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Italia di Gattuso batte Israele 5 a 4 nel recupero: una vittoria rocambolesca che avvicina la qualificazione ai Mondiali

SSC Napoli

Una notte folle, fortunatamente finita bene. L’Italia batte Israele 5-4 e resta in corsa per il primo posto, rischiando però di buttare via tutto con errori da oratorio. Questa sera la Norvegia, a meno di clamorosi colpi di scena, scapperà ancora battendo la Moldova in casa, ma intanto ci godiamo un secondo posto che, a un certo punto, sembrava addirittura utopistico. La partita, infatti, è stata una vera e propria follia calcistica: due autogol regalati, atteggiamento sbagliato, troppi sbagli dalla trequarti in su. Eppure Kean, con una doppietta da bomber vero, Politano e Raspadori ci avevano rimesso in carreggiata. Quando sembravamo al sicuro sul 4-2, ecco il blackout: in due minuti Israele tornava sul 4-4. Un colpo al cuore. Ma questa Italia, pur piena di difetti, ha un pregio enorme: non molla mai. Tonali, l’uomo che più di tutti incarna lo spirito di Gattuso, pescava nel recupero il 5-4 che ci tiene vivi. Sei punti in due partite per il nuovo Ct: non sarà calcio champagne, ma di questi tempi va bene così.

Israele – Italia 4-5: partita folle a Debrecen, la decide Tonali

Altro che partita di calcio, questa è stata una scarica elettrica di 90 minuti che ha fatto impazzire chiunque avesse un cuore azzurro. L’Italia di Gattuso doveva vincere per restare aggrappata al sogno Mondiale 2026 e lo ha fatto, sì, ma passando dentro una centrifuga di emozioni che neanche nei migliori (o peggiori, a seconda dei punti di vista) film di Tarantino. A Debrecen finisce 5-4, con Tonali che nel recupero pesca il jolly della vita e mette il sigillo su una serata folle, storta e bellissima allo stesso tempo. Il primo tempo è un pugno nello stomaco: Israele gioca meglio, più aggressiva, più lucida, con palleggio e coraggio. Dopo un autogol sfiorato, ci pensa Locatelli a farne uno vero al 16’ e l’Italia si ritrova subito sotto. Solo quando Gattuso cambia assetto, riportando Tonali a sinistra e rispolverando il 4-4-2 visto con l’Estonia, gli Azzurri iniziano a respirare. La scossa arriva al 40’: Retegui lavora un pallone al limite e Kean lo trasforma nel pareggio. La ripresa è una giostra. Solomon inventa dalla sinistra e Dor Peretz riporta avanti Israele. L’Italia però reagisce da squadra viva: Kean risponde subito, Retegui illumina di tacco e Politano firma il sorpasso, poi Cambiaso costruisce l’azione che Raspadori trasforma nel 4-2. Sembra fatta, ma con questa Nazionale, evidentemente, non lo è mai. Bastoni combina un pasticcio e regala il 3-4 con un clamoroso autogol, all’89’ Dor Peretz, ancora lui, si infila nella dormita generale su palla inattiva e fa 4-4. È il crollo, la disperazione. O almeno così sembra, perché quando tutti hanno già la testa tra le mani, Tonali pesca il tiro-cross beffardo che finisce dritto all’angolino: 5-4, tripudio, follia pura. L’Italia resta in corsa, Gattuso resta in piedi, e noi restiamo senza fiato.

Gattuso: “Ci teniamo la vittoria, ma abbiamo preso gol assurdi e dobbiamo migliorare tanto”

“C’era da morire, ci hanno sorpresi all’inizio perché andavano sui riferimenti, uomo su uomo – ha sospirato Gattuso -. Ogni volta che sviluppavamo e andavamo avanti con i due attaccanti li mettevamo in difficoltà. Non siamo stati brillanti e ci sta, era la seconda. Dobbiamo migliorare, ci teniamo la vittoria che era fondamentale, ma siamo dei pazzi, abbiamo preso gol assurdi e siamo troppo fragili. Concediamo gol troppo facilmente. Veniamo da un calcio così, se vogliamo giocare di reparto dobbiamo migliorare qualcosa. Portiamoci a casa il risultato, merito ai ragazzi perché hanno avuto il coraggio di reagire, ma è innegabile che non si possano concedere gol così. Io col mio staff lavorerò, non è una critica ai ragazzi. La mentalità, anche non essendo una grande giornata, c’è stata. C’è stato cuore e voglia di reagire, l’esperienza e qualche furbizia ci serve. Godiamocela, sono stati otto giorni incredibili. Ringrazio i ragazzi, però se vogliamo fare qualcosa di importante sappiamo che dobbiamo migliorare”.

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