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La corsa all’oro dei cinesi, il più luccicante dei beni rifugio

Dall’inizio dell’anno a tutto maggio le vendite di oro (in volume) in Cina continuano a crescere a tassi intorno al 20%, dopo essere cresciute del 21.3% nel 2010, a 571.5 tonnellate. Si parla di vendite a privati per usi di gioielleria. Ma è difficile distinguere fra acquisti per investimento e acquisti per ornamento. Questi ultimi sono spinti dalle stesse ragioni di rifugio e speculazione che muovono il prezzo del metallo aureo. Il regalo di una collana d’oro diventa più appetibile se riguarda un metallo il cui prezzo continua a salire. Per quanto alcune delle motivazioni di acquisto dell’oro come bene di investimento siano irrazionali (l’oro non dà interessi o dividendi e la sua attrattiva sta unicamente in guadagni di capitale che si possono rivelare effimeri, come successe dopo i picchi del 1980) anche qui la domanda cinese continua a fare da supporto al prezzo. E, date le prospettive di continua crescita dell’economia e le scarse possibilità di diversificazione degli investimenti offerte ai cinesi, è da pensare che questi continueranno ad acquistare il metallo giallo e arginare quindi le quotazioni.

http://www.chinadaily.com.cn/china/2011-06/24/content_12764412.htm

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