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E-commerce, Walmart sfida Amazon: ecco come farà le consegne

Wal-Mart lancia la sfida ad Amazon. Il più grande retailer degli Usa, con 4.700 negozi in tutto il Paese, si butta nell’e-commerce e soprattutto nella consegna veloce a domicilio, attività nelle quali Amazon, che recentemente ha anche superato la soglia dei 1.000 dollari per azione in Borsa, eccelle a livello mondiale. La più grande catena di grande distribuzione al mondo, nota “per le sue vendite online spesso effettuate in ritardo”, scrive il Wall Street Journal, dà dunque la caccia al cosiddetto “ultimo miglio”, e lo fa con una trovata singolare: non solo droni o altre bizzarrie tecnologiche, ma sfruttando il tragitto casa-lavoro dei propri commessi che raggiungono il negozio in macchina.

“Il retailer – scrive Wsj -, che lo scorso settembre ha acquistato per 3,3 miliardi di dollari la società di e-commerce Jet.com, spera dunque di sfruttare le sue migliaia di lavoratori in tutti gli States (è il più grande datore di lavoro privato del Paese) per fare concorrenza ad Amazon”, che invece assume corrieri locali. La sfida è lanciata anche sulla consegna velocissima, la famosa one-hour delivery, che Wal-Mart vuole proporre in 45 città e che ha già testato “con qualche centinaia di consegne”..

“Immaginate tutti i percorsi che i nostri dipendenti percorrono in auto andando o tornando dal negozio, e tutte le case di possibili clienti che incontrano lungo la strada”, ha detto Marc Lore, nuovo capo dell’e-commerce di Wal-Mart, assunto proprio per la svolta online e che ha già portato a casa i primi risultati: nell’ultimo trimestre le vendite di e-commerce americane di Wal-Mart sono cresciute del 63%, contando anche quelle effettuate tramite Jet.com e altre aziende recentemente acquisite.

“La parte finale della consegna dell’ordine a casa – scrive ancora il Wall Street Journal -, nota come “ultimo miglio”, è spesso la più costosa e la più impegnativa per l’operatore, spiegano tutti gli esperti di logistica”. In un futuro ormai prossimo in cui questo passaggio verrà svolto da droni o da auto senza conducente (o dai conducenti di Uber e Lyft, come sta pensando di fare la stessa Wal-Mart) il piano è invece quello di fare tutto in casa e alla vecchia maniera: il pacco ve lo porta il commesso mentre torna a casa con la sua automobile.

I lavoratori dei negozi Wal-Mart, spiega il Wsj, che hanno un’auto e passano un test di idoneità, possono scegliere di consegnare fino a 10 pacchetti al giorno, utilizzando un’applicazione mobile che gli suggerisca gli ordini più comodi da effettuare a seconda del loro percorso da o verso casa. Verrebbero pagati a tempo, anche se Wal-Mart ha rifiutato di dire quanto guadagneranno, e questo potrebbe rappresentare un problema per i part timer che diventerebbero così full timer, con conseguente obbligo di assicurazione sanitaria e maggiori costi per il datore di lavoro. “Senza contare il malcontento di chi non si muove in macchina e dunque è escluso da questa possibilità di arrotondare lo stipendio”, aggiunge il quotidiano americano.

Altrimenti al gigante della distribuzione Usa non resterà che fare come Instacart, servizio di consegna veloce (entro un’ora) di generi alimentari fondato nel 2012 e che offre a chiunque sia i prodotti che la possibilità di consegnarli, offrendo di fatto un lavoro anche occasionale a chi si dichiara disponibile a farlo. Funziona così: chi ha del tempo libero si iscrive all’app, indica i suoi orari di disponibilità e accetta gli ordini tramite smartphone. Va poi al supermercato a fare la spesa – anche per più clienti contemporaneamente -, paga con una tessera apposita e consegna gli ordini nel periodo di tempo indicato. E se il futuro fosse ancora fatto dalle persone?

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