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La Coppa Italia è del Bologna: la squadra di Italiano corona un sogno di 51 anni, stende il Milan e va in Europa League

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Una notte così, il Bologna l’ha aspettata per cinquantuno lunghi anni. E finalmente, l’ha vissuta. I rossoblù hanno vinto la terza Coppa Italia della loro storia e hanno riscritto la storia sotto il cielo di Roma. Vincenzo Italiano, che di finali ne aveva già perse tre con la Fiorentina (una proprio su questo stesso prato dell’Olimpico) ha esultato come un bambino, saltando come un grillo in mezzo ai suoi giocatori e ai trentamila tifosi impazziti di gioia. Il cerchio si è chiuso, la missione è stata compiuta. E nel tripudio di cori, abbracci e lacrime, è risuonato anche il nome di Sinisa Mihajlovic, ricordato con struggente affetto. Dall’altra parte, invece, si è consumato il dramma sportivo del Milan.

Milan – Bologna 0-1: Ndoye regala la Coppa Italia ai rossoblù dopo 51 anni

I rossoneri hanno pianto in campo, protagonisti di un epilogo amaro che ha confermato la crisi di una stagione nata male e destinata a concludersi peggio. Una stagione che rischia di lasciare il Milan senza trofei e senza Europa. Il Diavolo ha fatto la solita fiammata iniziale (un quarto d’ora di intensità e buone intenzioni), poi si è spento come un cerino, senza più accendersi. Colpiti dal gol di Ndoye a inizio secondo tempo, i rossoneri non hanno reagito. Nessun tiro in porta, nessuna vera occasione, solo nervosismo e rassegnazione. Dalla tribuna, Zlatan Ibrahimovic ha scosso la testa, mentre dalla curva i tifosi hanno intonato cori durissimi contro Gerry Cardinale. Una serata nera, che ha sancito la fine del regno di Sergio Conceiçao prima ancora che iniziasse davvero. Ora può cominciare la ricostruzione, ma forse, a Milanello, si è già perso troppo tempo.

Il Milan ha iniziato con il piede sull’acceleratore e già al 4’ ha sfiorato il vantaggio: Leao ha fatto il solito show sulla sinistra e ha servito un pallone d’oro a Jimenez, che però, tutto solo davanti alla porta, ha calciato incredibilmente fuori. Il Bologna ha risposto subito con personalità: Miranda ha scaldato i guanti di Maignan con una punizione insidiosa, ma il portiere rossonero ha detto di no con un gran riflesso. Poi è arrivato il brivido più grande, con Jimenez che ha crossato in mezzo e Beukema, nel tentativo di liberare, ha rischiato l’autogol: Skorupski ha respinto con un intervento d’istinto, ma la palla è finita sui piedi di Jovic, che a porta vuota ha colpito in pieno il portiere polacco. Dopo una partenza a ritmi altissimi, il match ha rallentato e si è acceso più sul piano nervoso che su quello tecnico. Mariani ha avuto il suo bel da fare per placare animi e proteste, ma il primo tempo si è chiuso sullo 0-0.

Nella ripresa entrambe le squadre hanno provato a cambiare marcia, ma è stato il Bologna a colpire: Theo ha fermato in scivolata Orsolini, lanciato a rete, ma il pallone è rimasto lì e Ndoye non ci ha pensato due volte, battendo Maignan con un destro preciso e facendo esplodere il settore rossoblù. Conceiçao ha provato a cambiare tutto, inserendo Walker, Joao Felix e Gimenez e passando a un ultra-offensivo 4-2-4, ma il Bologna ha retto l’urto senza tremare. Dentro anche Abraham e Chukwueze per il forcing finale, ma nonostante l’assedio e sei minuti di recupero, il Milan non ha mai realmente spaventato Skorupski.

Alla fine, è esplosa la festa del Bologna: la Coppa Italia è tornata sotto le Due Torri dopo 51 anni, e per Vincenzo Italiano è arrivato il primo trofeo della carriera, da allenatore e da ex giocatore. Per i rossoblù una notte da incorniciare, mentre il Diavolo sprofonda, senza più alcun tipo di paracadute.

Italiano: “Vittoria meritata dopo tante delusioni, prestazione grandiosa”

Dopo alcune delusioni forse è anche meritata, abbiamo fatto una grande partita, una prestazione incredibile – ha esultato Italiano -. Abbiamo risposto alle mosse del Milan, il percorso di quest’anno viene coronato con la coppa, questa gente meritava un premio. Rivincita dopo le finali perse? Sono state tre delusioni pesanti, non pensavo di ripresentarmi e prendermi la rivincita e invece ci sono riuscito. Mi ha mandato un messaggio oggi il figlio di Joe Barone, la dedica speciale va a tutta alla sua famiglia, mi ha fatto un immenso piacere stamattina leggere un messaggio da parte loro. Lo dedico a questi ragazzi ma anche a tutta la famiglia di Joe perché siamo stati vicini ad alzarla anche con loro. Abbiamo fatto un percorso in crescendo, con qualche difficoltà iniziale ma poi una grande crescita da parte di tutti. Oggi è stata una prestazione grandiosa, sono davvero contento”.

Conceiçao: “Grande delusione per tutti, partita specchio della stagione”

“Dobbiamo fare i complimenti all’avversario perché hanno vinto, ma dopo il gol si è giocato veramente poco – ha sospirato Conceiçao -. L’arbitro in un paio di situazioni… Però non voglio dire altro, se no poi dicono che cerco scuse. Abbiamo vinto la Supercoppa, siamo arrivati in fondo alla Coppa Italia. Ora cerchiamo di finire questo campionato con dignità. Mi dispiace per i tifosi, è una delusione per loro e per tutti. Potevamo fare di più, ma queste partite si decidono con i dettagli. I cambi? A fine partita si hanno in testa mille cose, io penso di aver fatto quello che dovevo fare. Di averla preparata bene, anche se col senno di poi qualche pensiero lo hai, è normale”.

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