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Il sentiment dei mercati finanziari cambia: prudenza o correzione? Stamani Milano inizia positiva

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Il meglio è alle spalle? Fino a lunedì l’opinione prevalente tra gli economisti era che la Fed mantenesse invariata la politica monetaria almeno fino a marzo. Poi il “sentiment” è cambiato: di qui un’ondata di prese di beneficio che ha investito un po’ tutti i mercati. A Tokyo l’indice Nikkei si avvia a chiudere la seduta con perdite superiori al 2%, scatenate dal rialzo dello yen a sua volta frutto delle coperture degli operatori che hanno abbondantemente fatto uso del carry trade. In calo anche l’Hng Seng di Hong Kong.

La prudenza prevale anche a Wall Street, in attesa del Beige Book e, soprattutto, dei dati sul lavoro attesi per venerdì, le indicazioni più importanti prim dl vertice della Fed del 18 dicembre. L’indice Dow Jones -0,6% arretra di 123 punti a 15.886 punti, S&P 500 – 0,45% (1.792 punti), il Nasdaq -0,2%.

La tenuta del listino tecnologico è legata allo shopping di Internet: Yahoo! ha annunciato l’acquisizione di SkyPhrase, una società specializzata nell’esame del linguaggio, mentre Apple ha comprato Topsy Labs, che analizza con scopi commerciali il flusso dei tweet . L’operazione ha avuto il benestare di Twitter. Anche l’Europa è stata oggetto di prese di beneficio. Dopo i forti flussi di acquisti dei mesi scorsi si assiste ad un fenomeno di riallocazione geografica, particolarmente evidente in sud Europa .

Nel Vecchio Continente sono scesi tutti gli indici di settore, con i ribassi più forti per Costruzioni (Stoxx -2,4%), Automotive (-2,3%) e Assicurazioni (-1,8%). Londra -0,8%, Parigi -2,6%, Francoforte -1,8%. L’indice FtseMib ha chiuso in calo dell’1,9%. In attesa del vertice della Bce, il ribasso delle Borse non ha coinvolto il mercato dei titoli di Stato. Il Btp a 10 anni è stato scambiato a un rendimento del 4,08%, invariato rispetto a ieri, spread a quota 236 (+3 punti base).

L’AUTO FRENA, MARCHIONNE PREMIA IL MODELLO SPAGNA

L’orso ha colpito il settore auto. Negli Usa, nonostante un buon andamento del mercato a novembre Ford perde il 3,3%, nonostante le vendite siano salite del 7% . In ribasso anche Gm-3% che a novembre ha messo a segno una crescita spettacolare: +13,7% le vendite. Sul comparto pesa la prossima vendita del pacchetto del 7% Gm ancora in mano allo Stato.

Via libera, intanto, alla bancarotta di Detroit, la capitale delle Big Three. La città del Michigan potrà chiedere le protezioni garantite dal Chapter 9 e così assicurare i servizi essenziali. Il giudice ha respinto le obiezioni di sindacati, fondi pensione e pensionati che, come gli altri creditori, rischiano ora di vedere le pensioni tagliate nell’ambito di qualunque piano per ristrutturare debito di lungo termine per 18 miliardi di dollari. 

A Milano sono cadute Fiat -2,3% e Cnh Industrial -3,8%. Pirelli -1,9%. Exane ha riavviato la copertura del titolo Fiat con rating underperform e target price a 4 euro esprimendo dei dubbi sulla capacità del Lingotto di procedere con il deleverage dopo l’eventuale acquisto di Chrsyler La casa di Detroit, controllata dal Lingotto, ha registrato negli Stati Uniti lo scorso mese 142.275 immatricolazioni, +16% rispetto allo stesso periodo del 2012 grazie al boom del marchio Jeep. 

A Washington, a margine degli incontri del consiglio Italia-Usa, Sergio Marchionne si è soffermato sull’efficacia delle riforme effettuate dalla Spagna “un Paese dove non abbiamo grossi problemi. C’è più dinamismo, molte riforme, a differenza che in Italia, sono gia’ state fatte”. 

Non brillano certo gli altri industriali. Finmeccanica -3,1%, Mentre l’ad di Finmeccanica, Alessandro Pansa, riferiva che per rilevare Avio Space, di cui già detiene il 14%, è necessario trovare un partner, il titolo ha registrato un calo del 3,16% a 5,055 euro.. StM -2,5%. 

Frena anche il settore lusso: Ferragamo -3,1%, Luxottica -2,4%, Tod’s -0,6% . Fra le utility, Atlantia-2%. Enel ha perso il 2,6% dopo essere caduta il giorno prima del 3,7%, Enel Green Power-2,1%,Snam-0,7%. Positiva Terna+0,5%. Eni -1,9%, Saipem-0,8%. Tra le small caps, hanno guadagnato Falck +3,3% e Kinexia +1,5%. Erg ha perso il 6,7%: oggi alcune sedi di Total Erg sono state perquisite dalla Guardia di Finanzia mandata dalla Procura di Roma che indaga per frodi fiscali. 

VOTI NEGATIVI PER IL SETTORE BANCARIO

In attesa dell’esame europeo sulle banche fioccano i pareri negativi sul credito di casa nostra. Per il terzo anno di fila Fitch assegna un outlook negativo al settore. Il principale rischio per la qualità degli asset degli istituti del Paese deriva dall’esposizione alle piccole e medie imprese, un settore vulnerabile nel contesto di una prolungata recessione. A detta degli esperti di Nomura, nonostante l’uscita dalla recessione, in Europa le condizioni economiche restano deboli e l’outlook per la redditività delle banche è limitato. In questo contesto

Intesa SanPaolo è scesa del 2,4%, Unicredit-1,8%, MontePaschi -0,8%, Ubi -1,7%, Banco Popolare-1,5%, Mediobanca-2,4%. In calo anche gli assicurativi: Generali-1,3%, Fondiaria-Sai-1,3%. 

TELECOM ITALIA RESTA NEL MIRINO CONSOB

Telecom Italia -2,2%. Argentina, Brasile, convertendo. I quesiti posti su questi temi dalla Consob saranno al centro del cda della società tlc di domani. La questione relativa al prestito convertibile, su cui nei giorni scorsi e’ stato sentito in Consob Domenico Siniscalco (Marco Fossati è già stato ascoltato due volte), sarà sul tavolo del Comitato per il controllo e i rischi, che esaminerà, in particolare, l’aspetto relativo alla “sottoscrizione del prestito da parte di soggetti che si qualificano come parti correlate a Telecom Italia”, ovvero Telefonica. 

Tra le risposte che Telecom deve ancora fornire alla Consob ci sono infatti “le considerazioni della società e del collegio sindacale sulla rilevanza dell’operazione di sottoscrizione del prestito convertendo da parte di Telefonica, con riferimento alle disposizioni in materia di operazioni con parti correlate”.

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