La battaglia per la leadership dell’intelligenza artificiale finisce in tribunale. Elon Musk ha fatto causa a OpenAI e Apple, accusandole di aver creato un sistema anticoncorrenziale. L’azione legale, depositata presso un tribunale federale del Texas, rappresenta un nuovo capitolo nella guerra per il predominio dell’IA, che vede i colossi a stelle e strisce in campo l’uno contro l’altro.
Musk: Apple e OpenAi danneggiano la concorrenza”
Secondo Elon Musk, le due società hanno “colluso” per mantenere il loro monopolio negli smartphone e sui mercati dell’intelligenza artificiale generativa, ostacolando la concorrenza di altri produttori di chatbot, come la xAI, la società fondata proprio da Musk che ha sviluppato il chabot Grok. Nella denuncia il miliardario di origine Sudafricana, accusa infatti le due società di aver stipulato un accordo esclusivo che rende ChatGpt l’unico chatbot di intelligenza artificiale generativa integrato nel sistema operativo iPhone di Apple.
“Nel disperato tentativo di proteggere il suo monopolio negli smartphone, Apple ha unito le forze con l’azienda che trae maggiori vantaggi dal blocco delle concorrenza e dell’innovazione nell’intelligenza artificiale”, si legge nella denuncia.
Al momento non è arrivata nessuna reazione o commento da parte di Apple, mentre la società guidata da Sam Altman ha detto che la denuncia è in linea con le “molestie” di Musk contro l’azienda. Il riferimento del numero uno di OpenAi è alla precedente causa avanzata da Musk allo scopo di bloccare la trasformazione di OpenAI in un’azienda a scopo di lucro. Ma è da anni, vale a dire dall’uscita di Musk da OpenAi dopo l’iniziale sostegno, che tra i due hanno intavolato una guerra a suon di dichiarazioni al vetriolo.
Qualche settimana fa, Musk già attaccato i due colossi tech: “Ehi Apple App Store, perché ti rifiuti di inserire X o Grok nella tua sezione ‘Must Have’ quando X è l’app di notizie numero 1 al mondo e Grok è al quinto posto tra tutte le app? Stai facendo politica? Che succede? Le menti curiose vogliono sapere”, aveva scritto su X.