Ssp. Sale A2A dopo la trimestrale che ha archiviato utili in crescita del 46,3%. Mol e debiti per fine anno sono attesi in linea con i target del nuovo piano. In evidenza anche Buzzi Unicem +2,22%, Moncler +2,04% e Azimut +1,97%.

Terna sale dell’1,17% dopo le indiscrezioni sul possibile ruolo della controllata di Cdp nello sviluppo della banda larga. Indiscrezioni che il gruppo ha però smentito. “Non c’è alcun coinvolgimento di Terna nel progetto” per la banda ultralarga, ha precisato il gruppo aggiungendo che “Nessun incontro sul tema della banda larga è stato fatto” con Palazzo Chigi hanno aggiunto le fonti. Telecom +0,18%. Goldman Sachs ha abbassato il target a 1,45 da 1,5 euro.

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