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Digital Twin, che cos’è e perché Leonardo collaborerà col ministero dell’Ambiente

Leonardo

Precisiamolo subito, a scanso di equivoci visto che si tratta dell’ennesima formula in inglese e in questo caso per niente familiare: che cosa è il Digital Twin? Digital Twin, o gemello digitale, è una replica virtuale di un oggetto, sistema o processo fisico, che viene costantemente aggiornata con dati in tempo reale provenienti dal suo equivalente reale. Questa rappresentazione digitale permette di monitorare, analizzare e prevedere il comportamento del sistema fisico, senza dover intervenire direttamente su di esso. In altre parole, un digital twin è una sorta di specchio digitale.

E cè un grande gruppo italiano, specializzato proprio in tecnologia e soluzioni per la transizione digitale, che ci sta investendo tanto: Leonardo, attraverso e-Geos, società controllata dall’Agenzia spaziale italiana (20%) e da Telespazio (80%), ha comunicato che supporterà il dipartimento di Sviluppo sostenibile (Diss) del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) nella realizzazione del gemello digitale del suolo italiano, nell’ambito del Pnrr. Si tratterà di mettere a punto un modello digitale del terreno ad alta risoluzione che, con l’utilizzo di rilievi laser aerei (LiDar) e dati aerogravimetrici, costituirà un elemento strategico per la conoscenza della morfologia del territorio e la base di futuri Digital Twin che ne potranno simulare e studiare ulteriormente il comportamento.

Leonardo e il progetto del Diss

Il progetto del Diss ha dunque l’obiettivo di approfondire la conoscenza morfologica del territorio italiano e del campo della gravità a livello nazionale, basandosi su soluzioni di geoinformazione all’avanguardia e sull’esperienza consolidata del gruppo Leonardo, punto di riferimento nel settore per competenza e capacità innovativa. A tal riguardo, la riproduzione di un modello dell’intero territorio nazionale rappresenta un fondamento per un’Italia più sicura e sostenibile grazie a un livello di precisione senza precedenti nella comprensione del territorio e del sottosuolo. Si pensi ad esempio alla sismografia e alla prevenzione dei terremoti, ma anche alle modellazioni idrauliche, necessarie alla perimetrazione delle aree potenzialmente inondabili, e alla possibile scoperta di nuovi giacimenti di materie prime. La mappatua sarà realizzata utilizzando rilievi aerei, con tecnologie laser (Laser Scanning LiDar Light Detection and Ranging).

Un progetto ambizioso che segna una svolta nell’integrazione delle tecnologie digitali e di quelle geospaziali, testimoniando ancora una volta l’impegno del gruppo Leonardo. “La nostra azienda – ha detto Massimo Claudio Comparini, managing director della divisione Spazio di Leonardo -, grazie alla sua leadership nelle tecnologie spaziali, digitali e di osservazione della Terra, è fortemente impegnata nello sviluppo di soluzioni per la realizzazione di gemelli digitali, integrando capacità di raccolta, elaborazione dei dati ed estrazione delle informazioni con supercalcolo, cloud e intelligenza artificiale. Questo progetto strategico, che unisce innovazione, visione e collaborazione tra pubblico, privato e accademia, pone le basi per una conoscenza e gestione approfondita ed intelligente del territorio, a supporto di resilienza e sostenibilità. Leonardo è impegnata nel porre le proprie competenze al servizio del Paese e dell’Europa.”

“Con questo progetto – ha aggiunto Milena Lerario, amministratore delegato di e-Geos -, la società,
affiancata dalla visione di Leonardo, mette a disposizione la propria esperienza nella gestione di grandi
volumi di dati geospaziali per fornire uno strumento concreto a supporto delle politiche ambientali e
territoriali del Paese. Il gemello digitale del suolo offrirà una rappresentazione dinamica e precisa del
territorio italiano, utile per studiarne i rischi e ottimizzare gli interventi. È una sfida tecnologica e operativa
che affrontiamo con grande responsabilità, al fianco dei nostri partner, per contribuire a un’Italia più
sostenibile e consapevole.”

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