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Derby Italia-Francia: dalla battaglia navale alla rete Telecom

Fincantieri

Parte in terreno positivo la settimana finanziaria, sull’onda dei dati in arrivo dall’economia cinese. Continua a tirare il settore delle costruzioni, trascinando a l rialzo i prezzi del ferro e di altre materie prime. L’indice Pmi, termometro dell’attività manifatturiera, si conferma oltre quota 50, in area d’espansione. Le misure anti-bolla finanziaria non hanno frenato la crescita.

Salgono di riflesso sia i listini cinesi che del Far East: indice Hang Seng di Hong Kong +0,7% ed indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,5%. L’indice BSE Sensex del mercato azionario dell’India è in rialzo dello 0,4%. Seul perde lo 0,3%. Venerdì pomeriggio la Corea del Nord ha lanciato un altro missile intercontinentale: dopo un volo di 47 minuti, è caduto nel Mar del Giappone a 1.000 chilometri di distanza. Secondo gli esperti, la Corea del Nord è in grado di colpire l’Alaska. Più debole Tokyo, frenata dal rialzo dello yen sul dollaro, che annulla l’effetto dei buoni dati: +4,9% la produzione industriale.

Più dei missili di Pyongyang pesa sui mercati l’incertezza della politica Usa. Le nuove sanzioni contro Mosca, decise dal Congresso in risposta ai sospetti sul ruolo giocato da Putin in occasione della campagna elettorale, hanno provocato la reazione di Mosca, che ha espulso 755 diplomatici Usa. Intanto, l’amministrazione ha accantonato il progetto della border tax (cioè l’imposta sulle importazioni) ma, nonostante le numerose sconfitte, Donald Trump intende insistere sull’abolizione della riforma sanitaria di Obama. In questa cornice continua la debolezza del dollaro , che inizia la settimana a 1,1741 sulla valuta europea.

Il petrolio Brent continua a salire: stamattina si porta a 52,8 dollari il barile, in rialzo dello 0,7%. La settimana scorsa aveva guadagnato il 9,3%. Wti sulla soglia dei 50 dollari, come non accadeva da due mesi. Il Wall Street Journal riporta che gli Stati Uniti starebbero preparando sanzioni contro l’industria petrolifera del Venezuela, paese sempre più vicino alla guerra civile: nel fine settimana, in occasione del voto sulla revisione della Costituzione proposta dal presidente Maduro, ci sono stati 13 morti negli sconti di piazza a Caracas.

APPLE SOFFRE IL BOOM DI SAMSUNG: 4 MILIONI DI UTILI OGNI ORA

Il braccio di ferro tra Italia e Francia sui cantieri navali (e non solo) è senz’altro il tema più caldo di Piazza Affari alla vigilia di una nuova ondata di trimestrali, con le banche in prima fila. Ma l’attenzione dei mercati è già rivolta ad Apple, che domani sera annuncerà i conti del trimestre che si è chiuso a giugno con una previsione di 44,9 miliardi di ricavi (1,57 dollari l’utile per azione). Ma stavolta, più che i numeri, conteranno le parole di Tim Cook. Il successore di Steve Jobs dovrà sciogliere il dubbio che condiziona da mesi i titoli tecnologici: il nuovo, attesissimo iPhone 8 che dovrà festeggiare il decimo compleanno dell’oggetto simbolo dell’economia globale, sarà pronto per settembre oppure, per la prima volta, i problemi dei componenti imporranno un rinvio? Non è questione di poco conto, perché il posticipo renderebbero impossibile la consegna ai negozi in tempo per la campagna natalizia.

Non a caso volano le azioni di Samsung che, con 8,35 miliardi di euro di utili nell’ultimo trimestre (4 milioni di euro all’ora…) dovrebbe battere il colosso Usa nella classifica dei profitti del trimestre e che ha già annunciato per il 23 agosto la conferenza stampa per il lancio del suo nuovo smartphone.

LE MAIRE MINACCIA: UN ALTRO PARTNER PER STX

Il duello sugli smartphone tocca solo di striscio la vecchia Europa. Anche se venti di discesa hanno investito negli ultimi giorni il settore dei chip, compresa Stm, che ha lasciato sul terreno venerdì il 2,59%. Ma il gioco in voga per la settimana è senz’altro battaglia navale, ovvero il tentativo di salvare in extremis l’operazione di acquisto dei cantieri Stx di Saint Nazaire da parte di Fincantieri. L’impennata del titolo italiano nel finale di venerdì (+4,6%) aveva indotto ad un certo ottimismo in vista della missione romana del ministro francese Bruno Le Maire di domani. Ma nel week end le parti si sono irrigidite. Il ministro Carlo Calenda ha ribadito che l’Italia non accetterà mai la formula 50-50, Le Maire ha replicato che la Francia, pur non volendolo, dovrà cercare “un’alternativa per i cantieri”, ipotesi per la verità piuttosto remota.

