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Juve leader anche sul mercato: punta su Pjanic, Benatia e Gomes

La Juventus è già in fuga. In attesa di concludere la stagione in corso i bianconeri pensano già alla prossima con le prime operazioni di mercato. Al via ufficiale manca più di un mese ma a Torino non sono abituati a perdere tempo: le mosse, tra smentite e ammiccamenti, sono già cominciate. La lista di Marotta prevede due colpi importantissimi, in grado di avvicinare le big europee nella corsa a quella Champions tanto ambita quanto difficile da raggiungere. Il primo è Miralem Pjanic, centrocampista di estro e fantasia designato prima per sostituire Marchisio per poi, una volta che questi sarà rientrato dall’infortunio, giocarci assieme.

Fosse per la Roma non se ne parlerebbe neanche ma la clausola rescissoria di 38 milioni (tanti ma non tantissimi) fa sì che la trattativa possa partire in automatico. E il giocatore, stando ai rumors che arrivano da ambo le parti, sembrerebbe molto propenso a dire di sì, in barba alla grande rivalità che da sempre divide le piazze in questione. Ma Pjanic non è l’unico obiettivo già sondato dalla Signora: oltre a lui, infatti, piace molto anche Benatia, ironia della sorte ex giallorosso.

Il difensore del Bayern sarebbe perfetto per dare linfa a un reparto sì fortissimo ma avanti con gli anni, peraltro destinato all’ennesima estate di fuoco con la maglia della Nazionale. Da Monaco poi non arrivano chiusure particolari, anzi l’acquisto di Hummels spinge il marocchino dritto dritto sulla lista dei partenti: ecco perché Marotta, da vecchio lupo del mercato, proverà a prenderlo con la formula del prestito con diritto di riscatto. I soldi infatti verranno risparmiati per un altro centrocampista (il prescelto sarebbe André Gomes ma il Valencia chiede 60 milioni), un trequartista (vero grande sogno di Allegri) e, in caso di partenza di Morata, un attaccante.

Gli altri, per il momento, sono decisamente più indietro. Il Napoli ha ufficializzato l’acquisto di Tonelli dall’Empoli, per il resto tutto tace in attesa di capire se Higuain rinnoverà il contratto (7 milioni a stagione fino al 2020) o deciderà di cambiare aria. La Roma vorrebbe cominciare dalla conferma dei big ma oltre a Pjanic c’è il caso Nainggolan, piuttosto lusingato dalle richieste del Chelsea: difficile, per non dire impossibile, che partano entrambi, ad ogni modo la dirigenza giallorossa avrà il suo bel da fare per coniugare le esigenze economiche con quelle tecniche.

Un discorso a parte va fatto per le milanesi, alle prese con uno dei periodi più difficili degli ultimi anni. Tra le due è sicuramente messa meglio l’Inter e non solo per questioni di classifica. Una volta risolto il rebus Mancini (confermato a gran voce dalla società) ci si concentrerà su un mercato molto diverso da quello dell’anno scorso: allora fu privilegiata la quantità, questa volta invece il tecnico vuole pochi acquisti ma di alto profilo. I nomi sono tanti (Yaya Touré, Candreva, Ansaldi ecc), i soldi non si sa.

Ecco perché non possono essere escluse cessioni eccellenti (Handanovic, Brozovic e Murillo i candidati), da qui la sensazione che il progetto sia ancora piuttosto lontano dal prendere forma. Il “cucchiaio di legno” però lo prende di diritto il Milan, davvero in alto mare sotto tutti i punti di vista. Società, allenatore, giocatori: in casa rossonera potrebbe cambiare tutto come niente. Molto dipenderà dalla trattativa tra Berlusconi e la cordata cinese, destinata a trovare sbocco (in un senso o nell’altro) attorno alla metà di giugno: se sarà fumata bianca allora si apriranno scenari interessanti, viceversa bisognerebbe appellarsi nuovamente alla Fininvest, tutt’altro che propensa a investimenti di alto livello.

Al momento regna un caos che non permette nemmeno di capire chi sarà il prossimo allenatore, a testimonianza di un lungo tunnel nel quale, ancora, non si vede luce.

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