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Il voto tedesco inquieta i mercati: Milano giù ma Fincantieri boom

In una giornata ricca di notizie, per l’esito incerto delle elezioni tedesche e l’intervento di Mario Draghi, è soprattutto l’apertura in rosso di Wall Street a imprimere una spinta negativa ai mercati europei, che chiudono in frazionale ribasso, con l’eccezione di Francoforte +0,02%. 

Piazza Affari perde lo 0,63%, 22.389 punti, zavorrata dalle banche ma anche da Stm -3,91% e galassia Agnelli. Gli acquisti premiano invece i titoli petroliferi, in particolare Saipem +5,28% e Eni +1,16%, trascinati dai prezzi del greggio. Brent +2,25%, 57,36 dollari al barile. In Europa Atene perde il 4,35%, benché sia stata chiusa la proceduta per deficit eccessivo. Madrid, -0,86%; Parigi -0,27; Londra -0,13%.

Al momento prevalgono le vendite a New York, soprattutto sul Nasdaq, dove Tripadvisor arriva a cedere oltre l’8%, ma sono in deciso calo anche Facebook e Netflix. Cede ancora terreno Apple, che ha perso il 6% dall’11 settembre, quando ha presentato i nuovi dispositivi. In recupero l’oro: +0,59%, 1303,68 dollari l’oncia.

L’euro s’indebolisce sul dollaro e scende ai minimi da tre settimane, con il cross a 1,185 (-0,46%). Sul secondario il rendimento del Btp 10 anni resta stabile, a 2,17%, ma lo spread con il Bund si amplia del 3,46%, 176.60 punti. L’avanzata della destra estrema in Germania, anche se non intacca il ruolo di Angela Merkel, può frenare i progetti di maggiore integrazione dell’Eurozona e i periferici pagano pegno. L’incertezza politica dello stato leader potrebbe indurre però la Bce  a un maggior attendismo nell’avvio di un percorso di riduzione dello stimolo monetario. Draghi, parlando alla commissione finanze del Parlamento europeo, sostiene che la Banca centrale europea non si può permettere manovre precipitose. Siamo “più fiduciosi” che l’inflazione andrà verso gli obiettivi, ma “sappiamo che serve ancora un livello molto elevato di accomodamento monetario”. Quindi “decideremo più avanti quest’anno sulla ricalibrazione dei nostri strumenti”. 

Tornando in Piazza Affari: gli altri titoli in netto rialzo sono Recordati +1,59%; Ferragamo +1,18%; Italgas +1,02%. In fondo al listino Bper -2,22%; Banco Bpm -2,4%. Vendite nella galassia Agnelli: Ferrari -2,05%; Exor -1,91%; Fiat -1,99%. Tiene invece la Juventus, +0,57%, nonostante la multa da 300 mila euro inflitta dal tribunale federale per rapporti non consentiti con la tifoseria organizzata. Per le stesse ragioni Andrea Agnelli è stato condannato a un anno di inibizione e 20.000 euro di multa.

Galleggia Telecom -0,38%, mentre slitta a domani la riunione a Palazzo Chigi del comitato sul golden power, chiamato a valutare se la francese Vivendi abbia violato le norme sulla trasparenza in merito al controllo assunto nella società. Fincantieri +3,5%, con i media francesi che, citando fonti dell’Eliseo, propendono per una soluzione sulla partita Stx.

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Categories: Finanza e Mercati