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Il duello tv Trump-Clinton e il vertice Opec dominano i mercati

E Adesso? Archiviate con un (quasi) nulla di fatto te le riunioni delle grandi banche centrali, i mercati si accingono a tirare le somme del terzo trimestre dell’anno, che si è distinto per la bassa volatilità: l’oro +23% da inizio anno, non si è in pratica mosso da inizio luglio. Lo stesso, ahimè, vale per Piazza Affari, che non ha recuperato il ribasso del 24% accumulato da inizio anno, aumentando così il gap rispetto all’indice S&P500, comunque poco mosso (+6% da inizio anni). La Borsa italiana, dopo tanti sfracelli, può oggi contare 50 titoli con un rendimento superiore al 3,5%, 10 sopra al 6% (il dividendo di Intesa è oltre il 9%).

Dopo tanta bonaccia i mercati si aspettano un finale d’anno ben più movimentato, sotto l’incalzare di avvenimenti geopolitici sistemici: le elezioni presidenziali Usa, gli esiti del meeting Opec, le decisioni della Fed sul possibile rialzo tassi e, non ultimo, il referendum italiano. Per quanto riguarda Piazza Affari, naturalmente, contano alcuni elementi specifici. Secondo Guglielmo Manetti, vice direttore generale di Intermonte Advisory, i passaggi-chiave cui guardare con attenzione saranno:

1) L’esito del voto dell’assemblea straordinaria della Banca Popolare di Milano: un no alla fusione avrebbe un impatto molto negativo sul settore e sulla credibilità del governo Renzi.

2) La manovra finanziaria 2017: l’entità dello stimolo all’economia, e il conseguente probabile sforamento dei parametri deficit/Pil imposti dalla Ue daranno la misura della forza negoziale dell’Italia per praticare politiche espansive. Secondo le ultime indicazioni, il deficit-Pil arriverà al 2,3%, la crescita sarà fissata all’1% e il debito si assesterà al 131% del Pil.

3) I dettagli sull’aumento di capitale Monte Paschi, sia sui tempi dell’operazione che sulle condizioni, tanto per capire il grado di impegno che le banche finanziatrici sono disposte a mettere nell’operazione.

PARTENZA DEBOLE IN ASIA, NUOVO BLITZ TEDESCO NELLA CHIMICA USA

Avvio cauto stamane delle Borse asiatiche, in linea con la chiusura negativa di venerdì dei mercati Usa. Tokyo in avvio perde lo 0,7%, sotto la pressione dello yen. In ribasso anche l’indice Asia-Pacific.

Wall Street, nonostante la frenata finale, ha registrato, grazie alle decisioni della Fed, la settimana migliore degli ultimi due mesi: l’indice S&P 500 chiude con un guadagno dell’1,2%, Dow Jones +0,8%, Nasdaq +0,7%.

Osservata speciale oggi sarà Twitter, dopo il +20% venerdì sull’onda della notizia che “l’uccellino” è in vendita: interessati all’acquisto, tra gli altri, Google e Salesforce.

Facebook -1,2% venerdì, nel mirino delle proteste degli inserzionisti per aver sovrastimato gli ascolti dei messaggi pubblicitari sul social network.

Continua intanto l’offensiva tedesca nella chimica Usa. Dopo Bayer-Monsanto, nel weekend è stato annunciato l’acquisto di Chemtura (chimica fine) da parte di Lanxess per 2,2 miliardi di dollari, con un premio del 39% sulla quotazione di venerdì.

UNICREDIT SUPERSTAR IN EUROPA, “NEIN” DELLA MERKEL A DEUTSCHE BANK

In Europa al centro dell’attenzione, al solito, le banche: brilla Unicredit con un rialzo del 9%, la migliore in Europa, anche grazie alla promozione da parte di Goldman Sachs e Mediobanca. Negativo il resto del comparto: Intesa è scesa dello 0,7%, Ubi -3,1%, Pop. Milano -3%, Monte Paschi ha perso il 6,7%, Banco Popolare -4%.

