L’estate delle telenovelas. Lookman, Kolo Muani, Vlahovic e Jashari agitano i sonni di Inter, Atalanta, Juventus e Milan, mentre a Napoli hanno appena concluso quella di Osimhen, durata la bellezza di un anno. A inizio agosto, si sa, le parti tengono il punto e aspettano la mossa altrui, ma il tempo scorre veloce e l’attendismo non potrà durare in eterno. Tra qualche settimana, infatti, si inizierà a fare sul serio e certe operazioni andranno risolte, onde evitare di ritrovarsi scoperti a ridosso del gong. Chivu, Tudor e Allegri fremono, Gasperini pure e anche Conte, nonostante i tanti acquisti, non è ancora soddisfatto.
Inter, l’Atalanta rifiuta l’offerta per Lookman: lui cancella la Dea dai social
Nella lunga estate del calciomercato italiano, la telenovela tra Inter e Atalanta per Lookman continua a tenere banco. I nerazzurri si sono spinti fino a 42 milioni di euro più 3 di bonus, ricevendo però un secco “no” da parte del club bergamasco, che non intende scendere sotto i 50 milioni. L’Atalanta, pur consapevole del desiderio del giocatore di approdare a Milano e di una promessa di cessione fatta nei mesi scorsi, ha finora tenuto il punto. A differenza di quanto avvenuto la scorsa estate, quando il PSG lo aveva messo nel mirino, stavolta Lookman aveva mantenuto un atteggiamento professionale: nessuna richiesta di esclusione dalle convocazioni, nessuna rottura con il club. Nel frattempo, però, alcuni segnali social raccontano un’altra verità: Lookman ha rimosso ogni riferimento all’Atalanta dai propri profili, ha smesso di seguire la società e ha eliminato le foto con la maglia nerazzurra. Un gesto simbolico, ma inequivocabile, che conferma la sua volontà di cambiare aria.
L’Inter, dal canto suo, è ora chiamata a decidere: spingersi oltre per chiudere l’affare oppure virare sulle alternative. I dirigenti nerazzurri monitorano con attenzione profili già noti alla Serie A come Chiesa e Raspadori, ma restano aperti anche a nomi come Openda e Nkunku, entrambi apprezzati da Chivu. Sul fronte cessioni, è da registrare il no secco di Bisseck al Crystal Palace. Il club inglese aveva manifestato un forte interesse per il centrale tedesco, mettendo sul piatto un’offerta da 32 milioni. Il giocatore ha declinato la proposta e anche l’Inter, intenzionata a trattenerlo, avrebbe comunque respinto l’assalto: per iniziare a parlarne, servirebbero almeno 40 milioni. Infine, tra i profili in bilico figura anche Piotr Zielinski. Arrivato a parametro zero la scorsa estate, il centrocampista polacco ha trovato poco spazio sotto la gestione Inzaghi, anche per via di alcuni infortuni, e fatica a entrare anche nei piani tattici di Chivu.
Juventus, si complica il ritorno di Kolo Muani: gli esuberi bloccano gli obiettivi di Comolli
Il ritorno di Kolo Muani alla Juventus, che sembrava ormai vicino, si sta complicando. Le parole concilianti del direttore sportivo Comolli avevano alimentato l’ottimismo tra i tifosi bianconeri, ma secondo la stampa francese, l’accordo tra Juve e Paris Saint-Germain è tutt’altro che raggiunto. Il club torinese ha avanzato diverse proposte di prestito con diritto di riscatto, alcune con condizioni talmente favorevoli da avvicinarsi di fatto a un obbligo mascherato. Ma a Parigi non bastano: il PSG vuole liberare una delle sei caselle di prestito internazionale previste dalla Fifa, ed è quindi disposto a trattare solo per una cessione a titolo definitivo, per una cifra intorno ai 50 milioni di euro. Un vincolo che ha rallentato le trattative e, secondo il quotidiano francese, sta anche iniziando a irritare la dirigenza del club parigino, che contava di chiudere la cessione già da settimane.
In questo spazio si è inserito con decisione il Tottenham, pronto a soddisfare le richieste economiche del PSG, ma anche Newcastle e Manchester United monitorano con interesse la situazione. Per i club inglesi, la valutazione fissata a Parigi non è un ostacolo. A Torino, invece, il mercato in entrata è bloccato dallo stallo sul fronte uscite. Vlahovic non ha ricevuto offerte ufficiali (a parte quelle provenienti dall’Arabia Saudita, già rifiutate), ma è chiaro che il suo ingaggio da 12 milioni netti a stagione complica ulteriormente la cessione: sullo sfondo c’è sempre il Milan, intenzionato però a muoversi solamente ad agosto inoltrato, nella speranza di spuntare il miglior prezzo possibile. In parallelo, anche l’arrivo di Jadon Sancho resta sospeso. L’esterno inglese ha già dato il suo assenso al trasferimento, ma la Juventus temporeggia. E il rischio è che a spuntarla possa essere il Borussia Dortmund, che sogna un terzo ritorno a casa per il classe 2000, reduce da una stagione in chiaroscuro in prestito al Chelsea.
