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Il tocco magico di Draghi abbassa lo spread e l’euro e dà sprint alle banche e alle Borse

DRAGHI FA VOLARE i BTP, LE BORSE E L’EURO. A MILANO RIPRENDE IL RALLY DELLE BANCHE

Ottima risposta dei listini europei al messaggio in arrivo dalla Bce: Madrid +1,4%, Parigi +0,4%. Francoforte ha chiuso in parità. La Borsa di Milano ha guidato la reazione positiva dei mercati europei con un rialzo dell’1,3%. Scendono i rendimenti del titoli di Stato: il Btp a 10 anni è stato scambiato al 3,25%, dal 3,30% di ieri, lo spread con il Bund si riduce a quota 165.

L’apertura di Draghi verso un Quantitative Easing in salsa europea si è riflessa sulle quotazioni dell’euro, in calo a 1,37 nei confronti del dollaro, da 1,376 della chiusura precedente. Stabile Wall Street in attesa dei dati relativi ai non farm payroll, il dato clou di oggi (previsti 200.000 nuovi posti).

L’indice Dow Jones, che in avvio di seduta aveva raggiunto nuovi massimi intraday, ha poi chiuso in parità, mentre l’S&P 500, dopo il record della vigilia, si è mantenuto sui livelli precedenti, scendendo solo dello 0,08%. Più pesante il Nasdaq che ha lasciato sul terreno lo 0,91%. L’Asia archivia la settimana con una seduta in lieve rialzo. Tokyo sale dello 0,13%, fa meglio Shanghai. Le vendite invece prevalgono ad Hong Kong.

BCE, I MERCATI SCOMMETTONO SUL QE IN ESTATE

In attesa dei dati Usa, è andata in scena a Francoforte l’ennesima esibizione di successo del presidente della Bce. Ancora una volta Mario Draghi, pur in assenza di nuove misure, ha saputo “stregare i mercati. Il presidente della Bce ha trasmesso segnali “forti”, come chiesto dagli operatori: 1) l’ingresso ufficiale del QE tra le misure possibili, anche se non vi è ancora accordo su come procedere; 2) l’allarme condiviso sul rischio deflazione a differenza che in passato; 3) il consenso unanime sulla necessità di mettere in atto misure non convenzionali se l’inflazione resterà su livelli bassi.

La reazione al rialzo dei mercati sta ad indicare che il messaggio è stato recepito. Gli operatori hanno preso atto che l’arma” da utilizzare, se necessario, è l’acquisto di titoli finanziato con nuova moneta fresca di stampa, a imitazione del Quantitative Easing americano e dell’analogo strumento in uso in Giappone. Certo, sarà ancora un mese di attesa in attesa di verificare se, con le vacanze di Pasqua la dinamica dei prezzi in Europa si riprenderà. Appuntamenti perciò a maggio (o a giugno) per affinare uno strumento complesso. Ma Draghi ha confermato che la Bce è rimasta sorpresa del dato di inflazione nella Ue, sceso a marzo al minimo dello 0,5%. 

BLACKROCK AVANZA IN BANCO POPOLARE, MANSI SCENDE IN MPS

Banche protagoniste a Piazza Affari e non solo. L’indice europeo Stoxx sale dello 0,8% sulla spinta delle spagnole Bbva e Santander salite del 3,4% e del 2%, mentre a Parigi BnpParibas aumenta dell’1,4%. Ma in Italia l’eco dell’intervento di Draghi si combina con le novità a getto continuo sugli assetti azionari: Blackrock entra in forze anche nel Banco Popolare +2.3%, dopo aver rilevato quote superiori al 5% del capitale di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Mps. Il fondo Usa ha notificato alla Consob di controllare il 6,851% dell’istituto.

Morgan Stanley ha ridotto il target price da 18 a 15 euro. “Aggiorniamo i dati dopo il lancio dell’aumento di capitale che ha rappresentato un importante catalizzatore per l’azione” ha spiegato Morgan Stanley che ha confermato il rating underweight sul titolo per l’incertezza sull’esito i dell’asset quality review e degli stress test. 

In Piazza Affari si sono messe in luce anche: Unicredit +2,8%. Intesa +3,2%: Banca Akros che ha alzato la raccomandazione da reduce a hold e il prezzo obiettivo da 1,9 a 2,7 euro. Sale Ubi +2,06% alla vigilia del confronto sulla governante con i sindacati. Bper +2,12%.

In grande evidenza Banca Popolare Milano +4,2%. L’ad Giuseppe Castagna in un’intervista non ha escluso un consolidamento tra popolari. Da segnalare l’interesse per le Carige risp +13,09%. Si fa starda l’ipotesi della conversione delle risparmio in ordinarie, che permetterebbe alla società di non pagare il dividendo alle risparmio.

Ancora una giornata positiva per Generali +2,7%. Sale anche UnipolSai +2,5%.

LO SHALE GAS FA BRILLARE ENEL. PROMOSSA PRYSMIAN

Enel +1,93% sugli scudi dopo che il cfo Luigi Ferraris ha confermato a Reuters che sta chiudendo un accordo con l’americana Cheniere per la fornitura ventennale di 1 miliardo di metri cubi annui di shale gas (ottenuto dalla fratturazione profonda delle rocce). Enel Green Power ha chiuso la seduto in calo dello 0,55% dopo aver presentato il piano industriale alla comunità finanziaria, confermando la strategia di crescita già avviata negli scorsi esercizio.

Rialzi moderati per i titoli dell’industria: Fiat +0,7%, Pirelli invariata, Finmeccanica +0,6%, StM -0,2%. Fa eccezione Prysmian+1,86%. Equita Sim e Mediobanca Securities hanno alzato sul titolo il prezzo obiettivo, rispettivamente, da 20,7 a 21,2 e da 19,8 a 19,9 mantenendo invariato il rating a buy e outperform.

Piaggio +7,5% reagisce bene ai primi segnali di recupero del mercato italiano delle due ruote. 

LUSSO IN FRENATA: PESA L’ALLARME DI PRADA

Giornata difficile per i titoli del lusso dopo che Prada ha parlato di un 2014 caratterizzato dal rallentamento della crescita in Cina e con un mercato europeo ancora debole. Yoox ha perso il 2,3%, Moncler -1,1%, Luxottica -0,5%, Safilo -1,6%, Ferragamo -0,5%.

VOLA MAIRE, MEDIASET FA CASSA CON EI TOWER

Acquisti su Maire Tecnimont, che ha messo a segno un +5,22% a 2,782 euro in scia alla notizia che la controllata KT – Kinetics Technology si è aggiudicata due contratti da parte di Total Olefins Antwerpen per un valore di 190 milioni di euro. Mediaset ha collocato ieri il 25% di EI Towers, controllata al 65% attraverso Elettonica Industriale. Dopo l’operazione Mediaset scende al 40%. L’importo dell’operazione di aggira suio 300 milioni. Isagro infine reagisce con un +7% all’annuncio del piano industriale avvenuto ieri a mercati chiusi.

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