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Il naufragio del Giglio affossa anche Royal Caribbean

Il naufragio della Costa Concordia continua a fare danni nel settore delle crociere. Dopo il prevedibile crollo di Carnival (proprietario di Costa Concordia), che ha visto le prenotazioni calare del 15% e ha annunciato di prevedere utili in ribasso per 175 milioni nel 2012, anche il colosso rivale Royal Caribbean paga lo scotto dell’incidente del Giglio, perdendo oltre il 6% nel pre-market, mentre continuano a calare le prenotazioni.

La compagnia norvegese-americana, che ribadisce la propria attenzione alla sicurezza e dichiara di aspettarsi che l’impatto economico del naufragio del Giglio venga completamente riassorbito nel lungo periodo, ha però rivisto in netto ribasso le previsioni sugli utili nel 2012, attesi nella forchetta compresa tra 1.90 e 2.30 dollari per azione, ben al di sotto delle stime precedenti degli analisti, che prevedevano utili di 2,94 dollari per azione. Per il primo trimestre gli utili attesi sono di 10-20 centesimi per azione.

Diffusi anche i dati del 2011: utili in aumento a 607,4 milioni di dollari, contro i 515,7 dell’anno precedente. Nel quarto trimestre i profitti per 36,6 milioni contro i 31,9 dello stesso periodo dell’anno precedente.

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