Milan, Jashari non si sblocca. L’agente di Allegri: “Per Max non è fondamentale”
Il braccio di ferro tra Milan e Bruges per Jashari non accenna a spezzarsi. La società rossonera continua a seguire con attenzione il centrocampista svizzero, ma la distanza tra domanda e offerta resta ampia. Il Bruges non intende fare sconti: la valutazione resta ferma a 40 milioni di euro, una cifra considerata irrinunciabile per lasciarlo partire. Dal canto suo, il Milan ha compiuto lo sforzo massimo portando sul tavolo un’offerta da 33,5 milioni di parte fissa più 5 milioni legati a bonus. Una proposta significativa, ma che finora non è bastata per sbloccare l’operazione. Nel frattempo, la situazione si è intrecciata con gli impegni ufficiali del Bruges: in vista del preliminare di Champions League contro il Salisburgo del prossimo 6 agosto, il club belga ha deciso di includere Jashari nella lista dei convocabili. Una mossa che rappresenta un chiaro segnale nei confronti del Milan: il giocatore, nonostante il pressing rossonero e la volontà già manifestata di trasferirsi, resta per ora coinvolto nel progetto del tecnico Hayen. Da valutare, tuttavia, se alla vigilia della sfida il centrocampista sarà realmente convocato: nella prima giornata del campionato belga contro il Mechelen, l’allenatore ha infatti scelto di escluderlo.
In via Aldo Rossi cominciano a perdere la pazienza e in questo senso bisogna registrare le dichiarazioni di Giovanni Branchini, agente di Massimiliano Allegri. “Siete sicuri che sia una richiesta così ferma di Max? – ha ironizzato il procuratore -. È un giocatore proposto che ha superato il vaglio tecnico, ma non è l’undicesimo titolare che manca per completare la squadra. Allegri non ha fatto richieste così puntuali. È un profilo interessante e l’offerta del Milan è seria, ma non tutti nel club sembrano pienamente convinti». I rossoneri non sembrano disposti a spingersi oltre certe cifre, il Bruges continua a fare muro, e Allegri (almeno ufficialmente) non appare in ansia. Ma con l’avvio della stagione sempre più vicino, la sensazione è che qualcosa dovrà sbloccarsi presto, in un senso o nell’altro.
Napoli, Gutierrez a un passo. Trattative avviate per Miretti, Juanlu e Adeyemi
Il Napoli prosegue il proprio mercato e tra i nomi più caldi spicca quello di Fabio Miretti. L’interesse del Napoli è ormai pubblico, confermato anche dall’entourage del giocatore. Il profilo è perfettamente in linea con il progetto Manna: giovane, duttile, già esperto a livello di Serie A e con presenze internazionali, oltre a essere considerato “under” ai fini delle liste Uefa e Figc. La Juventus valuta il suo cartellino 15 milioni di euro, cifra che ha leggermente frenato Manna, almeno per il momento. Più avanzata, invece, la trattativa per Miguel Gutierrez, terzino sinistro del Girona. I contatti tra le società sono intensi, l’intesa economica tra i club è vicina e si parla di un’operazione da circa 20 milioni di euro. Resta ancora da trovare l’accordo con il calciatore, al quale il Napoli ha proposto un contratto quinquennale.
Sul fronte offensivo, dopo aver perso Ndoye (finito al Nottingham Forest), torna di moda il nome di Adeyemi. Il Napoli prepara un’offerta da 40 milioni di euro per l’attaccante del Borussia Dortmund, già vicinissimo lo scorso gennaio. Tuttavia, la volontà del giocatore, che al momento si trova bene in Germania, potrebbe rappresentare un ostacolo non da poco. In uscita, attenzione al futuro di Raspadori: l’Atletico Madrid ha sondato il terreno e il Napoli ha fissato il prezzo a 30 milioni più 5 di bonus. Per la difesa, infine, resta viva la pista che porta a Juanlu, terzino destro del Siviglia. La trattativa con il club andaluso è ben avviata, ma nelle ultime ore si è inserito il Wolverhampton, pronto a mettere sul piatto 17 milioni di euro. Il Napoli ha già un’intesa di massima con giocatore e società, ma la concorrenza inglese potrebbe sparigliare le carte se non si chiude in fretta.
Roma, preso Ghilardi. Dovbyk può partire, piacciono Krstovic e Fabio Silva
È cominciata ufficialmente l’avventura di Daniele Ghilardi con la maglia della Roma. Il difensore classe 2003, prelevato dall’Hellas Verona per 11,5 milioni (bonus compresi) è arrivato in città per sottoporsi alle visite mediche di rito e oggi si metterà a disposizione di Gasperini. Ma a tenere banco sono soprattutto le manovre sul fronte offensivo, visto che la permanenza di Dovbyk sembra tutt’altro che certa. L’attaccante ucraino potrebbe lasciare la Capitale già in questa finestra di mercato, con la Roma disposta a considerare offerte intorno ai 40 milioni di euro. Nel caso si concretizzasse la cessione, il nome in cima alla lista per sostituirlo è quello di Krstovic del Lecce, particolarmente apprezzato da Gasperini per struttura fisica e duttilità tattica. Un’altra pista porta a Fabio Silva, punta portoghese del Wolverhampton. Il 23enne è stato proposto alla Roma e ha già dato segnali d’interesse, tanto che il suo agente ha già avuto un contatto con il ds Massara. La Roma preferirebbe un affare in prestito con obbligo di riscatto, evitando l’esborso immediato dei circa 15 milioni richiesti dagli inglesi. Tuttavia, la concorrenza non manca, visto che l’attaccante (ex Porto, PSV, Rangers, Anderlecht, Las Palmas) piace anche a Eintracht Francoforte e Borussia Dortmund. In ottica futura, i giallorossi hanno sondato anche Claudio Echeverri, il gioiellino argentino di proprietà del Manchester City. Guardiola lo ha blindato, ma è pronto a mandarlo in giro per farlo maturare. I Citizens preferirebbero un prestito secco, mentre la Roma spinge per avere almeno il diritto di riscatto.