VIVENDI APRE I GIOCHI SULLA RETE TIM

Il dossier Italia-Francia si è già arricchito di un nuovo capitolo dell’interminabile dossier Telecom Italia (+5,5% nell’ultima settimana). In un’intervista a La Stampa il presidente Arnaud de Puyfontaine ha aperto a sorpresa all’ipotesi dello scorporo della rete, altro tormentone infinito. L’operazione potrebbe aprire la strada all’ingresso nella Telecom Bis (quella della rete) di Enel e di Cdp grazie all’apporto di Open Fiber e Metroweb. L’ex incumbent, dal canto suo, sgravato di debiti,potrebbe accelerare sulla strada dei contenuti, come già previsto con la prossima jv con Canal Plus, e rilanciare un possibile asse con Mediaset. Tutto è ancora in alto mare, ma non è difficile prevedere che le tlc saranno uno dei temi dell’estate finanziaria.

DOMANI LA TRIMESTRALE DI INTESA. SEGUE UNICREDIT

In prima fila, però, in settimana ci saranno le banche. Domani si terrà il Cda sui conti semestrali di Intesa San Paolo. Mercoledì toccherà a Bper Banca e a Unicredit. La settimana si chiuderà con le trimestrali di Banco Bpm, Mediobanca e Ubi Banca. Tra le trimestrali della settimana spiccano anche: A2A, FinecoBank e Salvatore Ferragamo (oggi), Generali, Ferrari, in salita nella settimana del 4,7%, e Poste Italiane (mercoledì). Infine, Tenaris (giovedì). Nell’ultima ottava il titolo migliore di Piazza Affari è stato Moncler (+6%).

MILANO E MADRID GUIDANO LE BORSE UE

La Borsa di Milano ha chiuso la settimana con un bilancio positivo: +0,8%. In Europa, Londra ha archiviato la settimana con un calo dello 0,7%, Francoforte dello 0,6%, sui minimi da aprile, Parigi dello 0,1%. Madrid invece guadagna lo 0,8%. È stata una settimana positiva per le banche (indice Stoxx +1,4%) e negativa per le società dell’automotive (indice Stoxx -2,4%) e per le utility (Stoxx -1,7%).

Tra le blue chip europee hanno festeggiato figurano Adidas (+7,5%), Philips (+4,7%) e Société Générale (+4,2%). Hanno sofferto i titoli automotive tedeschi, investiti dall’inchiesta della magistratura con l’accusa di cartello: Daimler-1,3% e Bmw-4,3%.

CORPORATE USA A RAPPORTO: DANNO I NUMERI 130 SOCIETÀ

La Corporate America continua a sfornare i conti. Oltre ad Apple sono previsti i Cda di 130 società presenti nell’indice S&P 500. Tra questi, Pfizer, Time Warner, Chesapeake, Kellogg, Motorola, Kraft Heinz e la Berkshire Hathaway di Warren Buffett. La media dei profitti dovrebbe registrare una crescita del 9,1%, quella dei ricavi del 5,2%. Finora le previsioni sono state superate: il 73% delle trimestrali è andata meglio del previsto.

Sul fronte macro le notizie più attese arriveranno venerdì dal mercato del lavoro Usa: le previsioni sono per un aumento di 180 mila unità (contro 222 mia di giugno), sufficienti a far scendere al 4,3% il tasso di disoccupazione degli States. Grande attenzione sarà rivolta all’andamento dei salari: le buste paga dovrebbero segnalare un incremento mensile dello 0,3% (contro lo 0,2% precedente). Ma su base annua l’aumento si riduce al 2,4% dal 2,5% precedente: l’atteso decollo degli stipendi, a vantaggio del recupero dell’inflazione, non c’è ancora.

SOTTO LA LENTE: INFLAZIONE IN EUROPA, TASSI A LONDRA E IN INDIA

Sul fronte delle banche centrali, dopo la riunione della Fed della scorsa settimana comincia la rituale sfilata di banchieri centrali Usa: domani parleranno Loretta Meister della Fed di Cleveland e John Williams di San Francisco. A loro il compito di spiegare se la Fed è tornata a essere più morbida, visti i segnali di frenata dell’economia oppure se resta valida la previsione di un terzo rialzo dei tassi entro il 2017.

In Eurolandia riflettori accesi stamane sull’andamento di inflazione e disoccupazione, in attesa dei dati degli indici Pmi, utili per verificare se e quanto l’ascesa del dollaro sta impattando sulla manifattura europea. In agenda anche la riunione mercoledì della banca centrale dell’India (possibile un ritocco al rialzo dei tassi) e della Bank of England (giovedì): Mark Carney dovrebbe imitare la Fed e la Bce, rinunciando all’aumento del costo del denaro. Le attenzioni dei mercati sono già concentrate sull’appuntamento di Jackson Hole per il meeting dei governatori di metà estate. Per la prima volta dopo tre anni ci sarà un intervento ufficiale di Mario Draghi, che l’ultima volta ha utilizzato questo appuntamento per lanciare il Quantitative Easing. Stavolta potrebbe essere l’occasione per anticipare i termini del tapering.

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Categories: Finanza e Mercati