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La fiducia di Draghi sull’Eurozona ridà slancio alle banche e alle Borse

FIRSTonline

L’ottimismo di Draghi e la fiducia americana risollevano i listini, che chiudono in territorio positivo. Il Ftse Mib sale dello 0,42%, Francoforte dello 0,16%, Parigi dello 0,47% e Londra dello 0,36%.

“Ci sono numerose ragioni per essere positivi su dove stiamo andando in Europa. Ci aspettiamo che l’economia migliori l’anno prossimo”, ha detto Mario Draghi a Berlino alla giornata della Bdi, la Confindustria tedesca.

I mercati archiviano senza accusare troppi scossoni il fosco verdetto di S&P, che in un rapporto rileva come la recessione in Italia e Spagna si stia “intensificando”. L’agenzia rivede in peggio anche le stime di crescita dell’eurozona per il 2012, a -0,8%, ed invariata nel 2013. D’altra parte le previsioni di Confcommercio non sono più ottimistiche: nel 2012 i consumi pro capite degli italiani dovrebbero presentare ”la peggiore variazione negativa della storia della Repubblica” con un calo di oltre il 3%.

Wall Street apre positiva e beneficia della tornata di dati macroeconomci. Alla chiusura dei listini europei, il Dow Jones sale dello 0,27% e il Nasdaq dello 0,32%. In particolare, l’indice S&P/ Case-Shiller ha messo in luce il terzo aumento consecutivo dei prezzi delle case nelle principali 20 città americane e la fiducia dei consumatori americani ha battuto le attese degli analisti salendo a settembre al livello più alto da febbraio, attestandosi a quota 70,3 punti, dai 61,3 di agosto.

L’ottimismo di Draghi è condizionato al fatto che i governi realizzino le riforme. Gli occhi sono puntati sulla Spagna in vista della presentazione annunciata per giovedì di un nuovo pacchetto di riforme strutturali. A Bruxelles c’è anche attesa per i risultati degli stress test sulle banche iberiche attesi per venerdì. Continuano poi le trattative per l’eventuale pacchetto di aiuti europei che Rajoy è riluttante a chiedere.

Oggi Madrid ha collocato titoli di Stato a 3 e 6 mesi per complessivi 3,98 miliardi di euro (4 miliardi il target massimo) registrando un aumento dei tassi: all’1,203% da 0,946% sul titolo a 3 mesi e al 2,213% dal 2,026% sul sei mesi. In giornata anche il tesoro italiano ha collocato titoli per quasi 4 miliardi ma con tassi in calo. Si tratta di Ctz 2014 con rendimento al 2,532% dal 3,064% della sta del 28 agosto. Il buon risultato di oggi lascia ben sperare per l’asta Bot a 6 mesi attesa per domani.

Lo spread Btp-Bund chiude a 351 punti poco sopra l’apertura dopo essere salito fino sopra 360. Il Bono-Bund chiude a 416 punti da 412. L’euro risale sul dollaro a 1,2943 mentre il petrolio Wti recupera dello 0,84% a 92,7 dollari al barile.

A Piazza Affari salgono le banche;: Banco popolare + 3,23%, Ubi Banca +3,15%, Bpm +2,73%, intesa Sanpaolo +2,64%. Tra i migliori del Ftse Mib anche Tenaris +2,78%. In fondo al listino Fiat -2,30% che risente delle vendite che hanno colpito tutto il comprato automotive sulla scia del taglio delle stime di utile da parte di Goldman Sachs sulle tre maggiori case automobilistiche tedesche. Enel cede l’1,86%, Pirelli -1,69%, Stm -1,59%, Salvatore Ferragamo –1,37%.

 Dalle comunicazioni Consob emerge che, al 17 settembre, dopo l’aumento di capitale la Sator di Matteo Arpe è al 3,036% di Fondiaria Sai, Palladio Finanziaria è al 2,012%, Finsoe è al 41,93%, per il 4,9% tramite Ugf, per il 32,8% tramite Premafin e per il 4,17% tramite Finadin.

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