X

Champions: Inter eroica, vince l’emozionante sfida con il Barcellona e conquista nei supplementari la finalissima

Inter FC on Twitter

Una notte destinata a entrare nella storia. Per la partita, ancor più bella di quella dell’andata, e per l’impresa di un’Inter capace di andare oltre ai propri limiti, tecnici e fisici, al cospetto di un Barcellona probabilmente più forte, eppure battuto sul suo stesso terreno, quello del gol in più. Ci sono voluti 122’ per stabilire chi, tra nerazzurri e blaugrana, avrebbe staccato il pass per la finale di Monaco del 31 maggio contro la vincente di PSG-Arsenal (ore 21, si parte dall’1-0 dell’andata), a dimostrazione di un equilibrio totale, ma anche di una montagna russa continua, talmente vorticosa da togliere qualsiasi senso logico alla partita, in favore di uno spettacolo pazzesco, destinato a restare negli annali della Champions League.

Inter – Barcellona 4-3: spettacolo a San Siro, Inzaghi torna in finale di Champions League!

Capitan Lautaro Martinez ha stretto i denti ed è sceso in campo dal primo minuto in coppia con Thuram, mentre Pavard ha dovuto alzare bandiera bianca. Nel Barça, panchina iniziale per Lewandowski e spazio ancora a Ferran Torres, con Flick a confermare quasi in blocco la formazione dell’andata, a eccezione di Eric Garcia al posto di Koundé. Dopo 21 minuti di studio, ecco il primo fuoco d’artificio della serata: Dimarco ha strappato un pallone velenoso, ha servito Dumfries che, solo davanti a Szczesny, ha avuto il sangue freddo di scaricare su Lautaro, pronto a depositare in rete l’1-0 tra il boato di San Siro! Gli spagnoli hanno subito provato a reagire con Olmo e poi con Raphinha, ma Acerbi è stato monumentale nel chiudere ogni spiraglio. I nerazzurri non sono rimasti a guardare e al 40’ ci hanno riprovato con una sassata dalla distanza di Calhanoglu, uscita di un soffio tra i sospiri del Meazza. Ma il gol era solo rimandato: al primo di recupero, Lautaro si è guadagnato un rigore (fallo di Cubarsì) e Calhanoglu ha gelato Szczesny dagli undici metri per il meritato 2-0. Nessun cambio nell’intervallo e Barça subito all’arrembaggio. L’Inter ha resistito bene e al 52’ ha sfiorato il tris con Acerbi, che però si è visto annullare il gol per fuorigioco. Due minuti dopo, Eric Garcia ha rimesso tutto in discussione con un destro al volo che ha fulminato Sommer, approfittando di una difesa nerazzurra troppo schiacciata. I ragazzi di Inzaghi hanno vacillato e rischiato grosso su un contropiede letale, ma Sommer ha tirato fuori un miracolo pazzesco ancora su Garcia. Il Barça ha capito che la fascia destra era la chiave e al 60’ Dani Olmo ha trovato il 2-2 con un colpo di testa preciso su cross di Martin. Due schiaffi ravvicinati che hanno mandato l’Inter in apnea, costretta a difendersi con le unghie contro un possesso asfissiante dei catalani. Da un guizzo di Yamal è nato un brivido: atterramento al limite da parte di Mkhitaryan e rigore concesso, poi corretto dal VAR in punizione. Inzaghi ha cercato di correre ai ripari inserendo Taremi e Darmian per Lautaro e Bisseck, ma è stato ancora il Barça a creare pericoli con un tiro a giro di Yamal, respinto da Sommer. All’87’ è arrivata la beffa: Raphinha ha ribattuto in rete dopo la prima parata di Sommer, firmando il 3-2. Yamal ha sfiorato il poker nel recupero colpendo il palo, ma l’Inter non ha mollato e al terzo di recupero Acerbi ha trovato la zuccata del 3-3 mandando la sfida ai supplementari. E lì, la banda Inzaghi ha piazzato subito la zampata vincente: al 99’, azione insistita di Thuram sulla destra, assist per Taremi che ha fatto da sponda e Frattesi ha fulminato Szczesny con un sinistro preciso sul palo lontano per il 4-3. Flick ha tentato il tutto per tutto con una formazione ultra-offensiva inserendo Gavi e Pau Victor, ma Inzaghi ha blindato tutto con una difesa a cinque, inserendo De Vrij per Dumfries. L’Inter ha anche sfiorato il quinto gol con Frattesi, poi ha stretto i denti negli ultimi assalti del Barça. Sommer è stato decisivo ancora su Yamal e al triplice fischio è esplosa la festa: San Siro ha salutato l’impresa nerazzurra che ora vola in finale di Champions League! Appuntamento fissato al 31 maggio a Monaco di Baviera, contro la vincente di PSG-Arsenal. Non sappiamo come finirà, ma questa Inter ha dimostrato di volerci andare a tutti i costi, con la voglia matta di cancellare la delusione di Istanbul 2023.

Inzaghi: “Superato ogni ostacolo con il cuore, orgoglioso di allenare questi ragazzi”

“I complimenti vanno fatti anche al Barcellona perché è una squadra veramente forte – ha esultato Inzaghi -, poi va fatto il plauso ai miei ragazzi che tra andata e ritorno hanno fatto due prestazioni clamorose. Sono orgoglioso di essere il loro allenatore, mi hanno dato tutto e anche chi è entrato ci ha permesso di mantenere il livello alto. Ce la siamo giocata con le nostre qualità, che abbiamo. Conoscevamo il Barcellona ed avevamo chiaro cosa fare in campo, ma senza il sacrificio di tutti non era possibile fare tutto questo. Non siamo mai stati presuntuosi. Ho sfruttato i cambi per continuare a crederci e provare a limitare una squadra difficile da fermare. Si è parlato tanto di Yamal, ma mi ha impressionato molto anche De Jong che è sempre posizionato bene e sulle seconde palle è sempre presente. Avevamo qualche problema, ma con il cuore siamo andati oltre ogni ostacolo”.

Flick: “Risultato ingiusto, le decisioni dell’arbitro sono andate tutte in favore dell’Inter”

“Siamo tutti delusi, avevamo investito tanto in questa partita – ha sospirato Flick -. Alcune decisioni da 50-50 sono andate tutte in favore dell’Inter, ma è andata così. E sono orgoglioso della mia squadra, credo che il risultato sia ingiusto e che alcune decisioni dell’arbitro siano state ottime, ma non a nostro favore. Questo è il calcio, loro hanno meritato, come i loro tifosi, noi torneremo l’anno prossimo. Analizzeremo la partita, ma questo è il calcio e non possiamo vincere sempre. Dobbiamo accettarlo, ora è finita e dobbiamo pensare alla prossima, tra pochi giorni. È più facile se vinci, ma dobbiamo farlo lo stesso e avere la fame di vincere dei titoli. L’arbitro ci ha sfavoriti? Sì, ma non voglio parlarne troppo, non sarebbe giusto nei confronti della mia squadra, perché hanno fatto un’ottima partita. Non voglio parlare dell’arbitro, gli ho detto quello che dovevo dirgli”.

Related Post
Categories: Sport