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In finanza anche le donne cercano solo soldi e potere: film o realtà?

E’ stato presentato nei giorni scorsi negli Stati Uniti il primo film dedicato alla finanza al femminile, “Equity”, un film che farà molto discutere e che sostiene, senza mezzi termini, che le donne che si dedicano da protagoniste agli affari e in particolare alla finanza non sono meno ciniche degli uomini e pensano solo ai soldi e al potere.

Naomi Bishop, banchiera d’affari e figura chiave del film interpretato dall’attrice Anna Gunn, risponde glacialmente a un gruppo di studentesse della sua vecchia università: “Sì, mi piacciono i soldi. Non starò a dirvi che faccio questo lavoro per prendermi cura degli altri. Va benissimo farlo per noi stesse. La verità è che lo faccio per il potere e per il denaro e che l’ambizione femminile non è più una parolaccia”.

In realtà, di donne che sgomitano per fare carriera non si trovano solo nelle banche d’affari o in finanza, ma – qualunque sia l’attività – c’è un confine tra l’arrivismo e il cinismo femminile? E soprattutto la realtà che emerge da “Equity” è quella americana o vale anche per l’Europa e per l’Italia? Insomma, siamo di fronte a un film o a una realtà che non ti aspetti?

Nelle prossime settimane “Equity” promette di far discutere. E non solo le donne, che non mancheranno di ricordare le tante barriere che ancora ostacolano la loro carriera anche nel mondo della finanza.

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Categories: Tasse