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Il timore di un rialzo dei tassi Usa e Uk spinge le Borse al ribasso: Milano vende banche e lusso

La giornata povera di spunti lascia spazio alle vendite che mandano in rosso le principali Borse europee. Milano -1,33%, Parigi -1,4%, Londra -0,6% e Francoforte -1%. Arriva da Berlino il principale dato macroeconomico della giornata e sorprende in negativo: la produzione industriale tedesca a maggio è scesa dell’1,8% rispetto al mese precedente mentre gli analisti stimavano un risultato invariato. Si tratta del terzo mese consecutivo di ribassi. Ad aprile la produzione aveva segnato un calo dello 0,3%. Anche la Spagna ha diffuso il dato sulla produzione industriale per il mese di maggio che ha registrato una flessione destagionalizzata dello 0,7% su base mensile. In Giappone l’indice anticipatore si è attestato a maggio a 105,7, in flessione rispetto ai livelli del precedente mese di aprile (106,5).

Nel suo nuovo rapporto l’Ocse indica che le difficoltà di finanziamento per le Pmi proseguiranno anche nel 2014. Il rapporto mette in luce che il credito alle pmi italiane ha continuato a crescere nel primo triennio di crisi (2008-2010) per poi iniziare una rapida contrazione nel 2011 e 2012. Lo spread Btp-bund ha chiuso in rialzo a 156 punti base. Giovedì prossimo asta Bot a 12 mesi. Questa sera il Tesoro comunicherà il quantitativo. Prosegue il dibattito sulla flessibilità in Europa con l’Italia che nel suo semestre di presidenza europa punta ad arrivare a un accordo per ottobre. “Vogliamo fare di più per avere più investimenti e crescita, ma non deve essere una scappatoia o un pretesto per non fare quello che ci serve” ha detto sulla flessibilità il ministro dell’economia Wolfgang Schaeuble. Sulla flessibilità nella parte preventiva del Patto di stabilità “c’è margine di manovra, ma solo sulla base di riforme attuate e non soltanto promesse, che hanno un vero impatto positivo sul bilancio”, ha affermato il presidente dell’eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, precisando che deve essere la Commissione a valutare le riforme.

Dopo la pausa di venerdì a Wall Street gli indici sono partiti in calo. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones cede lo 0,27%, l’S&P500 lo 0,48% e il Nasdaq lo 0,72%. Il cambio euro dollaro è stabile a quota 1,3606. Il petrolio Wti cede lo 0,64% a 103,39 dollari al barile.

A Piazza Affari in controtendenza Gtech +1,7%, Saipem +0,6%, Autogrill +0,37%, i tre migliori titoli del Ftse Mib. In fondo al paniere principale Yoox -3,3% e le banche: Mps -3,13%, Bper -3,12%, Mediobanca -2,85%. Male anche Finmeccanica -2,6%. Giornata in altalena per Mediaset che in avvio è balzata del 2,7% dopo l’annuncio dell’ingresso di Telefonica nel capitale della pay tv Premium (agli spagnoli va l’11,11% della pay tv) per poi scivolare in rosso in chiusura -0,97%.

Oggi ha debuttato sull’Aim MP7 Italia con un rialzo del 2,56%. La società è specializzata nella gestione di piani pubblicitari attraverso il bartering (cambio merce) e ha raccolto in fase di collocamento 4 milioni di euro circa, con un flottante del 24,99% e una capitalizzazione pari a circa 14 milioni di euro.

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