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Elettricità, il contatore 2.0 parla con Internet e ci fa risparmiare. Ecco come

E-Distribuzione

Addio all’elettricità pronta solo a prosciugare il nostro portafoglio. Dopo le prove generali del contatore elettronico di prima generazione arriva la vera svolta, carica di promesse: il contatore 2.0 ci farà risparmiare anche perché consentirà al nostro fornitore di offrirci un servizio più efficiente, aprirà le porte a nuove funzioni che faranno del nostro impianto elettrico uno degli elementi della nascente casa interconnessa, rendendo oltretutto più sicuro il nostro impianto elettrico grazie a un monitoraggio passo passo dei consumi di energia. Benvenuto Open Meter, che è appunto il contatore elettronico di seconda generazione. Ideato da E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che porta l’elettricità in oltre 7.400 comuni, sta già raggiungendo le imprese ma anche le case di molti italiani.

Appena installato Open Meter mostra già un assaggio delle sue capacità. Ci mette infatti a disposizione un profilo continuamento aggiornato dei nostri consumi nelle diverse ore della giornata, con rilievi ogni 15 minuti che non solo ci permettono di comprendere (ed eventualmente razionalizzare) le nostre abitudini di consumo ma ci consentono anche di interagire con il mondo degli operatori elettrici che operano sul mercato libero, che potranno così proporre offerte basate sulle specifiche esigenze di ogni cliente. Ma è solo l’inizio: altre gradite sorprese arriveranno con il nascere di nuove applicazioni, nuove funzioni e una moltitudine di alleanze operative con il mondo del web. Già, perché Open Meter è a tutti gli effetti un piccolo ma potente computer che unisce le forze con Internet parlando un linguaggio comune, all’insegna appunto di una tecnologia aperta (nei protocolli di trasmissione, nelle App da utilizzare), integrabile e scalabile (il suo software sarà continuamente aggiornato e potenziato), accessibile sin dall’inizio al mondo degli operatori esterni, non solo quelli elettrici. Ma come funziona, quando arriva, quanto costa e cosa potremmo davvero fare con Open Meter?

Come è fatto

L’apparenza e gli ingombri sono del tutto simili al contatore che abbiamo già in casa. Il display è simile, ma sotto la scocca c’è una tecnologia molto più potente, innovativa e predisposta per future evoluzioni. C’è la predisposizione per l’invio di dati a dispositivi esterni supplementari, ad esempio attraverso le prese elettriche dell’ambiente in cui il nuovo contatore è inserito. Nulla cambia nelle modalità di connessione alla rete di distribuzione e al nostro quadro elettrico rendendo l’operazione di sostituzione praticamente immediata e senza alcun bisogno di operazioni di adattamento, così come era successo per la sostituzione dei vecchi contatori analogici con i contatori digitali di prima generazione.

Chi lo avrà

In pratica tutti, anche chi non è (o non sarà in futuro) cliente di E-Distribuzione. Per due ragioni. La prima: il contatore installato ed è di competenza del distributore locale di energia, indipendentemente dal fornitore che ha con noi il rapporto contrattuale e che grazie alle regole sulla liberalizzazione del settore elettrico possiamo cambiare come e quando vogliamo. La seconda: chi ha un distributore di energia diverso da E-Distribuzione perché abita in una località servita da un’azienda diversa che ha un suo contatore (è il caso ad esempio di Roma con Areti del gruppo Acea, che ha il suo contatore elettronico realizzato da un altro fornitore) si vedrà comunque sostituito il suo contatore con un apparato equivalente, o magari lo stesso Open Meter di E-Distribuzione (dipende dalle scelte e dagli eventuali accordi tra imprese di distribuzione). L’Autorità per l’Energia, che stabilisce le regole del settore, prevede infatti che tutti cittadini godano delle stesse prestazioni e delle stesse opportunità.

Quando arriva

Open Meter sta già arrivando e siamo a buon punto. Dei 32 milioni di clienti domestici di E-Distribuzione (l’85% di tutte le famiglie italiane) più di 10 milioni hanno già avuto il contatore di seconda generazione. Sul sito di E-Distribuzione è possibile visualizzare il piano di installazione aggiornato, con la lista dei comuni e delle aree territoriali interessate. Tutta l’operazione di sostituzione dovrà essere completata, sempre secondo le regole fissate dall’Authorithy, entro la fine del 2026.

Quanto costa

Ai clienti finali nulla. La sostituzione è completamente gratuita. “Ogni onere riconducibile alla distribuzione e alla misura dell’energia elettrica e già compreso – chiarisce E-Distribuzione – nella voce relativa alla spesa per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore della propria bolletta” e “la sostituzione non richiede alcuna modifica al contratto di fornitura di energia elettrica già in essere né la stipula di un nuovo contratto”.

