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Eli Lilly annuncia una pillola sperimentale contro obesità e diabete in competizione con Novo Nordisk. Il titolo vola

Pixabay

Continua il confronto tra i titali della farmaceutica per dividersi l’impero dei farmaci che combattono l’obesità e il dibete di tipo 2. Ieri è stata Eli Lilly la protagonista, rubando, almeno per il momento, il palcoscenico alla rivale Novo Nordisk. A Wall Street ieri la società statunitense ha quadagnato quasi il 6% dopo l’annuncio della sua pillola sperimentale (orforglipron) che riduce il peso corporeo del 10,5% nei pazienti diabetici.

Recupera terreno quindi Lilly dopo che all’inizio del mese sembrava che il suo farmaco non fosse all’altezza, tanto che la collega danese l’aveva superata in borsa. Quest’ultima aveva visto netti movimenti al rialzo nelle scorse sedute (+12%) sulla scia di una serie di notizie positive, tra cui il dimezzamento del costo del suo farmaco antidiabetico e antiobesità, Ozempic e il via libera della FDA per Wegovy e il trattamento della steatoepatite metabolica (MASH). Oggi Novo quota comunque in rialzo del 2,46% a 359,60 corone danesi.

La perdita di peso osservata con la dose più alta del nuovo farmaco di Lillly risulta competitiva nei pazienti diabetici con obesità, rispetto al Wegovy di Novo Nordisk e “potrebbe far sì che gli investitori si appassionino nuovamente alla storia orale”, hanno scritto gli analisti di Barclays in una nota ai clienti.
Inoltre l‘orforglipron è una pillola a piccole molecole più facile da produrre e confezionare rispetto ai farmaci iniettabili per l’obesità molto popolari, come Zepbound della Lilly e Wegovy della Novo, che sono imitatori peptidici dell’ormone GLP-1 che controlla l’appetito.

Con il farmaco Lilly si arriva a un perdita di peso di circa il 10%

Lilly considera la pillola un’alternativa promettente alle iniezioni, che può essere effettuata su “scala straordinaria”, ha affermato Kenneth Custer, presidente della divisione salute cardiometabolica dell’azienda farmaceutica con sede a Indianapolis. Nella sperimentazione di 72 settimane su oltre 1.600 adulti sovrappeso o obesi con diabete di tipo 2, coloro che hanno ricevuto la dose più alta di orforglipron da 36 milligrammi hanno perso in media il 10,5% del loro peso, ovvero circa 10,43 kg, rispetto al 2,2% di coloro che hanno ricevuto un placebo, raggiungendo l’obiettivo principale della sperimentazione. I pazienti trattati con la dose più bassa del farmaco Lilly, pari a 6 mg, hanno perso il 5,5% del loro peso. Custer ha affermato che i pazienti sovrappeso e obesi affetti da diabete di tipo 2 sono in genere più resistenti alla perdita di peso rispetto a quelli che non soffrono di questa patologia.

Grazie ai dati di questa sperimentazione, Lilly ha detto di disporre ora del pacchetto clinico completo necessario per iniziare a presentare le richieste di approvazione per orforglipron presso vari enti regolatori.

I titani della lotta all’obesità. La scommessa sulla protezione cardiaca

Lo Zepbound della Lilly e il Wegovy della Novo dominano un mercato della perdita di peso che, secondo alcuni analisti, genererà 150 miliardi di dollari all’anno entro l’inizio degli anni 2030. Gli analisti di Truist Securities stimano che il picco di vendite globali per l’orforglipron sarà di 14,7 miliardi di dollari.
La Food and Drug Administration statunitense sta valutando la possibilità di approvare un Wegovy orale ad alto dosaggio entro quest’anno. Novo afferma che ha prodotto una perdita di peso del 15% in una sperimentazione in fase avanzata.

D’altra parte Lilly dice che l’ultimo studio ha anche dimostrato che l’ortoglipron ha migliorato i marcatori del rischio cardiaco, abbassando il colesterolo, i trigliceridi e la pressione sanguigna, a tutti i dosaggi.
Wegovy è stato approvato per ridurre il rischio di gravi problemi cardiaci e questo mese Lilly ha pubblicato dati che dimostrano le qualità protettive per il cuore anche del trattamento per il diabete Mounjaro, che contiene lo stesso ingrediente principale di Zepbound. L’approvazione dei farmaci per le malattie cardiache aumenterebbe notevolmente la probabilità di copertura assicurativa per i farmaci per la perdita di peso.

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