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Elon Musk unisce SpaceX e intelligenza artificiale: 2 miliardi a xAI per sfidare OpenAI

FIRSTonline

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, SpaceX, la compagnia aerospaziale guidata da Elon Musk, ha sottoscritto un investimento da 2 miliardi di dollari nella società di intelligenza artificiale xAI, fondata dallo stesso Musk. L’operazione rappresenta quasi la metà dell’aumento di capitale da 5 miliardi di dollari che xAI sta raccogliendo, coordinato da Morgan Stanley.

È la prima volta che SpaceX partecipa direttamente al finanziamento di xAI, e si tratta anche di uno degli investimenti più consistenti della sua storia in un’azienda esterna al proprio core business.

xAI e la sfida a OpenAI

Elon Musk non nasconde l’ambizione di competere frontalmente con OpenAI, l’ex startup che lui stesso aveva contribuito a fondare nel 2015, prima di uscirne nel 2018. Per colmare il divario con la concorrenza, Musk sta impiegando risorse provenienti da tutto il suo impero industriale, da Tesla a SpaceX, fino alla piattaforma social X (ex Twitter).

A inizio 2024, Musk ha infatti fuso xAI con X, creando una struttura ibrida che unisce un laboratorio di ricerca AI con un canale di distribuzione di massa. Da questa integrazione è nata la versione attuale di Grok, il chatbot sviluppato da xAI, oggi integrato nella piattaforma X e accessibile agli abbonati premium ma che settimana scorsa è stato travolto dalle polemiche per la generazioni di frasi antisemite. Intanto Grok ha raggiunto la quarta versione (“Grok 4”), ottenendo buoni risultati nei benchmark indipendenti di valutazione delle AI. T

La fusione tra xAI e X ha portato la nuova entità a una valutazione di 113 miliardi di dollari. Una cifra che colloca il gruppo tra i colossi del settore tech, e che riflette le ambizioni strategiche di Musk: integrare intelligenza artificiale, social media e robotica in un unico ecosistema.

Una strategia già sperimentata

Non è la prima volta che Musk utilizza le risorse di SpaceX per finanziare le sue altre imprese. In passato, ha ricevuto un prestito personale di 20 milioni dalla compagnia spaziale per sostenere Tesla agli esordi. Più recentemente, nel 2022, ha ottenuto un finanziamento da 1 miliardo di dollari da SpaceX per supportare l’acquisizione di Twitter, cifra poi restituita.

L’investimento attuale in xAI non è però privo di rischi. SpaceX sta affrontando sfide ingegneristiche e finanziarie importanti, soprattutto legate allo sviluppo di Starship, il razzo di nuova generazione. Il programma ha subito diversi ritardi e fallimenti nei test di volo, con costi stimati in miliardi di dollari.

Secondo le stime riportate dal WSJ, SpaceX dispone attualmente di oltre 3 miliardi di dollari in cassa. Sebbene il bilancio sia solido e i ricavi in crescita, l’investimento in xAI rappresenta una deviazione strategica dalle attività tradizionali dell’azienda, solitamente poco incline a finanziare iniziative esterne.

L’unico precedente rilevante risale al 2021, quando SpaceX acquisì una società di comunicazioni satellitari per 524 milioni di dollari. L’ingresso in xAI segna quindi un cambio di passo, dettato dalla centralità che Musk attribuisce allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

xAI, come le principali startup rivali nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, sta bruciando miliardi ogni anno per addestrare i propri modelli. La raccolta da 5 miliardi in equity si accompagna a un finanziamento parallelo in forma di debito per altri 5 miliardi. E secondo fonti finanziarie, non è escluso che ulteriori capitali vengano richiesti entro fine anno.

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