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Il balzo di Finmeccanica attenua le perdite di Piazza Affari, zavorrata da Telecom Italia

Chiusura in rosso per i principali listini europei all’insegna della prudenza e in attesa dell’appuntamento sui tassi di settimana prossima con la Fed. Secondo un sondaggio del Wsj, la maggioranza degli economisti si aspetta che la Federal Reserve lascerà i tassi di interesse fermi allo 0-0,25% nella sua riunione del 16 e 17 settembre.

A Milano il Ftse Mib chiude in calo dello 0,63% con lo spread in leggero rialzo a 117 punti base. Oggi il Tesoro ha collocato Btp a 3, 7 e 30 anni con rendimenti in calo. Nel dettaglio ha assegnato 2,5 miliardi di euro di Btp a tre anni con tasso allo 0,24% (-24 punti base), 4 miliardi di Btp a 7 anni con rendimento in calo all’1,37% (-23 punti base), 1,5 miliardi di Btp a 30 anni con rendimento al 2,96%.

Spicca per l’Italia il dato della produzione industriale di luglio: +1,1% rispetto a giugno, superiore alle attese degli economisti ferme a +0,8% e sul livello più alto degli ultimi 13 mesi. La crescita rispetto allo stesso periodo di un anno fa è del 2,7%, mentre le attese erano a +0,9%.

Vendite anche sugli altri listini europei: Parigi -1,04%, Francoforte -0,85% e Londra -0,62%. A Wall Street gli indici procedono deboli e in territorio negativo: il Dow Jones si muove a ridosso della parità a -0,09% e l’S%P500 cede lo 0,35%. Oggi è arrivato il dato sulla fiducia dei consumatori Usa, l’indice dell’Università del Michigan, che è risultato sotto le attese evidenziando un calo a settembre a 85,7 da 91,9 di agosto, con la variazione negativa mese su mese più ampia dalla fine del 2012.

Il dato si è riflesso sull’andamento dei T-bond che hanno visto un incremento degli acquisti e una riduzione dei rendimenti al 2,1895% dal 2,222% di ieri. Nel frattempo i prezzi alla produzione di agosto sono saliti dello 0,3% sopra le attese. Il prezzo del petrolio Wti cede il 3,4% a 44,36 dollari al barile dopo che Goldman Sachs ha indicato che potrebbe scendere fino a 20 dollari. L’oro cede lo 0,87% a 1.099,7 dollari.

A livello di titoli societari, vendite sul produttore d’oro Barrick Gold ai minimi da 25 anni e occhi puntati sul produttore di chip  Marvell Technology che cede a Wall Street il 17% dopo aver annunciato una perdita inattesa nei risultati preliminari del secondo trimestre. La società ha anche comunicato di aver avviato una indagine interna sulla contabilizzazione dei ricavi.

A Piazza Affari le vendite colpiscono Telecom Italia -3,11% in una giornata sotto pressione per tutto il comparto tlc dopo l’annuncio che Teliasonera (svedese) e Telenor (norvegese) hanno rinunciato alla fusione in Danimarca di fronte ai vincoli posti dalla Commissione Ue.

Sotto i riflettori le banche dopo che Il governo ha approvato le norme attuative del nuovo sistema di risoluzione delle crisi bancarie (Bail In). Banco popolare -1,84%, Bmps -1,79%. Tra i peggiori del Ftse Mib prese di beneficio per Campari -1,77% e Saipem -1,69%.

Gli acquisti premiano Finmeccanica +5,41% sulla scia della super commessa da 7-8 miliardi on il Kuwait per la fornitura di 28 Eurofighter attraverso Alenia Aermacchi. Più a distanza le altre blue chip in cima al Ftse Mib con in evidenza il lusso di Moncler +1,95% e Tod’s +0,69% e le utilities di A2A +0,87% e Terna +0,53%.

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Categories: Finanza e Mercati