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Ferragamo scivola in Borsa dopo i ricavi in calo nel primo trimestre. E si attende ancora il nuovo Ceo

Imagoeconomica

Salvatore Ferragamo ha registrato ricavi in lieve calo nel primo trimestre a causa soprattutto della debolezza della domanda nell’area Asia Pacifico, ma non del Giappone che invece ha continuato ad acquistare il marchio italiano del lusso. Inoltre sono cresciute le vendite sia in Europa e nelle Americhe. Bene inoltre il canale wholesale che ha visto un balzo del 10% in tutte le aree geografiche.

Il titolo è crollato a Piazza Affari, dopo tre giorni di rally arrivato sulla scia del disgelo commerciale tra Usa e Cina. Stamane l titolo in borsa in tarda mattinata perde il 4,30% a 5,79 euro, risalendo dal minimo delle prime battute a 5,60 euro. A partire da lunedì, con l’annuncio congiunto Usa-Cina sull’allentamento dei dazi che ha fatto ben sperare nel riaffacciarsi dei consumatori cinesi, tutto il settore del lusso era salito e proprio Ferragamo è stato uno dei migliori con un rialzo lunedì stesso del 7%. Allo stesso modo stamane, in mercati in generale deboli, prese di beneficio si vedono anche su Moncler (-0,92%), Brunello Cucinelli (-1,41%), mentre nel resto delle borse europee Kering perde il 3,72% e Lvmh fa -2,28%.

Ferragamo ha chiuso il primo trimestre con ricavi consolidati in diminuzione del 2,6% a tassi di cambio correnti e dell’1% a cambi costanti a 221 milioni di euro, si legge in una nota, leggermente sotto il consensus di Visible Alpha di 223 milioni di euro. Le vendite nette retail sono calate del 4,5% a cambi costanti.

Il canale Wholesale balza del 10% in tutte le aree geografiche

Bene invece il canale Wholesale (all’ingrosso) che ha riportato al 31 marzo vendite vette in aumento del 7,9% (+10,3% a tassi di cambio costanti), rispetto allo stesso periodo del 2024, con risultati positivi in tutte le aree geografiche.

“Il difficile contesto macroeconomico ha influito sulla fiducia dei consumatori e impattato le performance del primo trimestre, determinando un calo del traffico, solo in parte compensato da un tasso di conversione più alto e dall’aumento dello scontrino medio”, dice una nota. Durante la call con gli analisti, il consigliere Ernesto Greco che detto che le vendite in aprile hanno mostrato un trend negativo.

L’Europa in cima alle vendite, seguita dagli Americani

L’area Emea, nel primo trimestre 2025, ha registrato un aumento delle vendite vette del 9,1% (+8,3% a tassi di cambio costanti), rispetto al primo trimestre 2024, con risultati positivi sia per il canale al comumo (Dtc3) che per il canale Wholesale. Il canale DTC3 primario ha continuato a sovraperformare il secondario, grazie sia agli acquisti dei turisti, in particolare Americani, che dei consumatori locali.

L’area del Nord America ha registrato, nel primo trimestre 2025, un aumento delle vendite nette pari al 3,7% (+1,5% a tassi di cambio costanti), rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie all’andamento positivo del canale DTC3 primario e del canale Wholesale. L’area del Centro e Sud America ha registrato vendite nette in calo dello 0,8% (+12,2% a tassi di cambio costanti), rispetto allo stesso periodo del 2024, con il canale DTC3 in aumento a doppia cifra (a tassi di cambio costanti1) e con un andamento positivo anche per il canale Wholesale.

L’area Asia Pacifico ha registrato vendite vette in calo del 13,0% (-13,7% a tassi di cambio costanti), rispetto al primo trimestre 2024, a causa di un contesto di consumi particolarmente debole che ha significativamente impattato il traffico, dice la nota. Il mercato giapponese nel primo trimestre 2025 ha riportato un aumento delle vendite nette del 4,1% (+3,6% a tassi di cambio costanti) rispetto al primo trimestre 2024, soprattutto grazie agli acquisti dei turisti.

In attesa di un nuovo Ad dop l’uscita di Gobbetti

La società non ha ancora un amministratore delegato, dopo che a marzo Marco Gobbetti ha lasciato la poltrona. Il cda della società, sotto la presidenza di Leonardo Ferragamo, aveva comunicato la firma di un accordo per la risoluzione consensuale dei rapporti di lavoro e di amministrazione con effetto dal 6 marzo. L’azienda è ancora alla ricerca per un nuovo Ceo e Michele Norsa assume nel frattempo l’incarico di chairman special advisor per la transizione.


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