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La Cina ha bisogno di cowboys: il boom delle gite a cavallo

“Young man, go West!”, si diceva un tempo in America: le ricchezze stavano nelle immense distese del West americano, il Far West, che attendeva coloni e minatori… Ebbene, gli aspiranti alle ricchezze non sono mancati e oggi il West americano è ricco e popolato. Ma ci sono opportunità ancora più a West del West. Se è vero che è possibile ‘buscar el Levante por el Ponente’, continuando ad andare verso il West si arriva all’East.

E così oggi i cowboys del Far West americano sono richiesti in Cina. Le gite a cavallo stanno diventando popolari,e un giovane cowboy americano, Tyrel Hotchkiss, lavora nella provincia settentrionale cinese della Mongolia interna. E secondo Li Yanyang, direttore della rivista cinese ‘Equestrian Magazine’, il paese avrà bisogno di molti allenatori di cavalli nei prossimi 5-10 anni. “L’infrastruttura equestre esiste – ha detto – ma manchiamo di professionisti esperti. Negli ultimi cinque anni i club equestri in Cina hanno fatto venire dall’estero più di mille cavalli all’anno”. E ha aggiunto che il numero è previsto aumentare di molto negli anni a venire. “Ma il problema è che non ci sono abbastanza allevatori cinesi per gestire questo afflisso”. E non solo dall’America stanno venendo i cowboys. Anche l’Europa sta mandando i suoi esperti. In questo caso, “Young man, go East!”.

http://europe.chinadaily.com.cn/business/2012-08/25/content_15705475.htm

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