Chi lo installa e come

La data e la fascia oraria della sostituzione, che normalmente dura pochi minuti e comporta dunque una brevissima interruzione della fornitura,  verrà comunicata con almeno cinque giorni di anticipo con affissioni all’ingresso delle case, delle imprese e dei negozi. Il cliente potrà concordare l’eventuale modifica dell’appuntamento e potrà comunque verificare l’identità dell’operatore che si presenterà comunicando un pin che potremo riscontrare o chiamando il numero verde 803500 o sul portale di e-distribuzione o con una App da installare sul nostro telefonino: operazione altamente consigliabile, viste le truffe e gli inganni pericolosamente diffusi nel mondo dei servizi liberalizzati. Un dettagliato rapporto sulla sostituzione (con i dati dei consumi rilevati fino a quel momento dal vecchio contatore) può comunque essere scaricato via Internet con la procedura indicata dal gestore, o richiesto sempre al numero verde 803500.

I primi vantaggi

Come ogni buon “computer” il nuovo contatore 2.0 ha un display che ci informa costantemente su tante cose e non solo del progresso dei nostri consumi totali. Trasmette quotidianamente le curve di consumo al gestore, obbligandolo tra l’altro a una fatturazione puntuale rispetto ai consumi reali. E a noi mostra anche il consumo istantaneo (quanto sta assorbendo in quel momento il nostro impianto elettrico) e i consumi medi giornalieri divisi per fasce orarie, oltre a una serie di dati che hanno direttamente a che fare con la sicurezza e l’efficienza del nostro impianto elettrico: ad esempio gli eventuali assorbimenti di corrente quando tutto in casa è spento che potrebbero indicare anomalie e dispersioni. Ci aiuterà insomma a mantenere in salute non solo l’impianto elettrico ma tutto ciò che attacchiamo alle nostre prese di corrente. Anche perché Open Meter è concepito per permetterci di collegarlo tramite un protocollo di comunicazione aperto (denominato “Chain 2”) a dispositivi in grado di creare una comunicazione diretta tra il contatore e i sistemi di comando e controllo vocale che stanno già entrando prepotentemente nelle nostre case (come Amazon Alexa e Google Home) e attraverso Internet direttamente con il nostro pc, il tablet o il telefonino dovunque siamo, mettendoci a disposizione anche da remoto i dati di misura e in futuro chissà quali altre funzioni. Che comprendono naturalmente anche il monitoraggio dello scambio di energia, non solo quella prelevata dalla rete ma anche quella conferita ad esempio dai nostri pannelli solari sulla base dei meccanismi di scambio che saranno l’architrave del nascente sistema elettrico 2.0 che caratterizzerà le cosiddette Smart grid e Smart Cities.

Le promesse per il futuro

La brochure di E-Distribuzione che accompagna il nuovo contatore illustra bene le principali promesse, ora alla prova dei tempi e dei modi per la loro concretizzazione. “Grazie una capacità di memoria aumentata si avranno disposizione – si legge – dati di prelievo di energia sempre più puntuali, i quali a loro volta offriranno la possibilità di comprendere meglio le abitudini di consumo e di interagire sempre di più con gli altri operatori di mercato”. È l’impegno di E-Distribuzione di favorire davvero la concorrenza tra operatori ma anche la collaborazione a vantaggio del cliente finale. Anche perché, ad esempio, ”l’acquisizione giornaliera delle curve di carico renderà possibile fare offerte di mercato con prezzi dinamici dell’energia”. Con benefici per tutti, visto che il cliente finale potrà pagare di meno grazie ai vantaggi che il fornitore acquisirà incrementando l’efficienza dei propri impianti, anche favorendo l’integrazione con le nuove modalità di produzione dell’energia sempre più protesa verso l’integrazione tra i piccoli e i grandi impianti, e tra gli impianti tradizionali e quelli ad energie rinnovabili che come sappiamo pongono non pochi problemi di programmabilità e continuità della produzione. Pensiamo alla possibilità per il gestore di offrirci una tariffa prepagata a consumo per la seconda casa. O al vantaggio di poter godere di una tariffa superscontata per ricaricare la nostra auto elettrica di notte magari ad intermittenza nei momenti in cui la rete pubblica e più scarica, o di giorno rendendoci disponibili a offrire momentaneamente la nostra auto elettrica come polmone per conferire momentaneamente l’elettricità alla rete pubblica nei momenti di bisogno. Tutto questo sarà consentito – spiegano a E-Distribuzione – appunto dal protocollo di comunicazione aperto e pubblico Chain 2, che consentirà a tutti gli operatori di mercato di fornire una serie praticamente infinita non solo di servizi ma anche di dispositivi pronti a “parlare” con Open Meter.

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Categories: Tutorial
Tags: Elettricità

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  • Dato che è un contatore intelligente e collegato al web non posso leggere i miei consumi giornalieri sul sito o su app del fornitore ? Invece di comprare dispositivi da 200euro o più , che devo far installare e poi collegare alla rete wifi di casa.