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Dai Bot una carica alle Borse europee. A Milano guadagnano le banche e Pirelli vola

Migliorano gli umori della comunità d’affari tedesca. Il recupero dei titoli di Stato procede a tappe forzate. Sull’onda di questi venti propizi la navicella di Piazza Affari veleggia in cima alla flotta delle Borse europee: a Milano, infatti, l’indice FtseMib sale dell’1,3%, Londra guadagna lo 0,8%, Parigi +1%, Francoforte +1%.

Spettacolare il rimbalzo dell’indice Zew, il termometro della fiducia delle imprese tedesche: da 5,4 di gennaio a quota 22, 3, più del doppio delle previsioni. Meno inatteso ma ancor più gradito il nuovo passo in avanti dei titoli di Stato italiani avviati a celebrare di questo passo il record delle dieci settimane consecutive di rialzo: il Btp decennale è scambiato con un rendimento del 4,86%. Lo spread con il Bund tedesco è sceso a 309 punti, 3 in meno di ieri.

E’ la conseguenza dell’esito favorevole delle aste Bot della mattinata. Il Tesoro ha collocato 12 miliardi di Bot: 3,5 miliardi di trimestrali ad un rendimento dello 0,492% contro l’1,907% della precedente asta che risale addirittura al settembre scorso. Ancor più significativo il successo dell’offerta dei Bot a 12 mesi: 8,5 miliardi assegnati con un rendimento dell’1,405%, ai minimi dall’agosto 2010 contro il 2,23% fissato a febbraio. La buona intonazione del reddito fisso contagia anche le emissioni corporate. Luxottica +1,5% ieri ha collocato in pochi minuti e a tassi molto convenienti un bond da 500 milioni.

A raffreddare l’euforia ci pensa il presidente della Bce, Mario Draghi, cioè colui che più di tutti ha reso possibile il rally dei titoli di Italia e Spagna. Da Parigi il banchiere centrale ammonisce che, in assenza di riforme strutturali sarà difficile tenere insieme la zona euro. Draghi ha anche sottolineato che l’economia della zona euro si sta stabilizzando su livelli depressi; le banche, ha aggiunto, dovrebbero usare l’offerta di liquidità della Bce, per rafforzare i bilanci, tagliando anche dividendi e bonus.

Nell’attesa di raccogliere l’invito di Draghi, le banche festeggiano un po’ in tutta Europa. Guida la corsa a Milano il Banco Popolare + 3%, seguito da Intesa +2,5% ed Unicredit +2,7%. In controtendenza MontePaschi -0,4%.

Ma la vera star assoluta del listino è senz’altro Pirelli +4,3%, che continua il suo rally: ormai il titolo della Bicocca ha superato i massimi del decennio e non accenna a fermarsi grazie al propellente delle promozioni in arrivo da numerosi broker dopo i buoni dati di bilancio. In terreno positivo Fiat Industrial + 1,1% e Fiat +0,4%.

La giornata è stata favorevole per Finmeccanica +2,1% ed Ansaldo +1,3%, ma anche per i cementieri ( Buzzi +4,2%, Cementir +4,1%) e per i titoli più sacrificati nelle passate sedute: rimbalza Diasorin +1,8%, recuperano Campari + 1,2% e Mediaset + 3,6% reduce da una serie di giornate al ribasso.

Continua, seppur ad andatura più ridotta, la marcia di Parmalat + 0,6% dopo il balzo della vigilia (+9%).

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