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Juve, occhio alla Samp ma anche alla Roma vittoriosa nel derby

La Roma è ufficialmente in lotta per lo scudetto. La vittoria nel derby certifica una candidatura già nell’aria da tempo e ora davvero impossibile da nascondere: i giallorossi, ora a meno 5 dal Napoli capolista ma con una gara da recuperare, hanno qualità, idee e una difesa solida, oltre che un allenatore coraggioso e di alto livello. La Lazio di Inzaghi invece esce un po’ ridimensionata, perlomeno per quanto concerne il discorso scudetto: vero che nessuno mai nell’ambiente biancoceleste aveva anche solo osato parlarne, altrettanto vero che con i risultati ottenuti sin qui aveva senso quantomeno pensarci. Il derby, al di là degli altri episodi che possono averlo condizionato, è andato alla squadra che lo ha meritato di più, mettendo in mostra il miglior gioco e la maggior qualità.

Di Francesco insomma ha battuto Inzaghi anzitutto con le idee: il suo 4-3-3 tutto ritmo e possesso s’è rivelato più vincente del 3-5-1-1 difesa e ripartenze del collega-rivale. Detto questo il derby ha vissuto sul filo del nervosismo e della tensione e solo un episodio ha potuto, se non deciderlo, quantomeno indirizzarlo. Al 49’ uno sciocco fallo di Bastos ha provocato un rigore fiscale ma giusto e Perotti ha portato in vantaggio la Roma. La Lazio, sin lì comunque in difficoltà, ha accusato il colpo e 4’ dopo Nainggolan ha raddoppiato con un gran destro dalla distanza, avvicinando così i suoi all’ambito bottino. Il rigore di Immobile (72’, braccio di Manolas visto dal Var) ha solo reso più vibrante un finale che i giallorossi hanno comunque gestito benissimo, senza correre praticamente nessun pericolo.

“Vincere questo derby è stata una grande soddisfazione – ha esultato Di Francesco. – Oggi ho capito che è più bello farlo da allenatore che da giocatore”. Il primo tempo era stato equilibrato, poi purtroppo abbiamo commesso degli errori – l’amarezza di Inzaghi. – Quando si fanno ingenuità di questo tipo i derby non si vincono, si perdono”. La Roma giallorossa sorride e si porta al terzo posto in classifica a un solo punto dalla Juventus, oggi attesa dall’insidiosa trasferta di Marassi contro la Sampdoria. Impegno complicato e di difficile lettura, tra una squadra favorita per antonomasia come quella bianconera e una autrice di un campionato al di sopra delle aspettative, peraltro senza mai perdere in casa, come quella blucerchiata. E poi, mai come in questo turno, andranno valutate numerose varianti: le coppe in arrivo, certo, ma anche la bruciante eliminazione dell’Italia che potrebbe aver lasciato scorie pesanti nei protagonisti. “Buffon e Barzagli non giocheranno, devono ancora smaltire la delusione – l’ammissione di Allegri. – Tra l’altro ho sentito il mio nome accostato alla Nazionale e dico no, un giorno mi piacerebbe ma ora sto bene alla Juventus. Ora però pensiamo alla Sampdoria, giocare lì non è mai semplice e noi inoltre abbiamo subito troppi gol, in questo dobbiamo assolutamente migliorare”. Massimo rispetto per gli avversari e questa volta non sembrano proprio essere parole di circostanza. In effetti i blucerchiati sono la sorpresa del campionato e possono mettere in difficoltà chiunque, specialmente nel fortino di Marassi che finora li vede imbattuti a fronte di 5 vittorie in altrettante gare (la sesta, quella con la Roma, verrà recuperata il 24 gennaio).

“Sulla carta è una partita già scritta ma sono convinto che ce la giocheremo – il pensiero di Giampaolo. – Contro la Juve non ho mai fatto punti, prima o poi ce la farò e credo che questa volta io possa avere più chance del solito. Sono favoriti ma dovranno sudarsela…”. Capitolo formazioni. Allegri si affiderà a 4-2-3-1 con Szczesny in porta, Lichtsteiner, Rugani, Chiellini e Asamoah in difesa, Marchisio e Khedira a centrocampo, Douglas Costa, Dybala e Mandzukic sulla trequarti, Higuain in attacco. Modulo classico anche per la Sampdoria, che risponderà con un 4-3-1-2 con Viviano tra i pali, Bereszynski, Silvestre, Ferrari e Strinic nel reparto arretrato, Barreto, Torreira e Praet in mediana, Ramirez alle spalle della coppia offensiva Quagliarella-Zapata.

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