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Il gruppo Generali e Fca chiudono in bellezza il mese di Borsa

Le Borse europee chiudono in rialzo un settembre brillante e Piazza Affari arrotonda i guadagni dello 0,46%, portandosi al massimo da inizio anno, a 22.696 punti, con Banca Generali (+2,95%), Fiat (+1,82%) e Ynap (+1,44%) sul podio. Fca tocca il suo nuovo record.

Toniche anche le altre Piazze: Londra +0,68%; Francoforte, +0,98%; Parigi +0,68%; Madrid +0,51%. Quest’ultima sembra affrontare con tranquillità l’approssimarsi del contestato referendum in Catalogna. I listini europei beneficiano anche dell’ottimismo che spira da Wall Street, che si appresta a chiudere il mese migliore da 4 anni a questa parte. Dopo i record di ieri, oggi l’apertura è incerta e sul Dow sembrano prevalere, al momento, le prese di beneficio. I guadagni nel settore tecnologico spingono invece l’indice S&P500 verso nuovi massimi. Intanto Donald Trump, dopo la presentazione della riforma fiscale, continua a muoversi sullo scacchiere economico-finanziario. La sua ultima mossa è, secondo il Wall Street Journal, l’incontro con Kevin Warsh come possibile, prossimo, governatore della banca centrale Usa. Un presidente più “falco” di Janet Yellen il cui mandato scade nel febbraio 2018.  

Il cambio euro dollaro resta in zona 1,18, con il biglietto verde che ha guadagnato posizioni, in settembre, in scia alla previsione di un rialzo dei tassi entro fine anno e con l’idea che la riforma fiscale darà una spinta all’economia. L’oro permane in fase debole, 1284,075 dollari l’oncia, -0,3. Petrolio in leggero ribasso, Brent 56,65 dollari al barile, -0,47%.

Seduta poco mossa per l’obbligazionario, con il rendimento del Btp 10 anni al 2,18% e lo spread con il Bund a 171.00 +0,65%. Sul fronte macro balza agli occhi il dato positivo sul mercato del lavoro in Germania (-23 mila disoccupati e tasso in calo al 5,6%), mentre è lievemente sotto le attese l’indice dei prezzi al consumo dell’Eurozona (+1,5% a/a, +1,1% il dato core) e, a settembre, raffredda l’inflazione in Italia. I tassi dei titoli di Stato, compresi quelli tedeschi, risentono della dinamica lievemente più debole del previsto dell’inflazione Ue e ciò rinforza le aspettative di una Bce più morbida e attendista sulle prossime mosse per il rientro dal Qe. Anche secondo Prometeia non mancano motivi di cautela in questo senso, anche se la ripresa economica lascia spazio a una riduzione dello stimolo monetario.

Altri titoli da segnalare sul listino principale sono Generali +1,42% e Terna +1,35, per l’ottima performance. Le vendite penalizzano Campari -1,44%; Ferragamo -1,21%; Recordati -1,17%; Banca Mediolanum -0,74%; Exor -0,65%. Resta debole Telecom, -0,65%, dopo l’avvio di un iter sanzionatorio da parte del governo per la mancata notifica del cambio di controllo. In rosso Leonardo -0,75% e, fuori dal listino principale, Fincantieri -2,12%.

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Categories: Finanza e Mercati