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Finmeccanica, perdita da 324 milioni in 9 mesi

Finmeccanica chiude i primi nove mesi del 2011 in perdita di 324 milioni. Nello stessto periodo dell’anno scorso il gruppo attivo nel settore della difesa e dell’aerospazio aveva registrato un utile netto positivo per 321 milioni. Sul risultato negativo pesano il peggioramento dell’`Ebita Adjusted (1.044 milioni) e degli aggiustamenti a livello di Ebit (327 milioni). Da segnalare anche la plusvalenza netta per la cessione del 45% di Ansaldo Energia (443 milioni di euro). Il Cda ha proposto all’assemblea di non distribuire alcun dividendo per il 2011.

Gli ordini sono stati pari a 10.638 milioni di euro, in calo rispetto ai 13.479 milioni dei primi nove mesi del 2010. I ricavi hanno raggiunto 12.252 milioni di euro, contro i 12.924 milioni del periodo gennaio-settembre dell’anno scorso. La flessione è dovuta principalmente all’elettronica per la difesa e la sicurezza e all’energia. Gli altri settori restano sostanzialmente stabili. L`indebitamento finanziario netto è arrivato a 4.665 milioni di euro (erano 3.133 milioni il 31 dicembre 2010). Sulla scia di questi numeri, a poco meno di un’ora dall’avvio degli scambi il titolo del gruppo perde in Borsa intorno al 12%.

“Ci troviamo in una congiuntura incerta che richiede interventi straordinari – ha commentato l’amministratore delegato del gruppo, Giuseppe Orsi -. Tuttavia non ho dubbi che Finmeccanica abbia davanti un futuro brillante, nonostante il contesto difficile in cui operiamo oggi”.

Quanto ai target, “il risultato netto atteso per la fine dell`esercizio potrebbe risultare significativamente peggiore rispetto a quanto rilevato al 30 settembre 2011”, si legge in una nota del gruppo. I ricavi dovrebbero attestarsi fra i 17,0 e 17,5 miliardi di euro, mentre le stime sull`Ebita adjusted prevedono “un valore negativo di circa 200 milioni”. Il free operating cash flow dovrebbe essere “negativo di circa 400 milioni”.

Per il riassetto del portafoglio e la riduzione dell’indebitamento, nel 2012 Finmeccanica intende “finalizzare cessioni di attività per un controvalore di circa un miliardo di euro“. Saranno anche ridotti gli investimentti: i 3,6 miliardi di euro previsti per il periodo 2010-2012 “verranno ridotti a circa 3,4 miliardi di euro (di cui circa 2,4 miliardi di euro nel periodo 2010-2011), pertanto la riduzione sarà concentrata prevalentemente nel 2012”.

Per l’aeronautica è stato approvato e avviato un piano per la riduzione della forza lavoro, la ristrutturazione delle attività di produzione e di ingegneria e la razionalizzazione della Supply Chain al fine di ridurre i costi esterni. Nei trasporti è stato definito un piano di ristrutturazione di AnsaldoBreda.

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Categories: Finanza e Mercati