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“Ho rubato 23 milioni di dollari”, la confessione shock del bancario che viveva da banchiere

“Ho rubato 23 milioni di dollari”. Gary Foster non è un ladro di professione, ma un ex dirigente del colosso bancario americano Citigroup. Dopo anni passati nella dimensione ultraterrena della finanza, si è ritrovato a confessare i suoi peccati in un tribunale qualsiasi di Brooklyn. Nelle sue parole né vergogna né compiacimento, più che altro stupore. Per due motivi.

Primo: mettere a segno il colpo della vita è stato dannatamente facile. Nessun tunnel alla Banda Bassotti, nessuna acrobazia alla Arsenio Lupin. E’ bastato un clic e voilà, tutto finito in pochi secondi. Il malloppo si era spostato dai conti interni di Citigroup al conto personale di Gary. Per di più registrato presso una banca concorrente, la Jp Morgan Chase.

Secondo: nessuno se n’è accorto per otto lunghi anni. Eppure non era difficile. Anche volendo sorvolare sui bilanci, era sufficiente dare un’occhiata nel dipartimento Tesoreria della Banca e mettere a confronto i vice presidenti. A parità di stipendi, Gary poteva permettersi di acquistare case a piacimento fra New York e il New Jersey, oltre a una fiammante Maserati Gt.

Alla fine le porte del paradiso si sono chiuse per colpa di un maledetto revisore contabile. Un tecnico occhialuto che, calcolatrice alla mano, si è imbattuto in un buco inspiegabile di 22,9 milioni di dollari. Ora il bancario che viveva da banchiere rischia 10 anni di galera.

Fonte:
New York Daily News 

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Tags: Citigroup