La cancelliera Angela Merkel non interverrà a favore di Deutsche Bnak prima delle elezioni generali del settembre 2017. È quanto sostiene un articolo di Focus sia per quel che riguarda un eventuale aumento di capitale che un eventuale pressing nei confronti delle autorità americane rispetto alla mega multa di 14 miliardi inflitta all’istituto per lo scandalo subprime.

AL VIA LE ASTE DEL TESORO, OGGI L’ASSEMBLEA RCS

Settimana di aste del Tesoro. Si comincia domani con l’offerta di Ctz e Btpei. Il giorno dopo toccherà ai Bot semestrali (6 miliardi contro 6,6 miliardi in scadenza). Infine, giovedì sarà la volta dei Btp.

Sul fronte societario, spicca l’assemblea odierna di Rcs Mediagroup. Venerdì si chiuderà l’Opa di Heidelberg su Italcementi.

IN AGENDA: DUELLO CLINTON-TRUMP, VERTICE OPEC AD ALGERI

L’agenda internazionale è dominata dal primo duello in tv tra Hillary Clinton e Donald Trump. I sondaggi danno l’ex first lady in vantaggio sullo sfidante, ma con un margine limitato, che potrebbe essere ribaltato dal march davanti alle telecamere.

Riflettori accesi anche su Algeri, dove si terrà il vertice straordinario dell’Opec che potrebbe chiudersi con un accordo tra i produttori. L’Arabia Saudita si è dichiarata disponibile a tagliare la produzione di un milione di barili al giorno dagli attuali livelli (al massimo storico), purché l’Iran non aumenti ulteriormente il suo export (ormai tornato ai livelli pre-embargo). Gli analisti sono però scettici sulla possibilità dell’accordo tra i due grandi nemici. Stamane prezzi in ripresa dopo le dichiarazioni del ministro algerino: l’intesa, ha detto, è ancora possibile.

In settimana il Brent ha guadagnato il 4,2% ed Eni è scesa del 2,7%. 

OGGI PARLANO DRAGHI E YELLEN, PER MOODY’S LA TURCHIA È JUNK

Nel pomeriggio di oggi (ore 16) Mario Draghi parlerà al Parlamento europeo, mentre mercoledì il presidente della Bce sarà ascoltato dal Parlamento tedesco. In Europa sono attesi oggi i dati dell’Ifo tedesco, la stima flash sui prezzi al consumo e la fiducia dei consumatori. Giovedì sarà la volta dell’inflazione tedesca (venerdì quella italiana).

Intanto, riprende lo show itinerante dei banchieri centrali americani. In settimana parlerà Janet Yellen, ospite a Kansas City del Minority Bankers Forum. Mercoledì la presidente della Fed comparirà davanti alla Camera. Previsti interventi anche di James Bullard della Fed di Saint Louis, Loretta Mester di Cleveland e Esther George di Kansas City. In settimana uscirà anche il dato definitivo sul Pil Usa del secondo trimestre.

Da seguire l’andamento della lira turca e della Borsa di Istanbul. Venerdì sera Moody’s ha abbassato il rating del Paese a Ba1, outlook stabile, a livello di junk bond. All’origine della decisione: a) l’aumento del rischio- Paese per gli investitori stranieri; b) il peggioramento dei dati macro, a partire dal tasso di crescita. L’agenzia prevede che le difficoltà della Turchia dureranno almeno 2-3 anni.

Giornata storica oggi per la Colombia. Oggi, con una cerimonia a Bogotà, i guerriglieri del Farc deporranno le armi dopo 52 anni di lotta armata.

PREMIUM, ARRIVA LA NUOVA PROPOSTA DI VIVENDI

Entro la fine della settimana, secondo Reuters, Vivendi presenterà una nuova offerta a Mediaset per la sua pay-TV Premium, nel tentativo di porre fine al contenzioso legale in corso da luglio tra i due gruppi. Secondo lo scenario alternativo, le azioni di Mediaset Premium verrebbero suddivise tra Vivendi, Mediaset e una terza parte, probabilmente un fondo. La società del Biscione esaminerà la questione nel Cda di domani.

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