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Il Nobel per l’Economia 2020 va a due studiosi delle aste

FIRSTonline

“Per i miglioramenti che hanno approntato alla teoria delle aste e per l’invenzione di nuove forme di aste, a vantaggio di venditori, acquirenti e contribuenti in tutto il mondo”. Con questa motivazione la Reale Accademia delle Scienze svedese ha annunciato lunedì che il premio Nobel per l’Economia del 2020 è stato assegnato a due studiosi americani: Paul R. Milgrom e Robert B. Wilsom, rispettivamente di 72 e 83 anni.

I due accademici statunitensi hanno chiarito non solo come funzionano le aste, ma anche i motivi che spingono alcuni partecipanti a comportarsi in determinati modi. Inoltre, hanno inventato formati nuovi per effettuare aste su beni e servizi.

In particolare, Wilson ha dimostrato “perché gli offerenti razionali tendono a fare offerte al di sotto della loro migliore stima del valore comune: sono preoccupati per la maledizione del vincitore, cioè di pagare troppo e perdere”, spiega ancora l’Accademia di Stoccolma.

Durante l’annuncio in diretta della premiazione, Wilson è stato contattato al telefono. Al suo fuso orario – quello dell’Università di Stanford, in California – erano le tre del mattino: “È una notizia molto bella – ha risposto senza particolari orpelli – È mattino molto presto qui…”.

Quando gli hanno chiesto di parlare di aste, invece, il Professore si è prestato a considerazioni più elaborate, spiegando che l’avvento di Internet ha avuto profonde ricadute su queste procedure, consentendo di tenerle praticamente sempre aperte.

“Temo che al momento non potrò spendere granché in viaggi”, ha risposto infine Wilson a chi gli chiedeva a caldo cosa farà con il milione di dollari del premio. “Probabilmente li metterò solo da parte per mia moglie e i miei figli. Risparmio in attesa di tempi migliori”.

Il Nobel per l’Economia non è tecnicamente come gli altri, ma un premio creato nel 1968 dalla Banca di Svezia (Riskbank) per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel.

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