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Fiducia nello swap sul debito greco: spread sotto quota 300, Borse positive

Oggi è una giornata da ricordare per lo spread italiano, che per la prima volta da sei mesi torna sotto la soglia dei 300 punti base. A metà mattina il differenziale di rendimento fra i Btp a 10 anni e i corrispettivi Bund spagnoli si attesta a quota 293, dopo aver aperto a 314. Il nuovo valore corrisponde a un tasso d’interesse sui nostri bond decennali pari al 4,75%, mai così basso addirittura dallo scorso giugno.

Piazza Affari intanto guadagna oltre un punto, in linea con l’andamento delle altre principali Borse europee: Londra è in rialzo dell’1,08%, Parigi dell’1,72% e Francoforte dell’1,69%.

Il calo di tensione sui mercati azionari e obbligazionari è quindi generalizzato. Si raffreddano in mattinata anche gli spread della Spagna (che comunque si mantiene ben al di sopra di quello italiano, a quota 321) e della Francia (109 pb). A riportare la luce sui mercati sono principalmente le indiscrezioni che arrivano dalla Grecia.

Questa sera alle 21 si chiuderà il Psi (“Private sector involvement“), vale a dire il piano che prevede il coinvolgimento dei creditori privati nel salvataggio del Paese. Perché l’operazione abbia davvero successo, dovrà aderire volontariamente almeno il 90% dei creditori, accettando lo scambio (“swap”) dei propri titoli di Stato ellenici con altri bond a scadenza più lunga e rendimento più basso. Gli investitori perderanno così il 75% del capitale investito.

Secondo le ultime voci in arrivo da Atene – e riportate da Bloomberg -, avrebbe aderito al programma già il 60% dei creditori privati (124 miliardi di euro su un totale di 207). Per scongiurare il pericolo del default incontrollato è necessario che entro stasera questa percentuale salga come minimo di altri 15 punti. Questi scambi generalmente si concentrano nelle ultime ore disponibili. Per il momento, i mercati sono ottimisti.

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